L'emendamento che consente l'abbattimento degli animali selvatici ha scatenato le proteste di associazioni animaliste e parte delle opposizioni

Tra gli emendamenti alla manovra approvati in commissione bilancio ce n’è uno che, nel tentativo di proteggere la sicurezza stradale, permette di abbattere la fauna selvatica anche nelle aree urbane e protette: una norma che ha subito scatenato la protesta delle associazioni animaliste e di parte delle opposizioni. 

Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha dichiarato: “La norma consentirà l’abbattimento di specie protette dalla UE, non riguarda solo i cinghiali, come lupi, orsi, volpi e altro in totale violazione della direttiva Habitat e dell’art.9 della costituzione. Hanno deciso l’abbattimento di animali protetti in aree vietate alla caccia per fare un favore alla lobby venatoria e delle armi“, promettendo battaglia in Parlamento e anche in sede europea. “Siamo convinti che l’Unione europea, come per la normativa sul pos, farà levare questa norma inaccettabile“, ha precisato, stigmatizzando quella che definisce una “aggressione alla biodiversità e alla fauna del nostro Paese”.

L’associazione Animalisti Italiani, da parte sua, parla di “un atto nefando che mette a rischio animali e cittadini“. “È stato approvato, oggi, alle ore 6:45, in sordina, dalla commissione bilancio della Camera l’emendamento che prevede l’estensione della caccia nelle aree protette e urbane. È inammissibile. Palese il tentativo di via libera alla caccia senza limiti. Ricorrere alle doppiette dei cacciatori per gestire il contenimento della fauna selvatica non risolve il problema, tantopiù che ampliando le concessioni ai cacciatori, non solo si aumenta l’inquinamento ambientale, ma anche i pericoli per l’incolumità pubblica. Noi non ci arrendiamo e combatteremo questo emendamento in ogni opportuna sede”

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