È accusato di aver mentito non dichiarando la sua tossicodipendenza quando acquistò la pistola

Hunter Biden, figlio del presidente americano Joe, è stato giudicato colpevole da una giuria del Delaware per tre capi d’accusa federali relativi al possesso illegale di una pistola. La decisione dei giurati dopo oltre tre ore di camera di consiglio. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver mentito nel 2018 non dichiarando la sua tossicodipendenza quando acquistò l’arma. All’epoca il figlio del presidente faceva uso di crack. Hunter Biden, che si è dichiarato non colpevole, rischia fino a 25 anni di carcere e 750mila dollari di multa. Tuttavia è probabile che la pena, che sarà decisa in una data successiva dalla giudice Maryellen Noreika, sarà di entità assai inferiore, essendo Hunter Biden incensurato.

Joe Biden: “Accetto verdetto, rispetto iter giustizia”

 Il presidente americano Joe Biden ha detto che accetterà il verdetto della giuria. “Continuerò a rispettare il processo giudiziario mentre mio figlio Hunter considera l’appello”, ha detto in una nota. “Jill e io saremo sempre presenti per Hunter e il resto della nostra famiglia con il nostro amore e sostegno. Niente potrà mai cambiare questo“, ha aggiunto.

Hunter Biden: “Deluso da verdetto, grazie a miei familiari per sostegno”

In una dichiarazione scritta, Hunter Biden si è detto deluso dal verdetto di colpevolezza pronunciato nei suoi confronti e grato per il sostegno della famiglia e degli amici. Il suo avvocato ha espresso la volontà di “continuare a perseguire vigorosamente tutte le strade legali disponibili”, preannunciando così il ricorso in appello

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