La presidente Soldi ha votato contro il pacchetto sulle testate. Pd: "Nessun pluralismo e donne, pessimo segnale"

Via libera alle nomine del cda Rai. Confermati Gian Marco Chiocci al Tg1, Antonio Preziosi al Tg2, Francesco Plonati al Gr, Jacopo Volpi a Raisport. Ma non c’è stata unanimità tra i consiglieri. La presidente Soldi ha votato contro il pacchetto sulle testate, così come Francesca Bria, mentre Alessandro Di Majo (Cinquestelle) si è astenuto.

Pd: “Nessun pluralismo e donne, pessimo segnale”

“Nella Rai del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non c’è posto per le donne e non c’è posto per il pluralismo. La lenzuolata di nomine appena varata dal consiglio d’amministrazione della Rai, con astensioni e voti contrari, è un pessimo segnale per il servizio pubblico. Un monocolore dove vince il punto di vista della maggioranza di governo. Senza presentare il piano editoriale e il piano industriale hanno cambiato i vertici dell’informazione e dei generi televisivi a un anno dalla scadenza naturale del consiglio d’amministrazione. Come Partito Democratico vigileremo perché vengano garantiti i punti di vista diversi e siano bandite le liste di proscrizione. Come Partito Democratico ci impegneremo, dopo aver ascoltato anche la società civile, a presentare in Parlamento la riforma della governance Rai”. Lo dicono in una nota Sandro Ruotolo responsabile nazionale informazione, cultura e culture, memoria del Partito Democratico e Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione parlamentare di vigilanza Rai.

Tutte le nomine

Per quanto riguarda le Testate giornalistiche, Gian Marco Chiocci sarà il nuovo direttore del Tg1; al Tg2 va Antonio Preziosi, che lascia Rai Parlamento, dove si insedia Giuseppe Carboni; a guidare il Giornale Radio e Radio1 arriva Francesco Pionati, mentre Jacopo Volpi diventa Direttore di Raisport e del relativo Genere. Per i generi Stefano Coletta lascia l’Intrattenimento Prime Time a Marcello Ciannamea e ne prende il posto alla Distribuzione. Angelo Mellone dirigerà l’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini l’Approfondimento; Adriano De Maio guiderà Cinema e serie Tv, Maurizio Imbriale dirigerà Contenuti Digitali. Per i canali radio, a capo di Radio 2 va Simona Sala e Marco Lanzarone assume la responsabilità della nuova Direzione Radio digitali specializzate e podcast. Infine, Monica Maggioni si insedia alla Direzione Editoriale per l’Offerta informativa. Nel corso della seduta, il Consiglio ha anche deliberato il rinnovo dei CdA delle società controllate, i cui organi sociali erano in scadenza: a Rai Cinema vengono confermati Paolo Del Brocco nel ruolo di Amministratore delegato e Nicola Claudio come Presidente; Sergio Santo è nominato Amministratore Delegato di Rai Com, mentre Claudia Mazzola si insedia come Presidente. Andrea Vianello viene designato Direttore generale di San Marino Rtv.

L’ad Sergio: “Su parità di genere ci sarà inversione di tendenza”

“Sul tema della presenza della parità di genere ci sarà una forte inversione di tendenza e un giudizio complessivo si potrà dare solo quando il quadro complessivo delle nomine sarà definito, soprattutto dopo l’individuazione delle vicedirezioni. I percorsi si costruiscono e non s’improvvisano. Questa governance è al lavoro da soltanto una settimana”, ha detto l’ad della Rai, Roberto Sergio -secondo quanto apprende LaPresse- nel suo discorso durante il Cda nel corso del quale sono stati nominati i nuovi responsabili di testate e generi. “Lavoreremo per l’implementazione del DAB+(plus), soprattutto nelle isole e sulla dorsante adriatica in modo che tutta l’offerta radiofonica Rai sia disponibile. Un potenziamento che servirà a dare nuovo impulso a tutti i canali digitali che stanno già ottenendo ottimi risultati, come l’ultimo nato No Name Radio e permetterà un ascolto qualitativamente migliore per Radio 1, Radio2 , Radio 3 e Isoradio”, ha aggiunto.

Soldi vota contro testate

La presidente Rai Soldi ha votato contro il pacchetto sulle testate perché da lei ritenute in contrasto con la parità di genere da lei stessa invocata nei giorni prima del CdA, secondo quanto apprende LaPresse. Oltre alla Soldi, sulla riorganizzazione delle testate hanno votato contro anche i consiglieri Francesca Bria, in quota Pd, e Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti Rai. Tre i voti a favore e un astenuto, Alessandro di Majo in quota M5S.

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