Il vicepremier e ministro degli Esteri ha parlato a margine di un ricevimento all'ambasciata d'Italia a Berlino

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna a parlare della Bce.Mi auguro che la Banca centrale europea questa volta decida di non alzare ancora i tassi. Perché l’aumento dei tassi con un’inflazione provocata non da una crisi di crescita ma da un aumento dei costi della materie prime provocate soprattutto dalla guerra in Ucraina significherebbe spingere ancora di più verso una riduzione della crescita e una politica che alla fine diventa recessiva” ha detto a margine del ricevimento presso l’ambasciata d’Italia a Berlino organizzato dall’ambasciatore italiano Armando Varricchio in occasione dell’incontro ‘L’audacia della pace’ della Comunità di Sant’Egidio. “Saranno sempre di meno coloro che chiederanno denaro in prestito quando il tasso è così alto. Abbiamo visto quali sono state le conseguenze in Italia e soprattutto in Europa. A mio giudizio l’inflazione, quando è esogene e viene da fuori, non si combatte con l’aumento dei tassi. Bisognerebbe fare l’esatto contrario”, ha detto ancora Tajani.

Io credo che un italiano sia utile alla Banca centrale europea, così come un italiano farebbe bene nel vertice della Bei” ha poi detto Tajani. “L’Italia è un grande Paese. La seconda manifattura della Ue. Sottovalutare il contributo dell’Italia alla crescita dell’Unione europea è un errore. Contributo che possono dare italiani di grandissima qualità professionale anche in tema bancario. Noi continuiamo a proporre le nostre candidature, consapevoli di offrire all’Europa persone di altissima qualità”, ha aggiunto Tajani.

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