L'ex presidente: "E' stato un crimine del secolo", Peskov: "Fbi conferma assurdità delle accuse"

L’indagine sul Russiagate non avrebbe dovuto essere aperta: lo ha deciso un’indagine dell’Fbi. Ira di Trump: l’inchiesta sul Russiagate è stata “il crimine del secolo” e un “tradimento”, ha scritto l’ex presidente americano Donald Trump sul suo account Truth, dopo che il procuratore speciale John Durham ha concluso che l’indagine dell’Fbi non sarebbe mai dovuta iniziare. “Il Congresso deve fare qualcosa, non dovrà mai più accadere”, ha aggiunto Trump, che si è detto “molto fiero di aver licenziato” l’ex direttore dell’Fbi James Comey. “E’ stato istinto”, ha aggiunto Trump.

La reazione del Cremlino: “Assurdità accuse”

“Non è la prima volta che gli americani avviano un’indagine molto complessa e su larga scala, e poi giungono alla conclusione che non ci sono ingerenze da parte della Russia. Ancora una volta, proprio coloro che sono stati coinvolti nelle indagini confermano l’assurdità di quelle accuse contro il nostro Paese“. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commenta il rapporto del procuratore speciale degli Stati Uniti John Durham, secondo il quale l’Fbi non avrebbe mai dovuto lanciare l’indagine ‘Russiagate’. “Negli ultimi anni c’è stata la tendenza a dare la colpa di tutto alla Russia”, ha aggiunto Peskov sottolineando che Mosca “non ha interferito nei vari livelli del governo negli Stati Uniti”.

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