Israele ordina l'evacuazione di Rafah, poi bombarda la città per due volte

IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 213. Potrebbe essere arrivata la svolta sul cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha comunicato che il gruppo palestinese ha accettato la proposta dei mediatori sulla tregua. 

19:59 Usa: “Stiamo esaminando e discutendo proposta Hamas”

Gli Stati Uniti stanno esaminando la risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco e ostaggi “e ne stanno discutendo con i nostri partner nella regione“. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, come riporta la Cnn. Miller ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno ricevuto la risposta “nell’ultima ora e 90 minuti”.

19:36 Media: Israele sta studiando risposta di Hamas su tregua

La squadra negoziale israeliana, guidata dal capo del Mossad, David Barnea, ha ricevuto la risposta di Hamas sul cessate il fuoco e la sta studiando approfonditamente in questo momento. Lo riporta Ynet che cita una fonte israeliana che ha detto: “Stiamo verificando la proposta e le sue conseguenze“.

19:19 Israele: “Proposta accettata da Hamas è unilaterale”

La proposta di cessate il fuoco dei mediatori di Egitto e Qatar accettata da Hamas è “un’offerta avanzata unilateralmente senza coinvolgimento israeliano e non è accettabile“. Lo ha detto un alto funzionario israeliano come riporta Ynet.

19:15 Hamas: “Concordato cessate il fuoco di sei settimane”

Un funzionario di Hamas ha spiegato che la proposta di cessate il fuoco effettuata dai mediatori di Egitto e Qatar e accettata dall’organizzazione palestinese prevede “un cessate il fuoco di sei settimane”. Lo riporta Ynet.

19:12 Hamas: “La palla ora è nelle mani di Israele”

Un funzionario di Hamas ha dichiarato che ora, dopo che l’organizzazione palestinese ha dichiarato di aver accettato la proposta di cessate il fuoco effettuata dai mediatori di Egitto e Qatar, la palla “è nelle mani di Israele”. Lo riporta Al Jazeera.

18:49 Hamas accetta proposta mediatori su cessate il fuoco

Hamas ha dichiarato di aver accettato la proposta di cessate il fuoco effettuata dai mediatori di Egitto e Qatar per porre fine a sette mesi di guerra con Israele. Il suo capo politico, Ismail Haniyeh, ha dato la notizia in una telefonata con il primo ministro del Qatar e il ministro dell’Intelligence dell’Egitto. Israele non ha rilasciato ancora alcun commento immediato. L’annuncio è arrivato poche ore dopo che Israele ha ordinato ai palestinesi di iniziare a evacuare la città di Rafah, nel sud di Gaza, in vista di un’operazione militare israeliana. Israele afferma che Rafah è l’ultima roccaforte di Hamas. La notizia dell’annuncio di Hamas ha fatto esultare la gente di Rafah. I dettagli della proposta non sono stati resi noti immediatamente. Ma nei giorni scorsi, funzionari egiziani e di Hamas hanno detto che il cessate il fuoco si sarebbe svolto in una serie di fasi in cui Hamas avrebbe rilasciato gli ostaggi che detiene in cambio del ritiro delle truppe israeliane da Gaza. Non è chiaro se l’accordo soddisferà la richiesta chiave di Hamas di porre fine alla guerra e al ritiro completo di Israele dalla Striscia di Gaza.

18:11 Casa Bianca: “Posizione Biden su Rafah è chiara”

Nel corso della telefonata avuta oggi con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il presidente americano Joe Biden “ha ribadito la sua posizione chiara su Rafah”. Lo riporta in una nota sul colloquio la Casa Bianca

18:08 Casa Bianca: “Netanyahu ha promesso riapertura valico Kerem Shalom”

Nel corso del colloquio avuto oggi con il presidente americano Joe Biden il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “ha accettato di garantire che il valico di Kerem Shalom sia aperto per l’assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno”. È quanto si legge in una nota della Casa Bianca. Il presidente americano – si legge ancora – “ha aggiornato il primo ministro sugli sforzi per garantire un accordo sugli ostaggi, anche attraverso i colloqui in corso oggi a Doha, in Qatar”.

18:00 Onu: “Ordine evacuazione di Rafah è disumano”

“I cittadini di Gaza continuano ad essere colpiti da bombe, malattie e persino dalla carestia. E oggi, è stato detto loro che devono trasferirsi ancora una volta mentre le operazioni militari israeliane a Rafah si intensificano. Questo è disumano. È contrario ai principi fondamentali delle leggi internazionali umanitarie e dei diritti umani, che hanno come preoccupazione principale l’effettiva protezione dei civili“. Lo ha detto in una nota l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. “Trasferire forzatamente centinaia di migliaia di persone da Rafah in aree già rase al suolo, dove c’è poco riparo e praticamente nessun accesso all’assistenza umanitaria necessaria per la loro sopravvivenza, è inconcepibile. Li esporrà solo a ulteriori pericoli e miserie”, ha aggiunto ancora. Secondo Turk “altri attacchi contro quello che è ora il principale centro umanitario della Striscia di Gaza non sono la risposta”. E ha concluso: “Coloro che scelgono di violare il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale dei diritti umani devono essere chiamati a risponderne“.

17:49 Biden ribadisce a Netanyahu preoccupazione per Rafah

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel corso della sua telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha ribadito le preoccupazioni degli Stati Uniti per un’invasione di Rafah. Biden ha affermato che un cessate il fuoco con Hamas è il modo migliore per proteggere le vite degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Lo ha dichiarato un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale in condizioni di anonimato.

16:55 Media: Hamas sospende negoziati per tregua

Hamas ha deciso di sospendere i colloqui con Israele per una tregua. Lo riferisce l’agenzia di stampa Al-Araby Al-Jadeed. Una fonte ha riferito che Hamas ha deciso di rinviare il ritorno della delegazione negoziale al Cairo.

16:40 Media: terminato colloquio Biden-Netanyahu su Rafah

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden hanno concluso il loro colloquio telefonico odierno sull’operazione militare a Rafah, approvata ieri sera all’unanimità dal gabinetto di guerra israeliano. Lo riporta il Times of Israel sottolineando che la conversazione è durata circa mezz’ora.

15:09 Media: in giornata colloquio Biden-Netanyahu

Il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, terranno un colloquio telefonico nel corso della giornata. Lo riporta Axios citando finti israeliane.

14:54 Media: raid Israele su due aree Rafah dopo ordine evacuazione

Le forze israeliane di difesa (Idf) avrebbero bombardato due aree di Rafah dopo averne ordinato l’evacuazione questa mattina. Lo riporta il portale egiziano al Qahera. Secondo l’agenzia palestinese Wafa l’Idf ha intensificato i bombardamenti contro la città meridionale della Striscia di Gaza, prendendo di mira il quartiere di Al-Shoka, che si trova nella parte orientale della città.

14:07 Borrell: “Inaccettabile evacuazione Rafah, Ue deve agire”

“Gli ordini di evacuazione di Israele ai civili di Rafah fanno presagire il peggio: più guerra e carestia. È inaccettabile“. Lo scrive sul suo profilo X l’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell. “Israele deve rinunciare ad un’offensiva di terra e attuare la Risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’Ue, insieme alla Comunità Internazionale, può e deve agire per evitare questo scenario.” sottolinea Borrell nel suo post.

13:10 Media Israele, se Hamas accetta accordo operazione Rafah si ferma

In merito ai preparativi in corso da parte di Israele per un’operazione militare a Rafah “tutto è reversibile”. Lo ha affermato un alto funzionario israeliano, secondo quanto riporta Ynet. “Se Hamas accetterà un accordo, potrà essere fermato“, ha aggiunto. 

12:30 Idf, due feriti in attacco con droni su nord Israele

Un drone carico di esplosivo lanciato da Hezbollah dal Libano ha colpito un’area vicino alla comunità settentrionale di Metula, in Israele, ferendo due persone. Lo riferisce l’esercito dello Stato ebraico, come riporta Times of Israel. Hezbollah afferma di aver preso di mira una postazione militare israeliana. 

12:25 Ufficio Netanyahu: “Bugia che premier abbia affossato intesa”

L’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu ha respinto con forza un’affermazione, attribuita a un funzionario israeliano, che suggeriva che il premier fosse responsabile dell’affossamento dell’ultimo round di colloqui con Hamas al Cairo su un potenziale accordo per una tregua e per la liberazione degli ostaggi. L’ufficio di Netanyahu, come riportato dal Times of Israel, ha definito la notizia “una menzogna completa” e “un deliberato inganno dell’opinione pubblica”. “Hamas è quello che sabota qualsiasi accordo, non spostandosi di un millimetro dalle sue richieste estreme che nessun governo israeliano potrebbe accettare, in primo luogo, che Israele si ritiri da Gaza e ponga fine alla guerra” ha continuato l’ufficio di Netanyahu.

12:20 Tajani: “Hamas non vuole arrivare ad accordo”

La pressione diplomatica c’è stata e Hamas ha detto no a qualsiasi tipo di accordo. Ieri Hamas ha attaccato di nuovo Israele lanciando missili proprio da Rafah, quindi evidentemente non c’è volontà di arrivare ad un accordo neanche da parte di Hamas”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un appuntamento di Forza italia. “Il messaggio di lasciare alcune parti di Rafah” da parte di Israele “fa presagire un possibile attacco – ha aggiunto -. Abbiamo sempre insistito sulla popolazione civile, bisogna usare la massima prudenza e ora ci auguriamo che tutti usino la prudenza e si possa arrivare finalmente a un cessato il fuoco e poi alla nascita di due Stati che si riconoscono. Questo è l’obiettivo. Nonostante un peggioramento della situazione in questo momento, mi auguro sempre che ci possa essere un ripensamento. Noi dobbiamo perseguire l’obiettivo finale che è quello di due popoli e due Stati”. 

12:15 Israele vara operazione Rafah, al via a giorni 

L’operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sarebbe stata approvata ieri all’unanimità durante una riunione del gabinetto israeliano di guerra. Lo riporta Ynet, aggiungendo che l’operazione dovrebbe iniziare nei prossimi giorni. Si tratterebbe di un attacco limitato, che consentirebbe a Israele di tornare al tavolo dei negoziati per raggiungere un accordo con Hamas. 

11:00 Hamas: “Evacuazione est Rafah farà fallire i negoziati” 

“La decisione israeliana di iniziare l’evacuazione della popolazione” di Rafah est “fermerà i negoziati” su un accordo di tregua in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo ha detto a Walla un alto funzionario di Hamas. I colloqui, ha aggiunto, “stavano procedendo bene ed eravamo vicini a un accordo. Netanyahu si illude che la minaccia di un’invasione di Rafah metterà pressione su Hamas, ma porterà solo al fallimento dei negoziati”.

10:35 Media Israele: “No tregua perché Hamas vuole dichiarare vittoria” 

Le difficoltà nel raggiungere un accordo per una tregua nella Striscia di Gaza sarebbero dovute al fatto che Hamas “vuole dichiarare la vittoria, questo è il suo obiettivo nei colloqui“. Lo ha detto un funzionario israeliano al The Times of Israel in merito all’insistenza di Hamas, nelle trattative, sulle richieste di porre fine guerra e sul ritiro di Israele dall’enclave. “Non è possibile che Israele possa essere d’accordo”, ha aggiunto il funzionario.

10:10 Tajani: “Hamas dimostra di non volere una tregua”

“C’è una situazione molto complicata in Medioriente con Hamas che mi pare non voglia arrivare a una tregua“. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a ‘Mattino 5’ su Canale 5. “Israele ha già detto che è pronto ad attaccare Rafah”, ha aggiunto, ribadendo che occorre lavorare per una “de-escalation”, dando “al popolo palestinese uno Stato” e assicurando a Israele “il diritto a esistere”. 

09:30 Famiglie palestinesi in fuga da Rafah est

Le famiglie palestinesi hanno iniziato a fuggire dalle zone orientali di Rafah che le forze israeliane di difesa (Idf), hanno chiesto di evacuare. Lo riporta Sky news Uk, postando foto. Alcuni residenti di Rafah hanno già raccolto le loro cose per allontanarsi dalla zona carri trainati da cavalli, in automobile e a piedi. 

09:15 Oggi il direttore della Cia vedrà Netanyahu

Nel pomeriggio di oggi il direttore della Cia Willam Burns dovrebbe incontrare a Gerusalemme il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riporta The Times of Israel, citando un funzionario di Tel Aviv. Burns è partito ieri dal Cairo per Doha per intrattenere colloqui con il primo ministro del Qatar e oggi è in Israele. Burns sta lavorando per mantenere viva la speranza di un accordo tra Israele e Hamas per una tregua nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi. 

08:55 Gallant ad Austin: “Su Rafah non abbiamo scelta”

A Israele non è rimasta altra scelta se non quella di lanciare un’offensiva di terra anche a Rafah. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, parlando con il capo del Pentagono, Lloyd Austin. Lo riporta l’ufficio di Gallant, citato da The Times of Israel. Gallant ha riferito ad Austin sui “numerosi sforzi che lo Stato di Israele sta facendo per raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo, e ha affermato che in questa fase Hamas rifiuta qualsiasi proposta che lo consenta”. Gallant ha quindi aggiunto che Israele non ha scelta e ciò “significa l’inizio di un’operazione a Rafah”. 

08:50 Idf: “Evacuazione Rafah est riguarda 100mila persone”

L’invito a evacuare la parte orientale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, riguarda circa 100mila persone che anno ancora “giorni per spostarsi”. Lo ha detto il portavoce internazionale delle forze israeliane di difesa (Idf), Nadav Shoshani, durante una conferenza stampa. Lo riporta la Cnn. Secondo Shoshani si tratta di una evacuazione di portata ridotta, limitata a Rafah est, oltre che temporanea. 

08:40 Idf: “Evacuazione Rafah temporanea e di portata limitata”

L’evacuazione dei residenti e degli sfollati dalla parte orientale di Rafah, oltre a essere temporanea, “non un’evacuazione su larga scala di Rafah, si tratta di un’operazione di portata limitata nell’area orientale di Rafah”. Lo ha detto in conferenza stampa il colonnello Nadav Shoshani, portavoce delle forze israeliane di difesa (Idf), aggiungendo che si sta esortando la popolazione dell’area interessate “a spostarsi a nord”. Quanto alle tempistiche il portavoce ha sottolineato che le persone “hanno ancora giorni per spostarsi”.

08:15 Nove morti in un raid israeliano su Rafah

È di almeno nove morti il bilancio di un raid israeliano su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, nel quale è stata colpita una casa. Lo hanno riferito funzionari sanitari palestinesi, citati da Al Arabiya. Il raid è avvenuto a seguito della rivendicazione, da parte dell’ala militare di Hamas, di un attacco al valico di Kerem Shalom nel quale, secondo Tel Aviv, sarebbero morti tre soldati israeliani. 

08:00 Netanyahu: “Attacco 7 ottobre di Hamas è come Olocausto”

“L’attacco terroristico” del 7 ottobre “non è stato un Olocausto, ma non perché l’intenzione fosse diversa; è la stessa. Hamas è guidato dagli stessi obiettivi dei nazisti”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante la cerimonia di commemorazione dell’Olocausto (Yom Hashoah) a Yad Vashem, secondo quanto riporta Haaretz. Riferendosi agli ostaggi, ha detto che “dobbiamo salvare tutti da questo oscuro abisso della prigionia di Hamas, sia vivi che morti”. Netanyahu ha affermato: “Siamo impegnati a porre fine a questa minaccia continua. Combatteremo contro i mostri di Hamas finché l’organizzazione non sarà sradicata. Dico mostri non solo per i loro atti atroci, ma perché se ne compiacciono. I nostri soldati hanno trovato una copia del Mein Kampf e un tablet con uno screensaver di Hitler in una casa di Gaza”. “A differenza dell’Olocausto, oggi il popolo ebraico ha una propria forza di difesa. Dopo il massacro del 7 ottobre, siamo entrati in una guerra che, con l’aiuto di Dio, si concluderà con una vittoria assoluta”, ha aggiunto il primo ministro.

07:45 Delegazione Hamas tornerà al Cairo martedì

La delegazione di Hamas ha lasciato Il Cairo domenica sera per consultazioni e tornerà dopodomani, martedì, per i negoziati. Lo riferisce l’emittente egiziana Al-Qahera, citando una fonte informata. 

07:30 Usa bloccano una spedizione di munizioni a Israele

La scorsa settimana l’amministrazione Biden ha bloccato una spedizione di munizioni di fabbricazione statunitense a Israele. Lo riferisce Axios, citando due funzionari israeliani. Axios sottolinea che è la prima volta dall’attacco del 7 ottobre che gli Stati Uniti bloccano una spedizione di armi destinata all’esercito israeliano. L’incidente, riferisce inoltre Axios, ha sollevato serie preoccupazioni all’interno del governo israeliano e ha spinto i funzionari a cercare di capire perché il carico sia stato trattenuto.

07:00 Esercito israeliano invita palestinesi evacuare Rafah est 

L’esercito israeliano ha iniziato a chiedere ai palestinesi di evacuare i quartieri orientali di Rafah, quelli vicini al confine israeliano, in vista di un’offensiva pianificata nell’area meridionale della Striscia di Gaza. LO riporta Times of Israel. I civili sono stati chiamati a spostarsi in una zona umanitaria ampliata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis. 

Le forze militari israeliane (Idf) stanno iniziando a lanciare volantini nella parte orientale di Rafah, inviare messaggi di testo e telefonare ai palestinesi con istruzioni sulle zone che devono essere evacuate e quali percorsi prendere per raggiungere una zona umanitaria designata. L’ordine di evacuazione si applica per ora solo ad alcuni quartieri orientali di Rafah e non all’intera città nel sud di Gaza. L’IDF pubblica anche una mappa che mostra le zone. I militari in un comunicato affermano che “in accordo con l’approvazione del livello politico, l’Idf invita la popolazione, che è sotto il controllo di Hamas, ad evacuare temporaneamente dai quartieri orientali di Rafah verso la zona umanitaria ampliata”.”Questa questione progredirà gradualmente, secondo una valutazione continua della situazione”, afferma.La zona umanitaria ampliata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis comprende ospedali da campo e tendopoli per i palestinesi sfollati, con l’Idf che afferma che “c’è stata un’ondata di aiuti umanitari diretti a Gaza” di recente. L’esercito afferma che cercherà di mantenere la fornitura di aiuti umanitari allo stesso livello nonostante la chiusura del valico. Altri valichi rimarranno aperti, mentre continuano i lavori per la costruzione del molo galleggiante americano nel centro di Gaza. “L’IDF continuerà a perseguire Hamas ovunque a Gaza finché tutti gli ostaggi che tengono prigionieri non saranno tornati a casa”, aggiunge. 

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