Gran maestro Bisi: "Non esistono contiguità tra la nostra organizzazione e le mafie"
La commissione parlamentare Antimafia chiederà l'elenco degli iscritti alla Massoneria del Grande oriente d'Italia (Goi). E' quanto si apprende da fonti parlamentari nel giorno in cui è stato ascoltato in commissione il gran maestro del Goi Stefano Bisi. Al centro dell'audizione i presunti legami tra 'ndrangheta e massoneria deviata, emersi anche dall'inchiesta 'Mammasantissima' che coinvolge il senatore di Gal, Antonio Caridi.
LEGGI ANCHE Mafia, rapporti tra clan Ercolano e massoneria a Catania: 6 arresti
La richiesta di audizione era arrivata proprio dal Goi che sottolinea di non aver nulla a che fare con l'inchiesta: "C'è il pregiudizio che è frutto dell'ignoranza – scrive Bisi in una nota – Bisogna vedere queste inchieste, di cui io non so nulla e di cui leggo solo sui giornali, bene di cosa parlano. Si fa spesso riferimento alla massoneria, ma occorre chiarire che non è la massoneria regolare, quella che io rappresento e a cui sono iscritti oltre 2600 calabresi. Diciamolo chiaramente che si tratta di massoneria deviata. O forse non è neppure massoneria deviata, non si tratta di gruppi massonici. Sono delle persone che si mettono assieme per compiere atti illeciti". "Non esistono contiguità tra la nostra massoneria e le mafie – aggiunge – Anzi, la cultura del libero pensiero che propugna la libera muratoria del Grande oriente d'Italia è un antidoto contro la 'ndrangheta".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata