Dai malati ai lavoratori in turno e distanza dal seggio 20 km

Disabili e malati cronici o affetti da malattie invalidanti muniti di autocertificazione; chi è lontano almeno 20 km dal gazebo più vicino (“calcolati – è scritto nero su bianco – con Google maps dal municipio del comune che non ha seggi nel suo territorio al municipio del comune più vicino sede di seggio”); lavoratori che il 26 febbraio siano in turno o in viaggio per lavoro, anch’essi dotati di giustificazione; residenti all’estero certificati. La commissione nazionale per il Congresso del Pd, secondo quanto si apprende, ha messo nero su bianco, alcuni giorni fa, le ‘regole del gioco’ per quel che riguarda la possibilità di votare on line alle primarie del 26 febbraio per la scelta dei candidati alla segreteria.Chi vorrà scegliere da remoto il futuro leader dem, come chi si recherà ai gazebo, dovrà versare 2 euro, da pagare con carta di credito, “utilizzabile da una sola persona” o, in regime di deroga, “previa richiesta motivata e certificata con indicazione dei diversi indirizzi mail personali, fino a un massimo di 3 persone che facciano parte dello stesso nucleo familiare”.

Sarà poi necessaria l’identificazione con Spid e la presentazione di un documento che attesti il luogo di residenza. Da statuto il voto on line è consentito “a persone residenti e/o domiciliate all’estero; persone impossibilitate a recarsi ai seggi per condizioni di disabilita`, malattia o altri impedimenti; persone residenti in località la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto”. La commissione ha specificato i criteri.

Le persone che votano nei Collegi all’estero, che intendano votare online, si legge nella delibera, “devono caricare sulla piattaforma, all’atto della preregistrazione, uno o più documenti che dimostrino di essere di cittadinanza italiana e di essere domiciliate o residenti all’estero”.Non solo: servirà una autocertificazione per i disabili, nella quale il militante dem dovrà spiegare “in via generale – è scritto nel documento – le ragioni delladisabilità”.  Per “condizioni di malattia” si intendono invece “malattie croniche e invalidanti che devono essere indicate in via generale nella autocertificazione”; si considerano poi “persone impossibilitate a recarsi ai seggi per altri impedimenti” i lavoratori “che nella giornata del 26 febbraio svolgano dei turni o siano in viaggio per motivi di servizio in orari che non permettono la partecipazione al voto fisico” e anche “i suddetti lavoratori dovranno preregistrarsi specificando il tipo di lavoro e il tipo di impedimento”. Quanto alla “distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto”, la commissione la individua “in 20 km (calcolati con Google maps dal municipio del comune che non ha seggi nel suo territorio al municipio del comune più vicino sede di seggio) con la possibilità per le commissioni provinciali di ridurre, con voto a maggioranza semplice, a 15 Km in aree montuose o interne”. Anche studenti, sedicenni e lavoratori fuori sede potranno votare. “Sarà possibile, fatta salva la preregistrazione – si legge infatti nella delibera – votare in presenza nel seggio del quartiere o del comune dove vivono”. La Commissione nazionale per il Congresso si riserva, infine, di effettuare verifiche sulla correttezza delle autocertificazioni e delle preregistrazioni.  

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