Schlein: "Non sono priorità". Conte: "Si a commissione ma non condividiamo soluzioni"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera ha incontrato le opposizioni sulle Riforme.  “Il nostro obiettico è la stabilità dei governi e delle  legislature e il rispetto dei voti dei cittadini, abbiamo avviato un’ interlocuazione con l oppposizione per capire se ci fosse una convergenza . La giornata di dialogo è stata proficua e interessante. Registro una chiusura trasversale su sistemi di modello presidenziali , posizioni più variegate sull’ elezione diretta del capo del governo”, ha detto la premier al termine dei colloqui. 

 

Schlein: “Riforme non sono priorità, no a elezione diretta presidente Repubblica”

“Questa discussione non è una priorità per noi. Le priorità la sanità, il lavoro, la scuola, l’emergenza ambientale. Non crediamo si possa affrontare questa discussione a compartimenti stagni, fino a qui il confronto non c’è stato mentre procedono a forzature sulle autonomie. Se l’obiettivo è il rafforzamento della stabilità e della rappresentanza non ci sottraremo al confronto”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l’incontro sulle riforme con la premier Meloni. “Per noi non si toccano i pesi e i contrappesi e la presidenza della Repubblica – ha proseguito Schlein. “Diciamo no all’ elezione diretta del presidente della Repubblica ,no al premierato o sindaco d’Italia ma al tavolo delle discussione abbiamo portato nostre proposte. Alcuni correttivi sono necessari, il primo è modificare la legge elettorale”. 

Fratoianni: “Netta contrarietà a presidenzialismo”

“Abbiamo espresso la nostra netta contrarietà al presidenzialismo e al premierato. Ogni sforzo in questa direzione non è finito bene e sono 30 anni che si lavora al rafforzamento dell’esecutivo indebolendo il ruolo del Parlamento. Abbiamo detto alla presidente del Consiglio che bisogna fare esattamente l’opposto, ridando voce ai cittadini. Abbiamo proposto di lavorare per restituire centralità al Parlamento e sulle proposte in campo il nostro parere è negativo. Bisogna applicare la Costituzione, non cambiarla”. Lo ha detto Nicola Fratoianni, di Avs, al termine dell’incontro sulle riforme con la premier Giorgia Meloni e i rappresentanti del governo.

Della Vedova (+Eu): “Meloni vuole andare avanti ma Carta non si cambia così”

“Il primo ministro ci ha spiegato che vuole andare in fondo sulla base del mandato elettorale ricevuto, ma non si è capito in cosa consistesse questo mandato, perché una riforma costituzionale non si fa così. Quello che abbiamo capito è che c’è la volontà di arrivare alla fine per rispettare le promesse elettorali”. Lo ha detto Benedetto Della Vedova, di +Europa, al termine dell’incontro sulle riforme con la premier Giorgia Meloni e la delegazione del Governo.

Meloni: “Su commissione ci possiamo confrontare ma c’è già Parlamento”

“Il famoso ‘tutto cambia perché nulla cambi’ non è accettabile, ma se ci sono strumenti che ci consentano di fare in tempi ragionevoli ciò che dobbiamo ci possiamo confrontare. Fermo restando che la sede propria esiste già, è il Parlamento, è la Commissione affari costituzionali, che questo lavoro fa e ha sempre fatto”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, a quanto si apprende, commentando la proposta del presidente del M5S Giuseppe Conte di una commissione sulle riforme.

Calenda: “Disponibili a collaborare ma linea Rossa presidenza Repubblica”

“Siamo disponibili a collaborare per l’ovvia ragione che anche noi abbiamo provato a fare un percorso di riforma. Condividiamo l’esigenza di avere maggiore stabilità del Governo ed efficienza dell’apparato complessivo dello Stato”. Così il leader di Azione Carlo Calenda al termine dell’incontro sulle Riforme con la premier Giorgia Meloni e la delegazione del Governo. Abbiamo provato a definire il perimetro entro il quale una collaborazione è possibile. Per noi una linea rossa assoluta è la figura di garanzia del presidente della Repubblica, toccarla sarebbe un errore grave”, ha aggiunto Calenda, che poi ha sottolineato: “Siamo favorevoli all’indicazione del presidente del Consiglio, con l’opzione del sindaco d’Italia o con l’indicazione del presidente del Consiglio. Abbiamo sottolineato che c’è un tema grande che è l’efficienza del Parlamento, oggi viviamo in un monocameralismo di fatto. Noi siamo a favore di una scelta monocamerale e di una distinzione fondamentale delle due Camere”.

 

Conte: “Disponibili a commissione parlamentare ad hoc”

 “Siamo disponibili, per quanto riguarda il metodo, al dialogo. Abbiamo proposto una commissione parlamentare costituita ad hoc, raccomandiamo questa soluzione”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte dopo l’incontro sulle riforme con la premier Giorgia Meloni alla Camera. “Abbiamo avuto un incontro per discutere sulla prospettiva riformatrice costituzionale e abbiamo condiviso una diagnosi sul nostro sistema, a partire dalla instabilità degli esecutivi, ma da questo primo incontro non è venuta fuori una condivisione delle soluzioni. Siamo disponibili a un rafforzamento dei poteri del premier ma in un quadro che no mortifichi il confronto parlamentare e che non mortifichi neppure la funzione del presidente della Repubblica, che ha una funzione di garanzia, e ha un ruolo chiave. Abbiamo raccomandato di non coltivare l’ambizione di trapiantare modelli diversi sperando che poi possano funzionare da noi”, ha agginuto Conte.

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