Così la premier intervenendo a Trento al Festival dell'Economia

“Il redditometro? C’è stata molto confusione. La norma dell’accertamento sintetico esiste da molti anni. Io non ho cambiato, idea: eravamo contrari e siamo contrari”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo a Trento al Festival dell’Economia.

Accertamento sintetico, Meloni: “Se lo togliamo del tutto temo per casi eclatanti”

“Ho sospeso la norma” sul redditometro “perché la voglio vedere meglio. Sul tema specifico della vicenda dell’accertamento sintetico una cosa è colpire i casi oggettivamente intollerabili, altro è correre il rischio di infilare nell’ordinamento un’altra norma che vessa il cittadino comune, sulla quale io sono contraria”, ha aggiunto Meloni. “In maggioranza c’è chi vuole togliere l’accertamento sintetico? Io posso temere che togliendolo sia difficile di occuparsi dei casi eclatanti e intollerabili”, ha sottolineato poi Meloni.

“Poste? Con me al governo nessuna privatizzazione”

La presidente del Consiglio ha poi trattato anche alcuni dei principali temi economici del governo, come le eventuali cessioni di quote o privatizzazioni di società pubbliche come Poste. “Non è stata presa ancora nessuna decisione circa la possibilità di vendere o non vendere alcune quote di Poste Italiane”, ha detto Meloni. “Voglio essere chiara che non c’è nessuna possibilità al mondo, finché io guido il governo, che Poste possa essere privatizzata”.

Sul premierato: “Voglio lasciare qualcosa, o la va o la spacca”

Tornando alla politica, sul tema della riforma del premierato Meloni ha detto che “è una riforma necessaria, e ne vale la pena: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le sue rinunce. Attualmente la mia vita si svolge così, mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi, vado a dormire, rimane poco tempo per mia figlia. Davvero qualcuno pensa che il mio obiettivo è continuare a fare questa vita? Quindi, io voglio lasciare qualcosa, e o la va o la spacca“. Ha poi spiegato: “Noi abbiamo fatto una riforma modificando sette articoli della Costituzione, che in questa Nazione fa una piccola grande rivoluzione, rimettendo il boccino nelle mani dei cittadini. L’obiettivo è garantire la stabilità: oltre che una misura democratica è una misura economica, perché la stabilità di un governo rafforza le opportunità di far crescere l’economia. Noi in passato abbiamo avuto governi che in media sono durati un anno e mezzo. Quando ho un orizzonte così breve non posso fare investimenti, spendo per garantirmi consenso immediato. Se invece un governo ha cinque anni per lavorare può mettere in campo una strategia. Una politica stabile è anche meno sottoposta alle pressioni, e risponde ai cittadini. Tutti quelli che in questa Nazione hanno dato le carte o ritenuto di doverle dare senza dar conto ai cittadini, oggi osteggiano questa riforma”.

“Con Le Pen ci sono punti di contatto”

Ma il futuro politico immediato della Presidente del Consiglio passerà anche dall’appuntamento delle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno, e il tema più caldo degli ultimi giorni è quello delle alleanze. Meloni, nel suo intervento, apre alla possibilità di dialogo con Marine Le Pen e il Rassemblement National francese. “Ci sono ovviamente dei punti in comune, di contatto, mi pare abbastanza evidente, per esempio in materia di contrasto dell’immigrazione illegale, su un approccio più pragmatico e meno ideologico rispetto al tema delle transizioni, sulla difesa dell’identità culturale europea“, ha detto. 

“No unione Ecr-Id in vista ma si può collaborare”

Meloni però ha anche escluso che sia in vista un’unione tra il gruppo dei Conservatori Europei, di cui fanno parte Fratelli d’Italia e gli spagnoli di Vox, e quello di Identità e Democrazia, che contiene la Lega di Matteo Salvini e il partito di Le Pen. “Vox e Le Pen assieme per un gruppo europeo comune? Vox sta tra i Conservatori esattamente come FdI da 5 anni e non prevedo che cambierà gruppo. Le Pen è in Id da diverso tempo e non prevedo che cambi gruppo. Non c’è adesso in vista alcuna forma di unificazione tra Ecr e Id, ciò non toglie che su alcuni temi si possa collaborare, come già abbiamo collaborato”, ha dichiarato. 

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