L'ex ministro della Pubblica Istruzione: "Non mi sento più legittimo ospite, ho ricevuto l'avviso di sfratto"

Beppe Fioroni lascia il Pd dopo l’elezione a segretario nazionale di Elly Schlein. L’ex ministro della Pubblica Istruzione nel governo Prodi II, tra i fondatori del Partito Democratico, ha dichiarato in un’intervista a LaPresse: “Mi hanno sempre dipinto con le valige in mano sempre, da quando è andato via Rutelli, poi Bersani. Ho sempre detto che me ne sarei andato quando venivo cacciato. Ho letto un intervento di Schlein che diceva che a un evento ‘Bonaccini si accompagnava persino con Fioroni’. In questo partito non mi sento più legittimo ospite, gradito, ma ho ricevuto l’avviso di sfratto. Lungi da me l’idea di impedire a Schlein di costruire un partito di sinistra”.

“Con Schlein partito lontano dal 2007”

“Io auguro buon lavoro a Schlein che legittimamente sta costruendo un partito non di centrosinistra ma di sinistra. Non è un caso che rientrano quelli di sinistra, Speranza, Bersani, che erano usciti perche il Pd sembrava troppo di centro. Io credo che però questo che questo soggetto politico che Schlein vuole costruire sia distante e distinto dal Pd che fondai insieme con tanti amici dei popolari e della Margherita nel 2007“, ha aggiunto l’ex deputato. “Non è un caso che sabato 25 con tanti amici popolari e altri amici abbiamo lanciato la piattaforma ‘Popolare-Tempi nuovi’. Non vogliamo fare un nuovo partito ma rilanciare le idee del popolarismo partendo dal basso. Assistiamo a una marginalizzazione dei popolari in tutti i soggetti“, ha concluso. 

Merlo: “Addio Fioroni non è un fatto isolato”

“L’addio di Beppe Fioroni al nuovo corso del Pd che sarà legittimamente guidato da Elly Schlein non è che la punta dell iceberg che riguarda l’area centrista, cattolico popolare e cattolico sociale che per molto tempo si è impegnata in quel partito. Certo, al netto di chi fa parte degli organismi di partito e della casta parlamentare, è di tutta evidenza che la cultura politica popolare e sociale – fondativa, con altri filoni ideali, della esperienza del Pd – è del tutto estranea ed esterna al progetto politico e culturale sin qui illustrato dalla nuova segretaria nazionale del partito”. Così Giorgio Merlo, dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.

“Ma, al di là del futuro e della prospettiva del Pd, adesso si tratta – aggiunge – per l’area popolare e cattolico democratica di ricostruire un luogo politico di centro e una vera e credibile ‘politica di centro’. Archiviate la ‘vocazione maggioritaria’ e il profilo ‘plurale’ del Pd, è doveroso al più presto definire il progetto di un centro riformista, dinamico, innovativo e autenticamente plurale. Insomma, anche per i cattolici popolari adesso si apre una nuova fase politica. E l’uscita di Beppe Fioroni, e con lui di altri dirigenti e semplici iscritti dal Pd, è un ulteriore elemento che rafforza ed incentiva il progetto della costruzione del Centro con l’apporto fondamentale della cultura, della storia e della esperienza dei cattolici popolari e sociali di questo Paese”, conclude Merlo.

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