La presidente Soldi richiama Vespa al ruolo "fondamentale" del servizio pubblico su tematiche così sensibili

Sette uomini, politici e giornalisti, discutono di aborto attorno a un tavolo. E’ successo nella puntata di giovedì 18 aprile di ‘Porta a Porta’, il talk serale di Rai1 condotto da Bruno Vespa. Erano seduti il deputato del Partito democratico Alessandro Zan, il giornalista Tommaso Labate, Antonio Noto di ‘Noto Sondaggi’, Bruno Vespa, il direttore di Libero Mario Sechi e il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. In videocollegamento c’era anche il giornalista e scrittore Federico Rampini. Per circa dieci minuti hanno affrontato il tema dell’aborto, al centro dei riflettori politici per via di un emendamento al disegno di legge sul Pnrr presentato da FdI. La modifica suggerita dal partito di Giorgia Meloni, che prevede la presenza dei comitati Pro Life nei consultori, ha suscitato non poche polemiche sia tra le opposizioni sia nell’opinione pubblica. 

Quanto accaduto ieri negli studi Rai riporta a galla quindi la questione del mansplaining. Con questo termine si intende l’atteggiamento paternalistico con il quale certi uomini pretendono di rappresentare e spiegare alle donne il loro stesso punto di vista e ciò che è lecito o non è lecito che le donne facciano. Sulla stessa riga si colloca la notizia del nuovo consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), composto da dieci uomini. L’ente ha competenza nell’attività regolatoria dei medicinali nel nostro Paese e prende importanti decisioni anche su quelli che riguardano la salute riproduttiva delle donne.

Soldi richiama Vespa su ruolo servizio pubblico dopo puntata aborto

Fonti di viale Mazzini fanno sapere che la presidente Marinella Soldi ha scritto a Bruno Vespa in merito alla puntata di ieri di ‘Porta a porta’ in cui si è parlato di aborto solo con uomini in studio. La presidente, a quanto si apprende, ha richiamato al ruolo fondamentale del servizio pubblico in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne. 

Pd: “A Porta a Porta violata parità genere, subito caso in Vigilanza”

“Cinque uomini in studio a discutere di aborto: la Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne. Quanto avvenuto nella trasmissioni di ieri sera di Porta a Porta è gravissimo. Porteremo in Commissione di vigilanza questa vicenda, bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere”. Così i componenti del Pd della commissione bicamerale di Vigilanza Rai. “Sono venuti meno tutti i principi di parità di genere contenuti nel Contratto di Servizio Rai – sottolineano – Un fatto che mina alle basi la credibilità dell’azienda pubblica radiotelevisiva italiana. Meno di un anno fa la Presidente Rai Soldi si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel’ a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici”. “In meno di un anno dobbiamo registrare che alle promesse non sono seguiti i fatti, con l’aggravante – concludono – che l’argomento in discussione riguardava un diritto femminile, quello all’aborto”. 

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