Il 90% del denaro andrà allo European Peace Facility per il sostegno militare, il 10% andrà al bilancio dello strumento per l'Ucraina

Gli ambasciatori Ue riuniti nel Coreper hanno trovato un accordo di principio sul uso degli extraprofitti derivati dagli asset della Banca centrale russa. Lo riferisce una fonte diplomatica Ue. Si tratta di beni congelati presso le centrali di deposito Euroclear, con sede in Belgio, e Clearstream, con sede in Lussemburgo. Si tratta di circa 3 miliardi l’anno che verranno utilizzati per la fornitura di attrezzature militari all’Ucraina.

Il 90% del denaro andrà allo European Peace Facility per il sostegno militare, il 10% andrà al bilancio dello strumento per l’Ucraina. La commissione di incentivazione, ovvero la quota che viene concessa alle società per compensarle della gestione di quei proventi, è stata ridotta allo 0,3%.

Le entrate fiscali generate in Belgio da questi profitti imprevisti continueranno ovviamente ad essere destinate al 100% all’Ucraina, come deciso nel 2022 e come si è concretizzato dal 2023, aggiunge una fonte della presidenza belga, che sottolinea: “Nessuna inversione di rotta, stiamo andando a pieno ritmo nella stessa direzione, riaffermando ciò in cui il Belgio è stato pioniere: stanziare questi fondi per scopi militari all’Ucraina. E speriamo che altri, forse meno visibili del Belgio ma che detengono anche risorse russe, seguano l’esempio”. 

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