Cgil, Cisl e Uil insoddisfatti dopo l'incontro col governo: "Manca la volontà di discutere"

Comincia in salita il confronto tra governo e sindacati sulla riforma del fisco. Un confronto che ha scontentato Cgil, Cisl e Uil sul merito ma soprattutto sul metodo: “Non si può – denuncia Luigi Sbarra, segretario della CISL – a poche ore dal Cdm convocare le parti sociali per una informativa sui contenuti della legge delega fiscale in modo parziale, sommario e generico. Se il governo risponde a queste nostre rivendicazioni e priorità nei prossimi giorni bene altrimenti siamo pronti a valutare insieme a Cgil e Uil le iniziative di mobilitazioni da mettere in campo. “Così non va proprio – rincara Gianna Fracassi, segretaria confederale della CGIL– Il fisco non è questione di parte ma riguarda tutto il Paese. Su questo tema è mancata la volontà di coinvolgimento. Valuteremo le iniziative da mettere in campo. Sicuro non accetteremo più di essere informati a cose già definite. Questo è accaduto per tutta una serie di procedimenti. “Noi nei prossimi anni – ricorda invece Domenico Proietti, segretario confederale Uil – dovremmo ripagare 200 miliardi di euro di debito fatto durante la pandemia. Se non è una lotta all’evasione seria questi miliardi li pagheranno lavoratori e pensionati. Il tempo per discutere ci sarebbe ma manca evidentemente la volontà”.

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