Irpef da 4 a 3 aliquote e obiettivo flat tax per tutti. Approvato anche il decreto legge per la realizzazione del Ponte sullo Stretto

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale. La premier, Giorgia Meloni, ha parlato di “svolta necessaria al Paese“: ora, delineato il perimetro degli interventi, ci sono due anni di tempo per riempire di contenuti la riforma con i decreti legislativi che in nessun caso potranno causare un aumento della pressione tributaria, il che vuol dire che per ogni intervento bisognerà trovare una copertura finanziaria. Come spiegato dalla presidente del Consiglio alla Camera, sono tre le linee su cui si muove: riduzione della pressione fiscale che grava sui cittadini e sulle imprese; un nuovo rapporto tra lo Stato e il contribuente; una reale lotta all’evasione fiscale

Mef: “Riscritto completamente sistema tributario” 

La delega fiscale approvata dal Cdm “riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese”. È quanto si legge in una nota del Mef. 

Con la riforma dell’Irpef si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro)” prosegue il Mef in merito all’approvazione della legge delega per la riforma fiscale in Consiglio dei ministri. 

Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap” continua la nota. “Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”.

Giorgetti: “Nuovo dipartimento in linea con tempi economia e approccio europeo”

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha presentato in Cdm, che ha approvato il Dpcm, la nuova organizzazione del Mef. In particolare il Dpcm prevede un nuovo dipartimento (“dipartimento dell’economia”) a cui sono attribuite competenze in materie di interventi finanziari nell’economia (tra gli altri nei settori delle infrastrutture, sostegno all’export, garanzie pubbliche, sostegno sociale e all’expo), valorizzazione del patrimonio pubblico e gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e tutela degli attivi strategici.

Al Tesoro sono attribuite le competenze sulla programmazione economico finanziaria, la gestione del debito pubblico, i rapporti finanziari europei e internazionali, la regolamentazione e vigilanza finanziaria. Si aggiunge la direzione per i rapporti con gli investitori e istituzioni finanziarie. Entrambi i dipartimenti (Economia e Tesoro) si avvarranno del consiglio tecnico scientifico degli esperti. Inoltre al dipartimento della Ragioneria è stato istituito l’ispettorato generale del Pnrr che, in continuità con il precedente servizio, svolgerà attività di coordinamenti nelle fasi di gestione, monitoraggio e rendicontazione del Pnrr. La riorganizzazione del Mef passa ora al vaglio del Consiglio di Stato e solo successivamente può diventare operativa. “È un passaggio importante – dice Giorgetti – che va nella direzione della razionalizzazione del sistema coerente con i nuovi tempi dell’economia e in linea con il nuovo approccio europeo”.

Ponte Stretto, via libera Cdm a dl per realizzazione

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

Ponte Stretto, Salvini: “Giornata storica per tutta Italia” 

“Giornata storica non solo per la Sicilia e la Calabria, ma per tutta Italia. Dopo 50 anni di chiacchiere questo Cdm approva il Ponte che unisce la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa. L’opera più green del mondo con 140mila tonnellate di Co2 non più emesse nell’aria e acqua più pulita. Lavoro vero per decine di migliaia di persone per tanti anni. Un’opera assolutamente sicura che verrà certificata dai più grandi ingegneri e le migliori università italiane ed internazionali, e soprattutto un modello dell’Italia che ci crede, che cresce, che lavora. Stiamo sbloccando cantieri ovunque, avremo l’alta velocità in Sicilia e in Calabria, e il Ponte a campata unica più bello, sicuro e green di tutto il mondo”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al termine del Cdm che ha approvato il via libera al Ponte sullo Stretto.

Ponte Stretto, Mit: “Si riparte da progetto 2011, sarà opera green”

“Approvato il Decreto Ponte. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un testo che consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera. Rinasce così la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance. È prevista una solida partecipazione del Mef e del Mit, a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia”. Così una nota del Mit che aggiunge: “In concreto, si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il nuovo iter autorizzativo dovrà bollinare il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri), che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana. Come ha tenuto a sottolineare il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, si tratta di un’opera fortemente green: consentirà di ridurre l’inquinamento da anidride carbonica, oltre a permettere un consistente risparmio di tempo e denaro a tutti coloro che devono attraversare lo stretto. Infine, sarà motivo di grande attrazione turistica”. “Salvini – ricorda il Mit – ne ha parlato questa mattina anche con i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Il Ponte sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel cda della società”. “Il Consiglio dei ministri ha dato il semaforo verde salvo intese, il testo sarà disponibile a breve perché sono necessari gli ultimi approfondimenti tecnici”, conclude la nota.

Berlusconi: “Stavolta non ci fermeranno” 

“Il Ponte sullo stretto di Messina riparte: è un progetto concreto, che rappresenta l’idea di futuro che abbiamo sempre avuto. Già 20 anni fa con il mio governo avevamo pronto il progetto, un’opera strategica che si sarebbe realizzata se la sinistra non fosse intervenuta con la politica dei NO. Questa volta non ci fermeranno”. Così sui social il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, secondo il quale “sarà un Ponte che collegherà la Sicilia non solo alla Calabria, ma anche all’Italia e all’Europa intera: con il nuovo collegamento si metterà in moto un volano per l’economia siciliana che garantirà occupazione a più di centomila persone e la Sicilia potrà così diventare una base per la logistica dei trasporti internazionali in arrivo dal Mediterraneo. È un’altra promessa agli italiani che siamo finalmente in grado di mantenere”, conclude l’ex premier.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Silvio Berlusconi (@silvioberlusconi_official)

Autonomia, Calderoli: “In Cdm ok definitivo, ora passaggio in Parlamento”

“C’è il via libera definitivo e unanime del Consiglio dei Ministri all’autonomia differenziata, il cammino della riforma procede. Ora il disegno di legge si appresta ad imboccare la strada verso l’esame del Parlamento, che sarà quindi pienamente coinvolto in questo percorso. In quell’ottica di collaborazione che guida il mio lavoro fin dal principio, nel testo definitivo oggi approvato sono state inserite alcune proposte emendative degli enti territoriali, ivi compresa l’insularità. L’Italia ha una storica occasione di rinnovamento strutturale che va affrontata senza pregiudizi o ideologie, ma con pragmatismo e consapevolezza. Il mio obiettivo è far correre il nostro Paese come un treno ad alta velocità, superando i divari che il centralismo attuale ha cristallizzato e permettendo a tutti di migliorare nel segno dell’efficienza, dello sviluppo, della trasparenza e della responsabilità. E’ una sfida per il futuro e la modernità, che possiamo e dobbiamo cogliere nell’interesse dei cittadini”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, in seguito all’approvazione del disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata da parte del Consiglio dei Ministri. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata