Colloquio tra la premier e Ursula von der Leyen: "Abbiamo discusso della necessità di prevenire partenze irregolari e naufragi"

Alla Camera dei Deputati le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 23-24 marzo. Sul tema migranti la premier va al contrattacco e sulla tragedia di Cutro sottolinea: “Si continua implicitamente a voler dire che il governo non avrebbe salvato le persone perché non aveva la volontà di salvarle. Si continua a insinuare questo dubbio pur senza avere elementi“. La premier in Aula alza il tono della voce quando difende l’operato dell’esecutivo da lei presieduto: “Raccontare al cospetto del mondo di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che invece lasceremmo morire bambini nel Mediterraneo è una calunnia non del governo, ma una calunnia nei confronti dello Stato italiano”.

L’aula della Camera ha poi approvato per parti separate la risoluzione di maggioranza. Respinti, invece, i testi presentati dal M5S, dal Terzo polo (ad eccezione dell’impegno a non escludere l’energia nucleare dalle tecnologie green), dal Pd e dall’Alleanza verdi-sinistra. 

 

Ieri sera in un tweet la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha reso nota una “fruttuosa telefonata con la premier Giorgia Meloni sul tema migranti in vista del Consiglio europeo. Dobbiamo continuare ad agire in modo rapido e coordinato. È così che abbiamo ottenuto solidi progressi finora. Abbiamo discusso della necessità di sostenere i partner nordafricani, di prevenire le partenze irregolari e le perdite di vite umane in mare”.

La diretta

Meloni lascia Camera dopo intervento in Aula di Conte 

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha lasciato la Camera dopo aver ascoltato nell’Aula di Montecitorio l’intervento del leader del M5S, Giuseppe Conte. La premier è diretta ora al Quirinale per la colazione con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista della riunione del Consiglio europeo in programma a Bruxelles giovedì e venerdì. 

Conte a Meloni: “Io ho portato a casa 209 mld, lei nulla” 

“Ieri lei ha avuto l’audacia di dire che preferirebbe dimettersi piuttosto che andare in Europa come ci sono andato io. È inutile ricordarle che il mio governo è andato in Europa e ha portato a casa 209 miliardi. Lei non ha portato nulla e rischia di farci perdere i soldi del Pnrr”. Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sulle comunicazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. “‘L’Italia esce in piedi. Conte si è battuto’. Sa chi l’ha detto nel 2020? Giorgia Meloni. Complimenti per l’ennesimo voltafaccia”, ha aggiunto Conte. 

Superbonus, Conte a Meloni: “Ho perso voce dandola a esodati che lei non ascolta” 

“Ho perso voce dando voce agli esodati del superbonus, alla loro disperazione e rabbia per non essere da lei ascoltati”. Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sulle comunicazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, scusandosi “per il mio tono di voce basso”. 

Meloni conclude replica, c.destra applaude unito

La premier Giorgia Meloni ha concluso nell’aula della Camera la sua replica alle dichiarazioni dei deputati dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Il centrodestra ha applaudito in modo compatto la presidente del Consiglio.

Meloni: “Rischio che qualcosa vada storto insito in partenze”

“Il rischio che qualcosa vada storto è insito nelle partenze”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. “L’unico modo per impedire che queste tragedie si ripetano è fermare gli sbarchi. È il lavoro che il governo sta cercando di fare con un piano articolato. Rispetto al quale non mi sono chiare le alternative che vengono proposte”, ha aggiunto Meloni.

Meloni: “Non accetto che Italia diventi campo profughi Europa”

Non possiamo accettare che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. “Per anni all’Italia è stato rinfacciato che non faceva abbastanza per evitare i movimenti secondari. Ho spiegato che è difficile se non si gestiscono a monte i movimenti primari. È una posizione di buon senso su cui ho incontrato un approccio interessato in Europa”, ha aggiunto.

Meloni: “Su protezione speciale Italia è anomalia in Europa”

“Sulla protezione speciale, il collega De Luca diceva che le nostre norme più stringenti sono una violazione delle norme internazionali europee di riferimento. Temo che debba meglio documentarsi, perché è esattamente il contrario. Negli altri paesi europei esiste la Convenzione di Ginevra e in aggiunta la protezione sussidiaria dell’Ue. L’Italia è un’anomalia in Europa, per cui sono più europeista di lei perché voglio avere come riferimento le norme che ha il resto d’Europa, e non aggiungere ulteriori strumenti che hanno favorito il liberi tutti in questi anni”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.

Meloni: “Idea ‘blocco navale’ come missione Ue in accordo con Libia” 

“Io ho sempre configurato la proposta di blocco navale come una missione europea in accordo con le autorità libiche per fermare le partenze”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. “Io lavoro per un obiettivo di questo tipo, per una missione europea che blocchi le partenze in accordo con le autorità nordafricane portando anche cooperazione allo sviluppo, investimenti, lavoro e formazione”, aggiunge. 

Meloni: “Ucraina, basta propaganda su pelle popolo e nazione sovrana”

“Si parla di pace, ma mi si può dire quali sono le condizione per aprire una trattativa? Credete si debba chiedere oppure no alla Russia di cessare le ostilità e di ritirare le truppe? Ritenete che si debbano rivedere i confini dell’Ucraina oppure no? Ritenete che la Russia debba lasciare i territori su cui ha svolto un referendum di annessione oppure no? Queste sono le risposte da dare, altrimenti è propaganda sulla pelle di un popolo libero e di una nazione sovrana”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. 

Meloni: “Se ci fermiamo consentiamo invasione Kiev” 

“Ho sentito dire dall’onorevole del Movimento 5 Stelle Scutellà ‘fermatevi’. Penso dovrebbe dirlo a Putin.Mi fa specie che lo dica a noi perché questo vuol dire consentire l’invasione dell’Ucraina. Se ci fermiamo consentiamo l’invasione dell’Ucraina e non sono così ipocrita da scambiare il termine invasione con il termine pace”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. 

Meloni: “Faremo nostro meglio per migliorare Patto stabilità”

“Sul patto di stabilità la proposta della Commissione europea non è il nostro desiderata ma allo stato attuale si rischia di tornare indietro e faremo del nostro meglio per migliorarla”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. “Credo che si debbano creare dei parametri di governance che tengano maggiormente in conto la crescita rispetto alla stabilità, come al contrario fatto in passato”, ha ribadito la premier.

Meloni: “Se non vi piace piano Mattei ognuno ha sue priorità”

“Non vogliono investire in Africa. Non gli piace il piano Mattei. E vabbè ragazzi. Ognuno ha le sue priorità”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo, polemizzando con le opposizioni sulle strategie del governo in tema di migranti. 

Meloni: “Rendere Mes strumento utile” 

“Quando mai dovesse esserci una crisi bancaria in seno all’Ue, sono certa che la Banca centrale europea farebbe la sua parte. Ma il Mes non è una banca centrale, ha una disponibilità finanziaria limitata e di fronte a crisi più importanti della sua dotazione i Paesi membri sarebbero chiamati a rifondere. Il governo prende in considerazioni la proposta di Confindustria e crede si debba aprire il dibattito su come possa diventare uno strumento utile per la politica industriale europea. Ma sono strumenti, non totem”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo.

Meloni: “Superbonus, mettere pezze a provvedimento è serietà, non austerità”

“Al M5s che dice che il Superbonus è stata una grande cosa, che rappresentava un antesignano della direttiva europea sugli edifici green dico che paradossalmente proprio l’esecuzione di un ampio spettro di interventi di riqualificazione compiuti prima del 2025 rischia di risultare inutile”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. “Sul giudizio complessivo del Superbonus”, aggiunge poi, “qualcuno diceva che noi siamo il governo dell’austerità, ma io sono una persona abbastanza distante dal tema dell’austerità. Se poi per austerità si intende tentare di mettere le pezze su un provvedimento che è costato decine e decine di miliardi e ha lasciato nelle casse dello Stato un buco di 40 miliardi per efficientare meno del 4% degli edifici, di cui gran parte seconde case, per aiutare le banche a lucrarci sopra…quella non è austerità, quella è serietà”. 

Meloni: “Regolamento di Dublino va rivisto ma non è soluzione per Italia”

“Sicuramente il regolamento di Dublino va rivisto ma non è una soluzione per l’Italia perché si riferisce a chi ha ragionevolmente la possibilità di avare una protezione internazionale. La percentuale di migranti che arriva da noi e che ha diritto a questo genere di protezione è una minoranza”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.

Meloni: “Con default Tunisia flusso che nessuno può governare”

“Con la crisi della Tunisia rischiamo di avere un flusso che nessuno potrebbe governare. Ieri ho parlato con von der Leyen su come evitare un default finanziario che ci consegnerebbe qui centinaia di migliaia di persone”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. 

Meloni: “Non sono Mosè, non ho prosciugato io Adige”

“Spero che l’onorevole Bonelli non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato l’Adige, neanche fossi Mosé”. Le conseguenze della siccità “sono forse frutto delle politiche sbagliate in questi anni. Non sono Mosè e non ho prosciugato l’Adige io”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo, ha risposto al deputato di Avs Angelo Bonelli, che in aula le aveva mostrato dei sassi raccolti sul greto del fiume Adige.

 “Lei è una brava manipolatrice”, ha replicato Bonelli durante il battibecco. “Manipolatrice stamattina mi mancava”, la controreplica di Meloni.

Meloni: “Non accetto che Italia diventi campo profughi”

Non possiamo accettare che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. “Per anni all’Italia è stato rinfacciato che non faceva abbastanza per evitare i movimenti secondari. Ho spiegato che è difficile se non si gestiscono a monte i movimenti primari. È una posizione di buon senso su cui ho incontrato un approccio interessato in Europa”, ha aggiunto. 

Meloni: “Su Cutro Frontex non ha segnalato difficoltà nave”

“Ho sentito dire in questo dibattito che noi abbiamo negato che Frontex avesse fatto una segnalazione sulla presenza dei migranti” a Cutro, “non l’ho mai negato, ma ho sempre detto che la segnalazione di Frontex era di polizia, di una presenza della nave, ma non di una presenza di difficoltà della nave”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. 

Meloni: “Siamo governo che è riuscito a salvare più persone”

“Voglio dare qualche dato: dal 2013 al 2023, secondo l’Unhcr nel Mediterraneo sono morte 26.962 persone. Sono andata a guardare quale fosse la percentuale di persone che non si è riusciti a salvare in rapporto agli sbarchi: quella di questo governo è il più basso. Siamo quelli che sono riusciti a salvare più persone in rapporto agli sbarchi”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica successiva al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e 24 marzo. 

Meloni: “Calunnia dire che lasciamo morire bambini”

“Siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro, delle volte al di fuori dei nostri confini nazionali, e raccontare al cospetto del mondo di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che invece lasceremmo morire bambini nel Mediterraneo è una calunnia non del governo, ma una calunnia nei confronti dello Stato italiano”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.

Meloni: “Da quando sono al governo salvate in mare 36500 persone” 

“Ai colleghi sfugge la conseguenza di questo dibattito: dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36500 persone in mare”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. 

Meloni: “Su Cutro si continua a insinuare dubbio senza avere elementi” 

“Pur senza avere evidenze e prove, e nonostante il governo abbia raccontato quanto accaduto a Cutro minuto per minuto, si continua implicitamente a voler dire che il governo non avrebbe salvato le persone perché non aveva la volontà di salvarle. Si continua a insinuare questo dubbio pur senza avere elementi”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. 

 

Meloni: “Sentito grande quantità di cose false in dibattito Camera”

“Sono molte le questioni che non condivido, io ho sentito una grande quantità di cose false in questo dibattito, ma la considero una buona notizia. Quando si ha bisogno di dire cose non vere evidentemente non si ha molto da dire su quello che vero è”. Così la premier Giorgia Meloni nelle repliche alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.

Valditara lascia Camera, Calderoli unico ministro leghista alla Camera

Uno entra, uno esce. Pochi minuti dopo l’arrivo alla Camera del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, il ministero dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha lasciato Montecitorio. Per la Lega, quindi, è sempre presente un solo ministro nell’Aula mentre sta per terminare il dibattito sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. Subito dopo prenderà la parola la presidente del Consiglio per le repliche. 

Assieme al ministro Calderoli nell’Aula della Camera è presente per la Lega anche la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. 

Per Lega arrivato ministro Valditara

Mentre volge al termine alla Camera il dibattito sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, tra i banchi del governo fino a pochi minuti fa non erano presenti ministri della Lega. Da poco nell’aula di Montecitorio è arrivato il titolare dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Il vicepremier Matteo Salvini è impegnato al Mit in una riunione sulla sicurezza stradale. 

Meloni in aula Camera, ministri Lega assenti

Giorgia Meloni siede al suo posto, al centro dei banchi del Governo, nell’aula della Camera nel corso del dibattito sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio europeo. Al suo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il titolare degli Affari europei Raffaele Fitto. Assenti i ministri della Lega, nonostante stia parlando un deputato del Carroccio, Stefano Candiani. L’aula, in ogni caso, non registra il tutto esaurito. Diversi gli scranni vuoti, eccezion fatta pere file di FdI.

Calenda: “Lega assente da banchi governo in aula, governo già in crisi” 

“La Lega assente dai banchi del Governo. L’intervento di ieri in Senato del capogruppo contro la linea della Meloni sull’Ucraina. Questo esecutivo è già in crisi. Per le ragioni sbagliate”. Così su Twitter il leader del terzo polo Carlo Calenda, che pubblica una foto dei banchi del governo a Montecitorio, dove è presente la premier Giorgia Meloni per il dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. 

Al via dibattito Camera su comunicazioni Meloni, replica premier tra 2 ore

È iniziata alle 9:30 alla Camera la discussione sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. Alla discussione sono iscritti a parlare 15 deputati e la replica della premier in aula è attesa quindi tra oltre due ore. 

Meloni alla Camera per dibattito su comunicazioni in vista Consiglio europeo 

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata alla Camera dove a breve inizierà il dibattito sulle comunicazioni della premier in vista del prossimo Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì a Bruxelles.

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