Kiev: "Nella notte lanciati 99 tra droni e razzi russi". Belgio accusa Mosca: "Ha pagato Eurodeputati"

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 765. Putin afferma che aerei da guerra F-16 che venissero utilizzati da Kiev contro la Russia sarebbero colpiti dalle forze di Mosca anche se si trovassero in aeroporti Nato. Il presidente russo definisce una “totale assurdità” le accuse secondo cui la Russia sta pianificando di invadere l’Europa. Intanto i caccia italiani hanno intercettato degli aerei sul Baltico. Il Belgio accusa Mosca di influenze sugli Eurodeputati.

Frammenti di drone russo in Romania

Dopo i raid russi sull’Ucraina della scorsa notte il ministero della Difesa della Romania ha annunciato di aver avviato un’indagine a seguito del ritrovamento in territorio rumeno di frammenti che sembrano appartenere a un drone. I frammenti sono stati trovati in un’area agricola della contea di Braila, vicino al confine con l’Ucraina. Non sono stati forniti ulteriori dettagli anche se, dall’inizio della guerra in Ucraina, Bucarest (Stato membro della Nato) ha denunciato in diverse occasioni la presenza di frammenti di droni sul proprio territorio. 

Belgio accusa Mosca: “Ha pagato eurodeputati per difendere propaganda russa”

Il primo ministro belga Alexander De Croo ha affermato che Mosca è arrivata a pagare eurodeputati per diffondere la propaganda russa. Ne danno notizia i media internazionali tra cui Politico. De Croo ha detto che c’è stata “una stretta collaborazione” tra i servizi di intelligence belgi e cechi per stroncare una rete di propaganda russa. “È emerso, ad esempio, che la Russia ha avvicinato degli eurodeputati, ma li ha anche pagati, per promuovere la propaganda russa qui”, ha detto De Croo, durante un dibattito al Parlamento belga sulle interferenze straniere, senza nominare i legislatori. Il portavoce di De Croo ha dichiarato a Politico che il primo ministro si riferiva, nelle sue osservazioni, alla decisione del governo ceco di sanzionare il sito di notizie Voice of Europe, che secondo Praga faceva parte di un’operazione di influenza filo-russa.

Caccia italiani intercettano velivoli russi sul Baltico

In 24 ore l’allarme di decollo immediato per i velivoli Eurofighter della Task Force Air 4th Wing, rischierata sulla base polacca di Malbork, è suonato due volte. Lo comunica l’Aeronautica Militare italiana: intercettati due voli russi. L’attivazione è stata richiesta per intercettare nelle mattinate del 28 e  29 marzo un velivolo non identificato, in volo sulle acque internazionali del Mar Baltico. A seguito di ciò, il Centro di Comando e Controllo delle Operazioni aeree (CAOC) della Nato con sede ad Uedem (Germania) ha lanciato l’allarme. Gli aerei dell’Aeronautica Militare italiana appartenenti alla TFA – che opera nell’ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing – hanno proceduto a intercettare e identificare il velivolo, per poi rientrare presso la base di Malbork. 

“Sventato attacco terroristico a Stavropol”

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno arrestato tre cittadini di uno dei Paesi dell’Asia centrale che “stavano pianificando un attacco terroristico nel Territorio di Stavropol; componenti di ordigni esplosivi improvvisati, sostanze chimiche e submunizioni sono stati sequestrati nel loro luogo di residenza”. Lo riferisce l’Fsb, secondo quanto riporta Ria Novosti. “Il Servizio federale di sicurezza della Federazione Russa ha represso le attività terroristiche di tre cittadini di uno dei Paesi dell’Asia centrale, che progettavano di commettere un atto terroristico mediante un’esplosione in uno dei luoghi di raduno di massa di persone nel Territorio di Stavropol”, si legge nel messaggio dell’Fsb. “Durante le azioni investigative nel luogo di residenza degli imputati nel caso nel Territorio di Stavropol, sono stati scoperti e sequestrati componenti di un ordigno esplosivo improvvisato, sostanze chimiche ed elementi distruttivi”, aggiunge l’Fsb.

Un morto e sei feriti in due attacchi a Dnipropetrovsk

Una persona è morta e altre 6 sono rimaste ferite in due attacchi russi nella regione di Dnipropetrovsk, ha riferito il governatore locale Serhii Lysak. In un attacco sono rimaste ferite cinque persone tra cui una bambina di 5 anni. In seguito un altro uomo è stato ucciso e un altro è rimasto ferito in un attacco con droni, ha detto il governatore. 

Mosca: “Attacco Kiev su Belgorod, abbattuti 15 obiettivi aerei”

Nella regione di Belgorod è stato attivato il sistema di difesa aerea a seguito di un attacco ucraino e 15 obiettivi sono stati distrutti. Lo ha riferito il governatore della regione russa Vyacheslav Gladkov, citato da Ria Novosti. “Il nostro sistema di difesa aerea ha funzionato su Belgorod e sulla regione di Belgorod: 15 obiettivi aerei sono stati abbattuti durante l’avvicinamento alla città. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono state vittime”, ha scritto Gladkov su Telegram. 

Kiev, blackout di emergenza in due regioni dopo i raid russi

Blackout di emergenza sono stati disposti in due regioni ucraine, quella di Kharkiv e quella di Dnipro, a seguito dei bombardamenti russi della scorsa notte contro il sistema energetico di Kiev. Lo riporta Rbc Ucraina, citando Ukrenergo. Nella regione di Dnipropetrovsk, spiega la società energetica ucraina, verranno introdotti blackout di emergenza, mentre in quella di Kharkiv, non interessata da interruzioni del servizio durante la notte, sono stati disposti blackout a ore questa mattina. Alle 11.30 locali, le 10.30 in Italia, 200mila utenti nella regione di Kharkiv erano senza energia elettrica. Il sistema elettrico nel suo complesso avrebbe comunque retto l’urto dell’attacco. 

Zelensky: “Per essere forti ci servono i Patriot Usa” 

“L’Ucraina non è ancora forte come potrebbe essere. Dobbiamo avere la possibilità di operare sul campo di battaglia. A questo scopo sono necessarie due cose: i sistemi Patriot, che gli Stati Uniti possono trasferirci, e la parità nell’artiglieria. Con i sistemi Patriot, sbloccheremo il cielo e i nostri ragazzi andranno avanti”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “In un’intervista al canale televisivo americano CBS, ha parlato della necessità di rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina, della controffensiva della Russia e del motivo per cui per noi è importante il sostegno degli Stati Uniti”, aggiunge il leader di Kiev. 

Caccia polacchi decollati durante ultimi raid russi

Aerei da guerra polacchi e di altri Paesi Nato sono decollati a difesa dello spazio aereo di Varsavia a causa dell’intensa “attività aerea a lungo raggio della Federazione Russa, legata agli attacchi missilistici contro oggetti situati sul territorio dell’Ucraina”. Lo ha riferito il comando operativo polacco, citato dall’agenzia Pap. Quando l’intensità della minaccia è diminuita, ha precisato lo stesso comando operativo, “le forze e le risorse mobilitate sono tornate alle attività operative standard”. I “sistemi polacchi e alleati”, scrive su X il comando operativo, “monitorano costantemente la situazione sul territorio dell’Ucraina e rimangono costantemente pronti a garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco”. 

Kiev, 99 tra droni e razzi russi contro sistema energetico

“La notte del 29 marzo 2024, il nemico ha lanciato un potente attacco missilistico e aereo sugli impianti del settore energetico dell’Ucraina, utilizzando vari tipi di missili e droni d’attacco”. Lo ha affermato il comandante dell’aeronautica militare ucraina, Nikolai Oleshchuk, citato da Ukrainska Pravda. Nel complesso sono stati lanciati 99 tra droni Shahed e razzi di diversa tipologia. Ottantaquattro di questi sono stati abbattuti dalle difese di Kiev. La società Ukrenergo ha riferito che le centrali termiche e idroelettriche in varie parti del Paese sono state danneggiate. 

Isw: “Russia ha conquistato 500 km quadrati in ultimi mesi”

L’Isw stima che le forze russe abbiano conquistato 505 chilometri quadrati di territorio da quando hanno lanciato le operazioni offensive nell’ottobre 2023. Si tratta di quasi 100 chilometri quadrati in più di territorio tra il 1° gennaio e il 28 marzo 2024, rispetto agli ultimi tre mesi del 2023 (sebbene questo ritmo di avanzamento potrebbe essere dovuto a una combinazione di carenza di materiale ucraino e condizioni meteorologiche più favorevoli in inverno che in autunno)”. Lo si legge sul sito dell’Institute for the study of war, un think tank con sede a Washington, negli Usa. “L’arrivo di un’assistenza occidentale sufficiente e regolare limiterebbe – si sottolinea – queste opportunità per le forze russe e fornirebbe alle forze ucraine la capacità di impedire” a Mosca “di ottenere guadagni tattici anche marginali, di degradare le capacità offensive russe e di prepararsi per future operazioni controffensive per liberare più territorio ucraino”.

Kuleba: “Mosca non nasconde più cooperazione militare con Nord Corea” 

“La Russia è stata l’unico Paese a porre il veto a un progetto di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che estende il mandato del gruppo di esperti del Comitato per le sanzioni del 1718, che monitora le sanzioni, compreso l’embargo sulle armi, contro la Corea del Nord”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Questa è in realtà una dichiarazione di colpevolezza. Mosca non nasconde più la sua cooperazione militare con la Corea del Nord nell’ottenimento di armi e munizioni in violazione delle sanzioni, nonché l’uso di armi nordcoreane nella guerra contro l’Ucraina”, aggiunge. 

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