La premier al forum de 'La Verità': "Obiettivo 5 anni con l'attuale governo"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, scioglie il silenzio sul presidente ligure Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari la scorsa settimana nell’ambito di un’inchiesta per corruzione a Genova. Sulle ipotesi di dimissioni del governatore la premier, arrivando alla Fondazione Catella di Milano per un evento del giornale ‘La Verità’, ha detto: “Vediamo, aspettiamo. Toti aveva detto che avrebbe letto le carte e penso che sia il minimo indispensabile per un uomo che sta governando molto bene la sua Regione aspettare le risposte e valutare”.

“No rimpasto, obiettivo 5 anni con attuale governo”

Intervenendo poi al forum del giornale diretto da Maurizio Belpietro, Meloni ha parlato dello stato dell’esecutivo, escludendo l’ipotesi di un rimpasto nei prossimi mesi. “Non ho mai pensato di fare un rimpasto, è una delle tantissime ricostruzioni forzate che leggo spesso. Tra gli obiettivi che mi sono data, è arrivare a cinque anni con il governo che ho nominato. Questo non è mai accaduto nella storia d’Italia”, ha detto. 

“Vorrei delega economia o green deal per commissario italiano”

Poi le elezioni europee e gli obiettivi del governo per la prossima Commissione Ue. Per quanto riguarda “il commissario europeo, bisogna vedere qual è la delega che l’Italia riesce a spuntare. Vorrei spuntare una delle più importanti, certamente la delega sull’economia piena, la competitività, il mercato interno, la coesione e la delega al green deal“, ha detto Meloni, per “correggere un po’ il tiro. Possiamo dire che qualcosa non ha funzionato“. 

“Giustizia non funziona, riforma in Cdm nei prossimi giorni”

Poi il programma di governo e in particolare la riforma della giustizia, su cui c’è stato un forte dibattito nei giorni scorsi, in particolare sulla separazione delle carriere tra pm e giudici. “La giustizia non funziona in Italia. Anche su questo penso che occorra intervenire. Bisogna avere il coraggio”, ha detto la premier. “Penso che nei prossimi giorni arriverà in Consiglio dei ministri la riforma della giustizia”. 

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