La mossa per consentire di superare il no di Forza Italia. Intanto la Sugar Tax va verso il rinvio al 2025

Continua lo scontro in maggioranza tra Lega e Forza Italia sugli emendamenti presentati dal ministero dell’Economia al decreto Superbonus, tra cui il cosiddetto ‘spalma-crediti’, una norma che dilaziona in dieci anni i rimborsi fiscali da bonus edilizi. Forza Italia, e in particolare il suo leader Antonio Tajani, si oppongono alla retroattività della norma anche per le spese già effettuate prima dell’entrata in vigore, e in commissione Finanze al Senato annunciano il no all’emendamento se non verrà modificato. Per questa ragione, riportano fonti parlamentari, è stato nominato un nuovo membro in commissione (Salvo Sallemi di FdI) in modo da consentire alla maggioranza di avere i numeri e non andare sotto. Sallemi, riporta una comunicazione del capogruppo Lucio Malan, “cessa di far parte della 2a commissione Giustizia ed entra a far parte come membro della 6a commissione Finanze”. Fonti dell’opposizione fanno notare l’irritualità del procedimento: “È una cosa che si può fare ma non la fai alla vigilia del voto e andrebbe comunicata all’aula nella prima seduta utile”, affermano. 

La Russa: “Senatore in più? Nessuna mia discrezionalità”

“È una cosa che appartiene alla volontà dei gruppi. Se c’è una richiesta è un fatto automatico, non c’è discrezionalità da parte mia“. Questo il commento alla vicenda da parte del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ai cronisti che gli facevano notare che c’è stata un po’ di maretta, La Russa ha risposto che “per l’ubiquità ancora non ce l’ho fatta”.

La Russa: “Numeri in commissione non cambiano oggi”

Oggi non muta nessun componente delle commissioni, eventualmente potrà modificarsi ma non nelle votazioni di oggi”, ha poi precisato La Russa in Aula. 

Giorgetti: “Serenissimo, quando si è nel giusto si è sereni”

In ogni caso, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti afferma che l’intenzione è quella di continuare sulla strada tracciata con l’emendamento. “Sono serenissimo, quando si è nel giusto si è sereni“, ha detto dopo un incontro con la vicepresidente esecutiva della Commissione europea Margrethe Vestager nella sede dell’Esecutivo Ue a Bruxelles.

Fazzolari: “Mostro che costerà 219 mld, molto più del Pnrr”

La necessità di porre un rimedio alla quantità di debito pubblico ingenerata dal Superbonus è stata evidenziata anche dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’attuazione del programma di governo, Giovanbattista Fazzolari (FdI): “Il Superbonus, che purtroppo è un mostro che cresce di minuto in minuto, ad oggi ci costerà 219 miliardi, cioè molto più del Pnrr“, ha detto, intervenendo in un incontro con la Confcommercio a Roma. Il Superbonus, ha ricordato, ha favorito “prevalentemente le fasce medio-alte della popolazione. Quindi la più grande manovra redistributiva dal basso verso l’alto con soldi pubblici tolti a qualunque altro tipo di spesa, dalla sanità all’istruzione fino ai trasporti”. Quindi ha sottolineato: “Bisognava intervenire e siamo intervenuti subito cercando di porre un rimedio a questa assurdità e continuiamo a cercare di mettere una toppa a questa iniziativa. È sempre doloroso quando si interviene, ma penso che sia più doloroso dire da domani agli italiani ‘avete meno ospedali, meno trasporti, e vi tagliamo le pensioni perché dobbiamo pagare il Superbonus’. Penso sia più sensato intervenire in modo razionale per far sì che il Superbonus non causi danni ancor peggiore di quelli che ha già causato”. 

Sugar Tax verso il rinvio al 2025

Intanto un altro provvedimento che aveva riscontrato l’opposizione di Tajani, l’istituzione a partire dal luglio 2024 della Sugar Tax, un’imposta sulle bevande analcoliche zuccherate, va verso il rinvio al 2025. Si apprende da fonti di Palazzo Chigi che la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia “sono al lavoro per trovare una soluzione che consenta di posticipare al 2025” la tassa. Questa imposta, insieme alla ‘plastic tax’ (tassa sui prodotti monouso come bottigliette e vaschette di plastica, ndr), è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2020 dal governo Conte II, ma fino a oggi, ricordano le stesse fonti, “è stata oggetto di continui rinvii”. Con la manovra 2024 l’ultima proroga è fissata a luglio 2024. “Con l’emendamento del governo al Dl Superbonus – viene spiegato –, sono intervenute delle modifiche che hanno rinviato l’entrata in vigore della ‘plastic tax’ al mese di luglio 2026, mentre la ‘sugar tax’ è previsto che diventi operativa dal prossimo luglio ma in forma ridotta. Tuttavia, il governo è adesso al lavoro per trovare la copertura per poter rinviare nuovamente l’entrata in vigore dell’imposta, che è bene ribadire è stata introdotta dal governo Conte, ma mai entrata in vigore dal 2020 ad oggi”.

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