Giornata di tensioni e trattative a Palazzo Madama, al via i primi voti in Commissione Bilancio

Dopo quasi un giorno di trattative si sblocca l’impasse della Commissione Bilancio del Senato sui tempi della manovra che approderà nell’Aula di Palazzo Madama il 22 dicembre. E’ il succo dell’accordo tra maggioranza, governo e opposizioni, raggiunto giovedì sera in Commissione, dove intanto ha finalmente preso il via il voto sugli emendamenti, a partire dai primi due articoli del ddl. Ora le opposizioni dovrebbero indicare i temi ‘attenzionati’ su cui discutere nel corso della seduta, i lavori proseguirebbero nel weekend e nella giornata domenica si dovrebbe procedere all’esame e all’approvazione degli emendamenti di Governo e relatori.

L’obiettivo è dare mandato al relatore “entro lunedì all’ora di pranzo”, ha messo in chiaro il sottosegretario al Mef, Federico Freni, sottolineando che l’intesa – frutto “della buona volontà di tutti e della capacità di mediazione del ministro Ciriani” – lascia soddisfatte tutte le parti: “così rispettiamo i diritti dell’opposizione e anchequelli della Camera” arrivando a Montecitorio “prima di Natale”.

Secondo le tempistiche stabilite, dunque, la discussione generale in Senato sul testo della finanziaria partirà il 20 dicembre per terminare appunto il 22 mattina: le dichiarazioni di voto inizieranno alle 9.30 e la prima chiama dovrebbe essere indicativamente verso le 11.30. A seguire, il Consiglio dei ministri e i voti sull’assestamento di Bilancio, quindi il voto finale. Il calendario sarà ratificato oggi in conferenza dei capigruppo. L’accordo arriva dopo una complessa negoziazione che ha impegnato maggioranza, governo e opposizioni sin dalla serata di mercoledì, conclusasi con un nulla di fatto. Il nuovo tentativo, giovedì mattina, era andato ugualmente a vuoto: l’esecutivo aveva messo sul tavolo l’ipotesi di andare in Aula il 21 dicembre con la fiducia, chiudendo definitivamente il 22, ma il Pd si era opposto. La Commissione aveva quindi continuato a lavorare ad un’intesa che, infine, è arrivata nel pomeriggio giovedì. “Ha vinto la ragione. Questo è un percorso ordinato, che consente di dare dignità al ruolo del Parlamento, affrontando gli emendamenti e votandoli in questi giorni”, ha detto il senatore dem, Daniele Manca, sottolineando che, ora, “il Parlamento potrà fare ciò che deve fare“.

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