Lo annuncia il ceo Jean Philippe Imparato durante una conferenza stampa digitale

“Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione”. Lo dice il ceo di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, durante una conferenza stampa digitale rispondendo a quanto affermato la scorsa settimana dal ministro delle Imprese del Made in Italy, Adolfo Urso, sul fatto che non fosse consentito dalla legge chiamare la nuova arrivata del brand ‘Milano’ perché non prodotta in Italia ma in Polonia. “In una delle settimane più importanti per il futuro di Alfa Romeo – ricorda -, un esponente del governo Italiano dichiara che l’utilizzo del nome Milano, scelto dal marchio per chiamare la nuova compatta sportiva appena presentata, è vietato per legge”. Imparato sottolinea che “il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la Spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto”.

Dopo il successo della Giulia e della sua versione coupé Giulia Sprint GT, disegnata da Giugiaro per Bertone, l’obiettivo di Alfa Romeo, viene spiegato, è quello di attrarre un pubblico più giovane, nuovo e desideroso di avere una vettura brillante ed esclusiva senza però eccedere nelle spese di acquisto e gestione. Il 26 settembre 1966 viene presentata a Balocco la GT 1300 Junior che, rinunciando al nome ‘Giulia’, è la capostipite di una nuova generazione di Alfa Romeo. Con Junior verranno infatti identificate anche le versioni analoghe della gamma Spider. La principale variante meccanica è l’adozione del propulsore bialbero di 1290 cc che – grazie all’alimentazione singola e ad una nuova fasatura – eroga 89 CV per una velocità massima di oltre 170 Km/h solo di poco inferiore a quella della 1600 e in grado di garantire prestazioni e piacere di guida di alto livello. Anche la carrozzeria viene aggiornata con un allestimento dedicato e più giovanile. Con quasi 92mila esemplari venduti, la GT 1300 Junior diverrà best seller assoluta della gamma e vero status symbol dell’epoca.

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