Il premier al termine del Consiglio europeo straordinario

E’ terminato il Consiglio europeo straordinario, tenutosi oggi a Bruxelles. Diversi i temi all’ordine del giorno: dalle elezioni europee ai flussi migratori passando per la guerra in Medioriente. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è poi fermata con i cronisti per un punto stampa. 

Meloni: “Sia Letta che Draghi ci dicono che Europa va cambiata”

“Sia Enrico Letta, da quello che abbiamo visto oggi, sia Mario Draghi, dalle dichiarazioni che ha fatto di un altro rapporto che è quello sulla competitività, cioè due persone considerate europeiste, in realtà ci dicono che l’Europa va cambiata. E questo è un dibattito molto interessante, ed è il dibattito che va fatto”, ha detto la premier. “Mi interessa sapere – ha aggiunto – se vogliamo cambiare quello che non ha funzionato, e oggi anche quelli che fino a ieri ci dicevano che andava tutto bene fanno i conti con il fatto che le priorità devono essere altre. Allora vorrei che questa campagna elettorale si svolgesse su queste materie. Come facciamo a garantire adeguate catene di approvvigionamento? Come facciamo a continuare questo lavoro sulla migrazione, che non è semplicemente dire ‘redistribuiamo i migranti in Europa’, che non funzionerà mai, ma è costruire una cooperazione diversa con l’Africa? Come facciamo ad affrontare alcune sfide che sono importanti, come la sostenibilità ambientale, senza rischiare la desertificazione industriale? Queste sono le materie che io spero di affrontare, e penso che il dibattito debba ruotare attorno a questo”. 

Meloni: “Contenta che si parli di Draghi ma è filosofia per giornali”

“Chiaramente Mario Draghi è una persona molto autorevole, e io sono contenta che si parli di un italiano per un ruolo del genere”, quello al vertice della Commissione europeo, “dopodiché io continuo a dire una cosa banale e cioè che tutto questo dibattito qui è filosofia buona per i titoli dei giornali e buona magari per fare campagna elettorale, ma non è così che funziona”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo straordinario. “Questa tendenza a tentare di decidere chi fa cosa prima che i cittadini votino è una tendenza sulla quale non mi troverete mai, perché funziona che i cittadini votano, che decidono chi ha più peso e chi ha meno peso per fare le proprie proposte, che stabiliscono quali sono le maggioranze possibili, e all’esito di questo ragionamento si comincia a parlare dei nomi. Per cui a me non interessa questo dibattito e non parteciperò a questo dibattito”, ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

Meloni: “A prossimo vertice spero ci sia nuova Europa meno ideologica”

“Questo era l’ultimo Consiglio europeo di questa legislatura, quando ci rincontreremo saremo in uno scenario diverso, e quello che posso auspicarmi io – nonostante il lavoro che abbiamo fatto in questo anno e mezzo in cui abbiamo cercato di cambiare le priorità o il modo di vedere dell’Europa su alcune grandi materie, penso al tema proprio della migrazione, a quello della sostenibilità ambientale collegato alla sostenibilità economica e sociale – è che quando ci incontreremo la prossima volta saremo di fronte a un’Europa diversa, di fronte a un’Europa più capace di rispondere a queste grandi sfide. Alle grandi di politica estera, alla difesa dei propri confini, all’autonomia strategica, alle catene di approvvigionamento fondamentali, e a un approccio meno ideologico e più pragmatico per i problemi dei cittadini”, ha detto la premier in un pubto stampa. 

Meloni: “Meno flussi, con von der Leyen parlato di rimpatri”

“Ho parlato questa mattina con la presidente della Commissione, von der Leyen, della materia migratoria nel suo complesso mettendo insieme il tema del Libano e quello della Tunisia, dove siamo stati nella giornata di ieri. L’andamento dei flussi dei migranti irregolari verso l’Italia che diminuiscono in maniera significativa dimostra che il lavoro che abbiamo fatto porta pian piano dei risultati, chiaramente anche la Tunisia è una nazione con la quale bisogna continuare a lavorare. Non possiamo pensare di risolvere i nostri problemi trasferendoli ad altre nazioni, e quindi con la presidente von der Leyen ho parlato anche del tema dei rimpatri verso i paesi d’origine, del coinvolgimento delle organizzazioni internazionali sui rimpatri volontari assistiti dalla Tunisia ai paesi di origine”, ha aggiunto Meloni. “C’è poi la questione della Libia che pure stiamo affrontando sempre con la Commissione europea, sulla quale spero che ci possano essere degli sviluppi nei prossimi giorni”.

Meloni: “Sostegno a Libano e rifugiati siriani iniziativa italiana”

 “Nella giornata di ieri si è parlato soprattutto di politica estera, con la conferma di posizioni che sono state già espresse, ma con una novità molto importante che era stata una richiesta italiana e che riguarda il tema del Libano e del sostegno europeo a un Libano in estrema difficoltà, anche per quello che riguarda la questione dei numerosissimi rifugiati siriani che attualmente si trovano in Libano che in una situazione già molto complessa per la popolazione rischiano chiaramente di portare ulteriori difficoltà. Abbiamo chiesto che ci fosse questo riferimento nelle conclusioni del Consiglio, la Commissione europea sta già lavorando su questo tema, era un’iniziativa italiana che segue anche la visita che abbiamo fatto qualche settimana fa in Libano, nelle conclusioni l’intento europeo di aiutare in questo senso è molto chiaro”, ha affermato la presidente del Consiglio. 

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