Il governatore della Regione: "Commissario? Serve uno che conosca il territorio"

“Oltre 15mila persone negli ultimi 3 giorni sono riuscite a rientrare nelle loro abitazioni, era più di 36mila, siamo attorno alle 20mila e speriamo che nei prossimi giorni si possa tornare a una situazione di maggiore normalità”. Queste le parole del governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a SkyTg24 facendo il punto sulla situazione. Sulla regione sono previste nuove piogge. “Ci auguriamo non ci siano precipitazioni pesanti, tutta la macchina della protezione civile è allertata”, ha aggiunto.

Commissario? Serve uno che conosca il territorio

“Lascio a lui (Jacopo Morrone, deputato della Lega ndr) le polemiche politiche, io mi occupo di stare vicino alle popolazioni colpite. Ieri anche Zaia ha detto che sono i presidenti di Regioni a occuparsi di ricostruire. Io sono ancora in carica fino al 31 dicembre come commissario per la ricostruzione del sisma e ricordo le polemiche di allora: vorrei capire quali altri esempi ci sono in questo Paese che vedono ricostruite, dopo un disastro come quello di 11 anni fa, praticamente tutto in una zona che poteva vedere la desertificazione abitativa e produttiva”, ha detto ancora Bonaccini che ha poi continuato: “Oggi ci sono più imprese e più posti di lavoro di prima perché stiamo facendo un lavoro corale. Ieri abbiamo dato dimostrazione di come lavora l’Emilia-Romagna. Serve una figura che conosca bene il territorio: a me del destino di Bonaccini interessa poco, a me interessa quello delle popolazioni colpite”. 

Ricostruiremo come 11 anni fa dopo terremoto

Per quanto riguarda il futuro Bonaccini ha parlato della ricostruzione. “Ieri abbiamo avuto un incontro-confronto con il governo con il quale siamo riusciti a ottenere la gran parte delle cose che assieme agli amministratori locali e tutte le parti sociali della regione avevamo chiesto rispetto alla fase di emergenza, fase in cui vanno prese in carico misure per chi lavora ed è costretto a non poterci andare, alle imprese che sono alluvionate o che, a causa di strade franate e interrotte, non possono proseguire. Per le famiglie ringrazio il governo per la sospensione dei pagamenti di mutui e gli adempimenti fiscali. Ora si tratta di superare la fase di emergenza e ritornare alla normalità. Poi va affrontata la ricostruzione esattamente come facemmo 11 anni con il terremoto”.  

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