Alle 12 è atteso il 'Mezzogiorno di fuoco', la protesta voluta da Yulia Navalnaya contro Vladimir Putin

Terzo e ultimo giorno di voto in Russia per le elezioni presidenziali. Secondo i dati pubblicati sul sito web della Commissione elettorale centrale, l’affluenza alle urne alle 16:03 (ora di Mosca, le 14.03 in Italia) è stata del 70,01%. Nelle quattro regioni dell’Ucraina attualmente sotto il controllo di Mosca (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) è stato superato l’80%. Lo riporta Ria Novosti. 

Intanto in mattinata è scattata la protesta del ‘Mezzogiorno di fuoco’. Gli oppositori del Cremlino stanno formando lunghe file nei seggi elettorali e nelle ambasciate all’estero per manifestare contro Vladimir Putin, indetta dagli alleati dell’attivista e politico Alexei Navalny, morto il 16 febbraio scorso in un carcere siberiano. Lo riferiscono i media internazionali. 

La contestazione, tuttavia, non ha lasciato indifferente il Cremlino e le forze di polizia. Sarebbero infatti una cinquantina le persone fermate oggi in Russia, secondo dati forniti dalla Ong Ovd Info. “Ventitre persone a Kazan, sette a Mosca e cinque a San Pietroburgo: questi sono i dati sugli arresti che abbiamo a quest’ora. Il numero totale dei fermati in tutta la Russia è più di 47”, si legge sul sito della Ong.

Mosca: “Tentativi Occidente di ostacolare il voto sono falliti”

I tentativi dell’Occidente di interrompere il voto alle elezioni presidenziali russe “sono andati sprecati” anche “nella zona in prima linea”. Così il ministero degli Esteri russo. Lo riporta la Tass.

Navalnaya: “Sulla scheda ho scritto il nome di mio marito”

Yulia Navalnaya ha votato alle elezioni presidenziali russe presso l’ambasciata russa a Berlino. “Naturalmente ho scritto il nome Navalny“, ha detto ai cronisti che l’attendevano fuori dal seggio. Lo riporta Meduza.

Protesta davanti ad ambasciata russa a Berlino: c’è anche Navalnaya

Centinaia di persone hanno protestato davanti all’edificio dell’ambasciata russa a Berlino contro le elezioni presidenziali. Tra i manifestanti, riporta l’emittente tedesca Ard, c’era anche Yulia Navalnaya, la vedova dell’attivista dell’opposizione russa Alexei Navalny. Navalnaya e la sua ex portavoce Kira Yarmysch sono state accolte con applausi nella coda di manifestanti davanti all’ambasciata russa, come riferito su X da Polina Ivanova, corrispondente dalla Russia per il Financial Times. I manifestanti, riporta ancora Ard, hanno intonato canti in russo e tedesco invocando una Russia senza Putin. Secondo un portavoce, la polizia ha stimato il numero dei partecipanti in circa 800. 

Presidentessa Commissione elezioni: “Grazie a Occidente per averci unito”

La presidente della Commissione elettorale centrale della Federazione Russa, Ella Pamfilova, ha collegato l’elevata affluenza ai seggi con l’introduzione di nuove forme di voto e anche con l’Occidente che ha ringraziato “per averci unito”. Lo riporta Ria Novosti. “Comprendiamo maggiormente quanto sia importante per noi stare insieme adesso. Maggiore è la pressione su di noi, più reagiremo”, ha aggiunto.

Lanciate molotov contro ambasciata russa a Chisinau

Nel frattempo sale la tensione a Chisinau, in Moldavia, dove un uomo di 54 anni è stato arrestato per aver lanciato due bottiglie molotov sul territorio dell’ambasciata russa, dove era stato aperto un seggio elettorale. Secondo la Tass il responabile avrebbe tentato la fuga ma è stato raggiunto e arrestato dagli agenti di polizia a guardia dell’edificio. L’incendio è stato spento dal personale dell’ambasciata.

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