Il presidente della Regione è agli arresti domiciliari dallo scorso 7 di maggio con l'accusa di corruzione

È terminato dopo otto ore l’interrogatorio fiume del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, davanti ai pm titolari dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria. Toti, sentito nella caserma della Guardia di Finanza di Molo Giano a Genova, avrebbe risposto nel dettaglio a tutte le domande degli inquirenti sulle accuse che gli vengono mosse e che hanno portato alla misura cautelare in atto. Toti è stato sentito dai pm Federico Manotti e Luca Monteverde, assistito dal suo legale Stefano Savi.

Il Presidente della Regione Liguria, sospeso dal 7 maggio scorso e agli arresti domiciliari per l’inchiesta sulla corruzione in Liguria, ha poi lasciato le aree portuali dal varco di Piazza Cavour a Genova. A bordo di un’Audi scura con i vetri oscurati il governatore ligure farà ritorno ad Ameglia, nello spezzino, dove si trova ai domiciliari. Tramite le sue legale dopo l’interrogatorio ha depositato una memoria difensiva di circa 17 pagine.

Toti ha risposto a oltre un centinaio di domande selezionate e parte di un nutrito corpus di argomenti oggetto di contestazione. In particolare, tra gli argomenti più importanti quelli contenuti nell’ordinanza del gip che ha portato alla misura dei domiciliari: il filone del voto di scambio e il filone dei finanziamenti ricevuti alla fondazione, come quelli evidenziati dalle indagini sui presunti versamenti da parte dell’imprenditore Pietro Colucci, gestore di alcune discariche nel Savonese. 

Toti: “Sempre perseguito interesse pubblico in mia azione”

“Nel mio percorso politico ho sempre perseguito l’interesse pubblico il quale è il fine unico ed ultimo della mia azione politica”. Sono alcune delle parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, sospeso e dal 7 maggio agli arresti domiciliari nell’inchiesta sulla corruzione in Liguria, contenute nella memoria difensiva da 17 pagine che è stata presentata oggi al termine dell’interrogatorio davanti ai pm dal suo legale per integrare le dichiarazioni rese ai magistrati.

Toti: “Ferma volontà di collaborare a ricostruzione verità”

“Non è mia intenzione sottrarmi al Vostro esame, ma oggi, così come in futuro, vi è da parte mia la ferma volontà di collaborare, con trasparenza ed onestà, alla ricostruzione della Verità nel supremo interesse della Giustizia, per restituire alla mia figura di uomo e di servitore dello Stato la Dignità che ho costantemente cercato di preservare”, afferma Toti nella sua memoria.

Toti: “Mai travalicato competenze né fatto pressioni”

Non ho mai travalicato le specifiche competenze degli enti e degli uffici preposti, mai ho ingerito nelle libere scelte e decisioni dei soggetti coinvolti mai ho fatto pressioni verso alcun soggetto, mai ho servito un interesse particolare in danno di quello collettivo“, prosegue Toti nella sua memoria.

“L’attenzione verso il mondo privato – continua Toti – e dell’impresa è stata messa in campo con ogni genere di attività economica e quale che fosse la sua origine, senza alcuna discriminazione: aziende e persone fisiche sostenitrici della mia propria parte politica sono state ascoltate esattamente come soggetti notoriamente con orientamenti politici diversi o politicamente non esposti”.

“Lo stesso – prosegue – dicasi per aziende e persone fisiche che nel tempo hanno contribuito ai comitati elettorali di Toti come aziende e persone fisiche che mai lo hanno fatto. Una rapida analisi della mia agenda quotidiana basterà a darne conferma. La medesima attenzione era riposta senza distinguere per dimensioni e tipologie di impresa, cercando, ove possibile, come si evince anche dalle indagini, di comporre per quanto possibile anche le divergenze da imprese dello stesso settore evitando conflitti e contenziosi, specie di tipo legale, che normalmente rallentano ogni investimento”. 

Toti: “Tutte mie azioni a tutela interesse collettivo”

“È da una visione di ampio respiro, che abbracci tutto l’arco della mia presidenza, che si può apprezzare la nostra visione politica e comprendere appieno come tutte le mie azioni (anche quelle contestate) siano state ispirate, certamente dalla giusta attenzione verso le imprese operanti sul territorio, ma nell’unica prospettiva della tutela dell’interesse collettivo e del suo progresso”, ha sottolineato inoltre Toti.

Toti: “Ogni dazione denaro nella massima trasparenza”

“Così come ogni intervento a favore delle iniziative economiche è stato pubblico, spesso attraverso specifiche comunicazioni (si vedano le innumerevoli esternazioni sugli equilibri portuali da raggiungere per interesse pubblico), anche ogni dazione di denaro è avventa nella massima trasparenza. Ciò è riconosciuto dagli stessi atti di accusa ove si fa riferimento a bonifici effettuali ai Comitati politici, gestiti nei principi legali della massima trasparenza, con obiettivi e organismi statutari e bilanci pubblicati a norma di legge”, si legge nella memoria difensiva.

Toti: “Chi compie delitto non si prodiga per darne visibilità”

“Chi compie un delitto o ritiene che la sua azione possa configurarsi come tale non si prodiga esso stesso per darne visibilità ed anche prova documentale”, scrive inoltre Toti nella sua memoria difensiva.

 

 

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