Alon Bar: "Siamo preoccupati per le vite sia dei diplomatici sia dei cittadini israeliani"

Ci sono minacce sulle ambasciate israeliane, compresa quella in Italia, e abbiamo indizi su un coinvolgimento dell’Iran in queste minacce“. Lo ha detto l’ambasciatore d’Israele in Italia, Alon Bar, intervistato da Sky Tg24. “Condividiamo la nostra proeccupazione con la polizia locale” e “siamo preoccupati per le vite sia dei diplomatici sia dei cittadini israeliani”, ha aggiunto. “Siamo grati alla polizia italiana e ai politici italiani che fanno tutto il possibile per fornirci la sicurezza necessaria”, ha concluso. 

Nei giorni scorsi un 51enne di Sezze (Latina) dipendente del ministero dell’Istruzione è stato perquisito dalla Digos di Roma e di Latina per l’invio di carne putrefatta all’ambasciatore di Israele a Roma, Alön Bar.

Gli episodi risalgono a febbraio e marzo quando, da diversi uffici postali della zona – uno a Roma, il 9 febbraio, uno a Terracina, il 15 febbraio e l’altro a Isola del Liri il 14 marzo – sono stati inviati i plichi contenenti carne animale. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l’uomo avrebbe agito in tutte le occasioni segnalate con le stesse modalità di esecuzione, da solo, con il plico già confezionato, sempre con gli stessi abiti e indicando sui colli postali mittenti inesistenti.

Amb. Israele: “Non buona idea dire a nemici cosa faremo”

Non so e non penso che sia una buona idea dire ai propri nemici che cosa faremo“. Lo ha detto l’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, intervistato da Sky Tg24, rispondendo alla domanda se, dopo l’attacco di sabato dell’Iran a Israele, finisca qui o se bisogna attendersi una risposta immediata. “Il mio Paese è stato attaccato da centinaia di missili balistici, da crociera, da droni, e con successo abbiamo bloccato questo attacco. Ma questo è parte di uno sforzo continuo dell’Iran di portare a un’escalation di un attacco contro Israele da parte del Libano, dello Yemen, dell’Iraq, della Siria e proprio dell’Iran stesso e finché non troveremo un modo per fermare questi attacchi dell’Iran il rischio di escalation continua a esistere”, ha affermato l’ambasciatore Alon Bar.

“L’Iran è impegnato in attacchi direttamente o indirettamente contro Israele negli ultimi 6 mesi in maniera molo intensa: sono quelli che hanno fornito a Hezbollah infrastrutture e armi, le persone che sono state uccise a Damasco erano comandanti della Guardia rivoluzionaria ed erano lì per coordinare gli attacchi proprio contro Israele, quindi non so se si fermeranno, ma se continueranno a farlo invece penso che una risposta più forte internazionale è estremamente importante”, ha proseguito l’ambasciatore israeliano a Roma ai microfoni di Sky Tg24. “Sicuramente la Guardia iraniana è coinvolta negli attacchi contro Israele quindi deve essere trattata come organizzazione terroristica. I missili e droni che vengono usati contro Israele sono gli stessi che vengono usati in Ucraina e anche in altri posti, quindi è troppo presto per parlare di una de-escalation finché continueremo a porre una pressione per fermare questi attacchi contro Israele”, ha concluso l’ambasciatore Alon Bar. Sull’attacco al consolato iraniano a Damasco, inoltre, ha detto: “Non so chi abbia attaccato le Guardie iraniane a Damasco ma l’Iran è coinvolto in attacchi in molti Paesi del mondo” e “negli ultimi mesi molte ambasciate sono state poste sotto minacce anche in Europa, inclusa la nostra ambasciata in Italia, quindi l’Iran che dice che le ambasciate non dovrebbero trovarsi dentro al conflitto lo ritengo qualcosa di molto ipocrita”. 

Amb. Israele: “Rispetto Crosetto ma Hamas non vuole progressi”

“Rispetto il ministro Crosetto e la sua amicizia verso Israele, apprezzo. Noi ascoltiamo sempre quello che i nostri amici hanno da dire” ma “la nostra guerra a Gaza non è stata iniziativa di Israele, “è iniziata il 7 ottobre con l’attacco di Hamas verso Israele, quindi per difenderci stiamo cercando di farlo nel modo migliore possibile. Ascoltiamo gli amici per migliorare le nostre azioni ma le preoccupazioni per le persone a Gaza devono anche essere condivise da Hamas, che si rifiuta di accettare le condizioni per un cessate il fuoco. Non abbiamo scelta, finché Hamas continuerà a danneggiare israeliani e palestinesi non ci sarà possibilità di un progresso politico perché Hamas non lo vuole” ha evidenziato l’ambasciatore d’Israele in Italia, Alon Bar, intervistato da Sky Tg24, rispondendo alla richiesta di commentare quanto detto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in un’intervista al Corriere della Sera ha detto che “comprendiamo bene la loro convinzione che non possa esserci un futuro per Israele finché esiste Hamas” ma “la strategia che Israele sta perseguendo a Gaza danneggia il loro Paese. Perché quando si forzano le regole del diritto internazionale, ci si mette contro le opinioni pubbliche del mondo e, proseguendo su questa strada, non si fa il bene dei proprio figli, di chi verrà in futuro e della stessa sicurezza e saldezza dello Stato di Israele”. 

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