Sarebbero trattenuti in strutture di secondo livello

La scelta di offrire una “sorta di garanzia, anche economica per sottrarsi al trattenimento” non “riguarda le persone che vengono trattenute nei Cpr, i cittadini espulsi per questioni di irregolarità acclarata e per condizioni di pericolosità in cui versano già accertate dagli organi di polizia”. Lo chiarisce il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando a Benevento a ‘Sud Invest’. Si tratterebbe di tutti i richiedenti asilo che sarebbero trattenuti in nuove strutture di secondo livello per migranti.

Intanto annuncia che sarà a Pozzallo la prima di queste strutture di trattenimento dei richiedenti asilo.

Il “recepimento di una direttiva europea farà partire da domani a Pozzallo e Ragusa la prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, la Tunisia per esempio, per fare in modo che si possano realizzare procedure di accertamento del fatto se sussistono i presupposti per dare la protezione internazionale, lo status di rifugiato, o viceversa assoggettare a espulsione” dice ancora Piantedosi. Si tratta della “prima struttura – ribadisce il ministro – per disbrigare velocemente le procedure accellerate di frontiera, che è la cosa sempre invocata da tutti, i Comuni soprattutto” con “la prospettiva di farlo in un mese rispetto ai tre anni che avvengono oggi con aggravi e costi”. 

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