Kiev rivendica attacco ad aeroporto militare russo in Crimea. Michel: "Per gli aiuti militari è questione di giorni"
IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Ucraina è giunta al giorno 785. Zelensky torna a chiedere ai leader Ue le difese aeree necessarie. La risposta del presidente del Consiglio europeo Michel: “L’Ucraina non ha bisogno di parole, ma di più munizioni e difesa aerea. Ci sarà una risposta in questione di giorni e settimane, non mesi”. Il bilancio dei soldati russi morti in Ucraina, intanto, ha superato quota 50mila: nel secondo anno di guerra il 25% in più del primo, secondo la Bbc che parla di “strategia del tritacarne” da parte di Mosca. Kiev colpisce una base aerea russa in Crimea. La rappresaglia del Cremlino su un palazzo di Chernihiv, strage di civili.
Mosca: “Nuovo attacco Kiev a centrale Zaporizhzhia, nessun danno”
Il servizio stampa della centrale nucleare di Zaporizhzhia, gestita dai russi, ha accusato le forze ucraine di aver nuovamente tentato di attaccare “il centro di addestramento” dell’impianto con un drone. Lo riporta Ria Novosti. Il velivolo, si legge, “è stato neutralizzato sul tetto dell’edificio della centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Nell’attacco, spiega la nota, nessuno è rimasto ferito e non si sono verificati danni.
Kuleba a Blinken: “Fornire Patriot il più presto possibile”
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato a Capri il segretario di Stato americano Antony Blinken durante i lavori del G7 dei ministri degli esteri. “Ho ringraziato gli Stati Uniti per essere stati al fianco dell’Ucraina – scrive Kuleba su X – abbiamo esaminato in dettaglio i nostri sforzi globali congiunti per fornire all’Ucraina più sistemi di difesa aerea e missili ‘Patriot’ il più presto possibile. Apprezzo gli sforzi del Segretario Blinken per facilitare le decisioni necessarie”. Sia Kuleba che Blinken hanno sottolineato “l’urgente necessità che il Congresso americano approvi il pacchetto di aiuti supplementari per l’Ucraina. Questo invierà un messaggio di forza e fiducia, consentendo all’Ucraina di salvare vite umane e migliorare la situazione sul campo di battaglia”.
Kiev rivendica attacco ad aeroporto militare russo in Crimea
Il servizio ucraino di intelligence del ministero della Difesa (Gur) ha rivendicato l’attacco di ieri contro l’aeroporto militare russo di Dzhankoy, in Crimea. Lo scrive il Gur su Telegram, tracciando il bilancio di quella che definisce una “operazione riuscita”. “Il Gur del ministero della Difesa dell’Ucraina informa: il 17 aprile 2024, a seguito di un’operazione riuscita delle Forze Armate dell’Ucraina presso l’aeroporto militare della città di Dzhankoy nella Crimea temporaneamente occupata, sono stati distrutti o gravemente danneggiati: 4 lanciamissili per la difesa aerea S-400, tre stazioni di radar, un centro di controllo delle attrezzature di difesa aerea, apparecchiature di sorveglianza dello spazio aereo ‘Fundament-M'”. In questo momento, prosegue il Gur, “si sta chiarendo il numero delle “strutture aeree nemiche danneggiate o distrutte e il numero delle vittime tra il personale dell’esercito di occupazione russo”.
Cremlino: “Aiuti Usa a Kiev non cambieranno la situazione”
Il “sostegno” fornito dagli Stati Uniti all’Ucraina costringe Kiev a combattere “sino all’ultimo ucraino”, assicurando profitti agli americani e al loro complesso militare-industriale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che, in ogni caso, gli aiuti americani “non sono in grado di influenzare l’esito della situazione al fronte”. Situazione che, secondo Peskov, è “tutt’altro che favorevole all’Ucraina”.
Borrell: “Unico piano di pace è quello di Zelensky”
“Al momento l’unico piano” di pace “è il piano di Zelensky. Non ce ne sono altri. All’inizio fiorivano tanti piani, il piano cinese, brasiliano, latinoamericano, africano. Sono tutti scomparsi. L’unico che è discusso dalla comunità internazionale è il piano presentato da Zelensky”. Lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, a Capri per la riunione dei ministri degli esteri del G7, rispondendo a una domanda sulla conferenza di pace in Svizzera di giugno. “La comunità internazionale deve indicare una direzione per la fine di questa guerra. Poi – ha aggiunto Borrell – se ne dovrà discutere con la Russia, che è l’aggressore, e questo non va dimenticato”.
Borrell: “Rammarico per ritardi interni in sostegno Usa”
“Sicuramente devo rammaricarmi che la politica interna negli Stati Uniti abbia ritardato il sostegno all’Ucraina“. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell, parlando con i giornalisti a Capri a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G7, in merito agli aiuti all’Ucraina bloccati al Congresso americano. “Sono stato a Washington e ho detto che quello che sta succedendo in Europa è qualcosa che importa anche a loro, così come per tutti”, ha aggiunto Borrell, “ma non voglio dire cosa non stanno facendo gli Stati Uniti.Non sono responsabile della politica americana. Sono responsabile della politica dell’Unione europea”.
Berlino lancia nuovo appello per aumentare difesa aerea Kiev
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha lanciato ancora una volta un appello ai partner di tutto il mondo affinché forniscano all’Ucraina più sistemi antiaereo. La fornitura è urgentemente necessaria “per proteggere l’Ucraina e per proteggere la nostra stessa sicurezza”, ha affermato Baerbock prima dell’inizio dei due giorni di colloqui tra i ministri degli Esteri del G7 a Capri. All’incontro parteciperà anche il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba. Baerbock ha sottolineato che in una riunione della Nato due settimane fa, Kuleba “ha lanciato un forte appello a tutti noi: abbiamo bisogno della difesa aerea adesso”. È quindi positivo che il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, abbia convocato per venerdì una riunione straordinaria del Consiglio Nat-Ucraina “per poter rafforzare insieme questa protezione come europei”, ha aggiunto la ministra tedesca.
Borrell: “Prendiamo Patriot dai depositi e diamoli a Kiev”
“Non possiamo fare affidamento solo sugli Stati Uniti. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Abbiamo i Patriot, abbiamo sistemi antimissile. Dobbiamo prenderli dai nostri depositi, dove si trovano per ogni evenienza, e mandarli in Ucraina dove infuria la guerra. E sono sicuro che lo faremo, ma dobbiamo farlo in fretta”. Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, a Capri per la riunione dei ministri degli Esteri del G7. “Bisogna prendere più velocemente decisioni per supportare di più l’Ucraina – ha aggiunto Borrell -, non possiamo permettere la vittoria di Putin. Gli ucraini stanno lottando, ma hanno bisogno di armi e bisogna fornirgliele più velocemente”.
Mosca, distrutti oltre 30 razzi e droni lanciati da Kiev
I sistemi russi di difesa hanno intercettato e distrutto 2 missili Tochka-U, 19 razzi, 20 droni e cinque palloni sulle regioni di Belgorod, Voronezh e Rostov. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. “La scorsa notte, i tentativi del regime di Kiev di effettuare attacchi terroristici contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa utilizzando missili tattici-operativi Tochka-U, il sistema missilistico a lancio multiplo RM-70 Vampire, veicoli aerei senza pilota di tipo aeronautico e piccoli palloncini sono stati fermati”, riferisce il dicastero.
Sale a 18 bilancio vittime raid russo su Chernihiv
È salito a 18 morti e 77 feriti il bilancio dei raid russi di ieri su Chernihiv. Lo scrive su Telegram il servizio statale ucraino di emergenza, citato da Ukrinform. “A oggi i morti sono 18 e i feriti 77 (compresi quattro bambini), tra cui tre persone salvate dalle macerie. È stato fornito aiuto psicologico a 58 persone”, si legge nel post. L’organismo aggiunge che sono ancora in corso le operazioni di ricerca e salvataggio.
Michel: “Aiuti militari a Kiev è questione di giorni”
La consegna di sistemi di difesa aerea “non è una questione di mesi, ma una questione di settimane o giorni. È molto importante mantenere le nostre promesse e posso rassicurarvi che tutte le parti interessate, tutti gli attori, stanno facendo tutto il possibile per accelerare gli sforzi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un punto stampa al termine del primo giorno del Consiglio europeo.
Vertice Ue: “Urgente difesa aerea e accelerare sui beni russi”
“Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di fornire urgentemente difesa aerea all’Ucraina e di accelerare e intensificare la fornitura di tutta l’assistenza militare necessaria, comprese munizioni di artiglieria e missili. Invita il Consiglio, in particolare nella sua prossima riunione, e gli Stati membri a garantire il necessario seguito”. E’ quanto si legge nel capitolo sull’Ucraina delle conclusioni del Consiglio europeo appena adottate dai leader.”Il Consiglio europeo accoglie con favore i progressi compiuti sulle proposte volte a destinare le entrate straordinarie derivanti dai beni immobilizzati della Russia a beneficio dell’Ucraina e ne chiede la rapida adozione. Il sostegno militare sarà fornito nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri”, si legge ancora nel testo.
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