Migliaia di persone vestite di nero si sono radunate lungo il viale principale di Birjand, la città natale del defunto presidente

L’Iran si prepara seppellire il suo defunto presidente nel luogo più sacro per i musulmani sciiti della Repubblica Islamica, un ultimo segno di rispetto per un protetto della Guida suprema iraniana morto in un incidente in elicottero all’inizio della settimana. La sepoltura del presidente Ebrahim Raisi presso il Santuario Imam Reza di Mashhad conclude giorni di processioni in gran parte dell’Iran, nel tentativo di rafforzare la teocrazia del Paese dopo l’incidente che ha ucciso lui, il ministro degli Esteri del Paese e altre sei persone.

Tuttavia, le funzioni non hanno attirato la stessa folla di coloro che si sono riuniti per quelle del generale delle Guardie rivoluzionarie Qassem Soleimani nel 2020, ucciso da un drone statunitense a Baghdad. Migliaia di persone vestite di nero si sono radunate lungo il viale principale di Birjand, la città natale di Raisi nella provincia iraniana del Khorasan meridionale, lungo il confine con l’Afghanistan. Un semirimorchio ha trasportato la bara lungo la strada, mentre i fedeli si sono avvicinati per toccarla e per gettare sciarpe e altri oggetti da appoggiare sulla bara in segno di benedizione. Un cartello sul camion recitava: “Questo è il santuario”. Successivamente, Raisi sarà sepolto nel Santuario dell’Imam Reza, dove è sepolto l’ottavo imam dell’Islam sciita.

Teheran: “Morte Raisi non cambierà nostre relazioni con Russia” 

L’Iran non cambierà l’approccio alla cooperazione con la Russia dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian. Lo ha detto a Ria Novosti Nasser Kanaani portavoce del ministero degli Esteri iraniano. “Tutte le priorità della cooperazione strategica rimarranno – ha affermato – le relazioni tra Russia e Iran sono stabili e si basano sugli interessi dei due Stati. La priorità per lo sviluppo della cooperazione commerciale ed economica rimane in vigore”, ha affermato.

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