In una dichiarazione a Nbc News, la Federal Aviation Administration (Faa) ha detto che si lavora al ripristino

Oltre 7.500 i voli che hanno subito ritardi, più di 1.000 quelli cancellati con centinaia di migliaia di passeggeri bloccati a terra. È il bilancio, ancora parziale, dello stop al traffico aereo Usa causato dal collasso del ‘Notam’ (Notice to Air Missions), il sistema informatico usato dalla Federal Aviation Administrazion (Faa), per allertare i piloti sui potenziali inconvenienti o rischi che potrebbero incontrare sulla loro rotta. 

La Federal Aviation Administration (FAA), agenzia governativa Usa del dipartimento dei Trasporti che regolamenta l’aviazione civile nel Paese, ha revocato lo stop dei voli negli Stati Uniti che era stato ordinato a seguito di un guasto informatico verificatosi nelle prime ore di mercoledì, guasto che ha mandato in tilt gli aeroporti di tutto il Paese. L’agenzia ha fatto sapere che continua a indagare sulle cause del problema. La FAA ha aggiunto che le normali operazioni di traffico aereo sono riprese gradualmente in tutti gli Stati Uniti dopo lo stop.

Tutti i voli negli Stati Uniti erano stati bloccati a causa di un guasto al sistema informatico della Federal Aviation Administration, agenzia del dipartimento dei Trasporti statunitense. Lo riporta Sky news Usa. Molte persone su Twitter hanno raccontato di essere rimaste a terra a causa del tilt.

In una nota a Nbc News, la Federal Aviation Administration (Faa) ha dichiarato: “La Faa sta lavorando per ripristinare il suo sistema di avviso per le missioni aeree. Stiamo eseguendo i controlli di convalida finali e ripopolando il sistema ora. Le operazioni in tutto il sistema dello spazio aereo nazionale sono interessate. Forniremo aggiornamenti frequenti man mano che faremo progressi”.

Alle 6.30 circa della costa orientale degli Stati Uniti (le 12.30 ora italiana), il sito web di monitoraggio dei voli FlightAware segnalava 760 aerei in ritardo all’interno del Paese, in entrata o in uscita, e 91 cancellazioni. 

Precisamente la Federal Aviation Administration (FAA) ha lavorato per ripristinare quello che è noto come Notice to Air Missions System (NOTAMs): si tratta di un sistema di avvisi che vanno da informazioni sui lavori di costruzione negli aeroporti a restrizioni di volo urgenti o apparecchiature in avaria e a tutti i voli, sia commerciali che militari, è richiesto di passare attraverso il sistema. Inizialmente il NOTAMs era disponibile con una linea telefonica diretta, ma con l’avvento di internet questa modalità è stata eliminata. La maggior parte dei ritardi è stata riscontrata lungo la costa est degli Usa.

Blocco voli fino alle 9 locali, oltre 1.200 ritardi 

Tutti i voli in partenza dagli Stati Uniti sono stati bloccati fino alle 9 ora di Washington (le 15 in Italia). La Federal Aviation Administration (Faa) ha lavorato per ripristinare il suo sistema di avviso per le missioni aeree, che avvisa i piloti di potenziali pericoli lungo la rotta di volo. Lo riporta Sky News Usa. Circa 1.230 i voli in entrata o in uscita dagli Stati Uniti che sono stati ritardati oggi, secondo il sito di monitoraggio FlightAware, mentre 108 voli sono stati cancellati.

Casa Bianca: “Nessuna prova di cyberattacco per voli a terra”

La Casa Bianca riferisce che non ci sono prove di un cyberattacco per il guasto informatico che ha costretto a terra tutti i voli negli Stati Uniti. Il presidente Usa, Joe Biden, ha ordinato al dipartimento dei Trasporti di indagare sulle cause del guasto. 

Casa Bianca, stop voli durato 90 minuti, no prove cyberattacco

Lo stop dei voli aerei, causato da un blocco del sistema di sicurezza ‘Notam’ della Federal Aviation Administration è durato circa “90 minuti”. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ribadendo che “non abbiamo prove che il guasto sia stato causato da un cyberattacco”. La Faa, ha aggiunto, sta “lavorando con forza” per scoprire le cause del guasto e garantire che “non accada di nuovo”.

Biden chiede indagine su cause voli a terra 

Il presidente Usa, Joe Biden, ha dato istruzioni al dipartimento dei Trasporti di indagare sulle cause del guasto informatico che ha costretto a terra tutti i voli negli Stati Uniti. Prima di lasciare la Casa Bianca, Biden ha riferito di essere stato informato dal segretario ai Trasporti Pete Buttigieg, che gli ha detto di non aver ancora identificato quale sia stato il problema. “Ho appena parlato con Buttigieg. Non sanno quale sia la causa. Ma sono stato al telefono con lui circa 10 minuti”, ha detto Biden, “gli ho detto di riferire direttamente a me quando lo scopriranno. Gli aerei possono atterrare in sicurezza, ma non decollare in questo momento. Non sappiamo quale sia la causa”. Buttigieg su Twitter ha riferito di essere in contatto con la Federal Aviation Administration (FAA) e che sta monitorando la situazione. 

Buttigieg: “No indicazioni dolo per stop voli ma non escludiamo nulla”

“Non ci sono indicazioni” che il guasto al sistema della Federal Aviation Administration sia stato causato da un attacco informatico, “ma non escludiamo nulla”. Così il segretario ai Trasporti, Pete Buttigieg, intervenuto ai microfoni della Cnn, dopo lo stop forzato al traffico aereo, che ha portato alla cancellazione o al ritardo di migliaia di voli. Gli esperti puntano il dito contro il sistema informatico ‘Notam’, il cui blocco ha causato il caos nei cieli Usa. Pur essendo considerato antiquato, il sistema viene “continuamente aggiornato”, ha detto Buttigieg, aggiungendo che “questa è una delle domande alle quali dovremo dare risposta”, perché “quanto accaduto oggi non avveniva da tantissimo tempo”. 

Fonti Amministrazione: “Nessuna prova di dolo per blocco voli” 

“Non ci sono prove di dolo” nel guasto che ha colpito il sistema informativo della FAA, causando il blocco dei voli aerei negli Usa. Lo riferisce un alto funzionario dell’Amministrazione, citato dalla Cnn. In precedenza, anche la portavoce della Casa Bianca, Karine Jena-Pierre, in una dichiarazione aveva affermato che “in questo momento non ci sono prove di un cyberattacco”, ma che il presidente Joe Biden aveva ordinato al dipartimento dei Trasporti di condurre “un’indagine completa sulle cause” del guasto. 

Critiche da Repubblicani e Dem alla Faa 

Dopo il caos causato dal blocco del sistema informatico della Federal Aviation Administration, giungono le prime reazioni politiche. Il senatore Ted Cruz, capogruppo repubblicano nella Commissione Commercio, Scienza e Trasporti ha chiesto che venga varata una riforma dellagenzia federale. “L’incapacità della Faa di mantenere operativo e far funzionare un importante sistema di sicurezza è completamente inaccettabile ed è l’ultimo esempio di disfunzioni all’interno del dipartimento dei Trasporti”, ha detto Cruz, chiedendo una “riforma” dell’agenzia da parte del Congresso. Critiche anche dalla presidente della Commissione, la senatrice democratica Maria Cantwell, che in una dichiarazione ha affermato che “il pubblico ha bisogno di un sistema di trasporto aereo resiliente”. La Federal Aviation Administration opera dallo scorso marzo senza una guida permanente, dopo Phillip Washington, attuale amministratore delegato dell’aeroporto internazionale di Detroit, l’uomo scelto da presidente Joe Biden per guidare l’agenzia federale, non è ancora stato convocato dal Senato per le audizioni di conferma. 

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