La minaccia dell'Iran è "credibile", ha fatto sapere la Casa Bianca, sottolineando che gli Usa "osservano molto da vicino" la situazione

Israele si prepara per un possibile attacco imminente dall’Iran. Prima il Wall Street Journal ha riferito di un attacco atteso da Israele nell’arco di 24-48 ore, cioè venerdì o sabato, con la precisazione tuttavia di una fonte informata dalla leadership iraniana secondo cui non era stata ancora presa una decisione finale. Successivamente Cbs News, citando due fonti Usa, ha riferito che l’attacco iraniano è possibile già venerdì, probabilmente con più di 100 droni e decine di missili diretti verso obiettivi militari all’interno di Israele. La minaccia dell’Iran è “credibile”, ha fatto sapere la Casa Bianca, sottolineando che gli Usa “osservano molto da vicino” la situazione. L’esercito israeliano (Idf) ha chiarito di essere “pronto in qualsiasi momento a qualsiasi scenario”. E Usa Today ha fatto sapere che gli Stati Uniti stanno spostando truppe in Medioriente per prepararsi a un attacco dell’Iran contro interessi israeliani o occidentali che potrebbe avvenire molto presto e senza preavviso. Mentre la portaerei americana USS Dwight Eisenhower ha navigato a nord attraverso il Mar Rosso verso Israele in segno di deterrenza nei confronti di un eventuale attacco iraniano verso lo Stato ebraico.

È in questo contesto che Benjamin Netanyahu ha organizzato una riunione ai vertici, per valutare la situazione e prepararsi al possibile attacco: con lui il ministro della Difesa Yoav Gallant, i membri del Gabinetto di guerra Benny Gantz e Gadi Eisenkot, e il ministro degli Affari strategici Ron Dermer. La riunione giunge mentre si trova in Israele il capo del Centcom, il comando unificato delle forze armate Usa, Michael Erik Kurilla, che ha incontrato il ministro della Difesa Gallant. Il presidente Usa Joe Biden aveva già promesso nei giorni scorsi a Israele un sostegno “di ferro” in caso di attacco iraniano. “I nostri nemici pensano di poter separare Israele e gli Stati Uniti, ma è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Siamo fianco a fianco”, ha detto Gallant dopo l’incontro con Kurilla. E ha poi minacciato a sua volta Teheran: “Siamo pronti a difenderci via terra e via aria, in stretta collaborazione con i nostri partner, e sapremo come rispondere”. All’amministrazione Biden l’Iran ha recapitato un messaggio attraverso alcuni Paesi arabi: se gli Stati Uniti interverranno nello scontro con Israele, le truppe Usa nella regione subiranno attacchi. Secondo la testata Axios, che ha riferito la notizia citando fonti Usa, non è chiaro se Teheran minacci di attaccare le forze Usa anche se aiuteranno Israele a intercettare missili iraniani o solo se parteciperanno all’eventuale risposta di Israele.

Avvertimenti sono stati emessi ai propri connazionali da Usa, Francia, Regno Unito, India e Australia per evitare viaggi in Israele. Gli Stati Uniti, fra l’altro, hanno anche vietato per il proprio staff diplomatico in Israele e le loro famiglie di viaggiare al di fuori delle città di Tel Aviv, Gerusalemme e Beersheba. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in una “lunga telefonata” con l’omologo iraniano Hossein Amir-Ambdollahian, ha “esortato Teheran alla moderazione” e ha confermato la “necessità di garantire” l’incolumità delle forze militari italiane “in Libano” e “delle nostre navi mercantili nel Mar Rosso”.

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