Aveva già cercato di evadere dal carcere di Évreux solo due giorni fa

Mohamed Amra, soprannominato ‘La Mosca’, è il detenuto in fuga dopo l’assalto nel dipartimento dell’Eure, in Normandia, da parte di quattro uomini armati, che viaggiavano su due veicoli diversi, a un furgone della polizia penitenziaria che stava trasportando l’uomo dal carcere di Évreux verso il tribunale di Rouen. Amra ha 30 anni ed è considerato ‘detenuto particolarmente noto’ (DPS), denominazione con cui vengono classificati quei detenuti che appartengono alla criminalità organizzata locale o interregionale, nazionale o internazionale, oppure sono legati a movimenti terroristici, o ancora quelli la cui evasione potrebbe avere un impatto significativo sull’ordine pubblico, o infine coloro che sono esposti a gravi violenze avendo commesso uno o più omicidi, stupri, atti di tortura e barbarie in un carcere.

A capo di una banda di narcotrafficanti

Il 10 maggio 2024 Amra è stato condannato per furto con scasso dal tribunale di Évreux, ma era già stato incriminato dalla Giurisdizione Interregionale Specializzata (JIRS) di Marsiglia per sequestro di persona. Amra sarebbe anche indagato per ‘tentato omicidio in banda organizzata’ a Saint-Étienne-du-Rouvray. Inizialmente detenuto nel carcere di Baumettes, l’uomo è poi stato trasferito in quello di Santé e infine nel carcere di Évreux. Fonti ai media francesi lo descrivono come il capo di una banda di narcotrafficanti. Solo due giorni fa ‘La Mosca’ aveva tentato di segare le sbarre della propria cella per evadere, ma era stato scoperto ed era stato rinchiuso in una delle celle destinate ai detenuti nei confronti dei quali è stato emesso un provvedimento disciplinare. Dopo quell’episodio, per lui era stato annunciato il livello di controllo ‘Scorta 3’ che prevedeva per i suoi spostamenti la presenza di minimo 3 agenti penitenziari, di cui uno poteva svolgere il ruolo di autista, e di 2 agenti armati a rinforzo.

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