In Sardegna appello del candidato di FdI: "Basta tira e molla"

“Il vostro posto è qui” con il centrodestra unito, ma “se avete un dubbio la cosa che vi chiedo è che lo sciogliate subito, per rispetto di tutti, dei nostri elettori, dei sardi”. Dopo giorni di stallo sulla candidatura unitaria alle regionali, il sindaco di Cagliari e frontman per Fratelli d’Italia Paolo Truzzu si rivolge all’alleato-avversario Christian Solinas. Alla prima uscita per la corsa da governatore della Sardegna invita Lega e Partito sardo d’Azione a riflettere: “Questo tira e molla non aiuta nessuno, il compito della politica è dare l’esempio e mettersi a disposizione degli altri. Far capire che c’è qualcosa di più importante di un singolo”.

A un mese e mezzo dalle elezioni sull’isola, che si terranno il 25 febbraio, la partita della candidature agita ancora il centrodestra. Venerdì la direzione del Psd’Az ha deciso di confermare Solinas come candidato presidente della coalizione di centrodestra, sostenuto dalla Lega di Matteo Salvini. E si fa sempre più concreto il rischio di vedere alle urne il centrodestra da separato in casa. Con l’aggravante di un possibile effetto-domino dopo il ‘caso’ Sardegna, dovesse saltare il principio della riconferma degli uscenti. Ecco perché Forza Italia resta alla finestra e predica prudenza, con in ballo il posto di Vito Bardi in Basilicata. “Non è mai accaduto – ragiona il viceministro forzista Francesco Paolo Sisto – che una discussione diventasse una spaccatura. Alla fine troviamo sempre una quadra e accadrà anche questa volta”. “Bardi – aggiunge Sisto – è stato un eccellente presidente, non c’è motivo per non consentirgli di continuare a guidare la Regione”. Anche Maurizio Lupi si dice certo che alla fine il centrodestra si presenterà “unito e compatto”: “Il dibattito in coalizione – osserva – è non solo normale, ma utile”.

La partita guarda al 2025

La partita non si esaurisce al voto delle prossime settimane, ma è già proiettata al 2025. La Lega ha spostato l’asticella con la proposta di legge che toglie il limite dei due mandati, con l’obiettivo di consentire la ricandidatura dei governatori leghisti. E anche a quelli Pd. “Le divisioni nel centrodestra ci sono soprattutto quando si tratta di potere e posti di potere”, contesta la segretaria dem Elly Schlein in un tour elettorale in Abruzzo, dove si voterà il 10 marzo, con l’ex rettore di Teramo Luciano D’Amico. “Noi – aggiunge – abbiamo scelto molto tempo fa una candidatura credibile”.

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