Secondo il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo "la capitale è controllata da una brigata internazionale di oppositori di Mosca"

Secondo Dmitry Medvedev, vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, per raggiungere gli obiettivi della guerra in Ucraina potrebbe essere necessario arrivare a Kiev. Lo riporta la Tass. “Dove fermarci? Non lo so – ha affermato Medvedev – Penso che dobbiamo lavorare ancora molto e seriamente. Sarà Kiev? Sì Kiev. Se non ora, dopo un po’ di tempo, forse in un’altra fase dello sviluppo di questo conflitto”.

Sebbene Kiev, ha proseguito, “sia una città russa nelle sue origini, è controllata da una brigata internazionale di oppositori della Russia guidata dagli Stati Uniti d’America. Tutti coloro che svolgono formalmente le loro funzioni sono burattini che non hanno né coscienza né paura per il futuro della Russia. Tutte le decisioni vengono prese all’estero e nel quartier generale della Nato. Questo è del tutto ovvio. Quindi sì, potrebbe essere Kiev”.

Ue: “Medvedev eterno numero 2, gli serve assistenza mentale”

“Normalmente non commentiamo tutti i commenti strani, soprattutto di persone che cercano disperatamente l’attenzione, soprattutto se sono l’eterno numero due e sebbene sia bello che questa persona condivida pubblicamente con noi la diagnosi sul suo stato mentale. Possiamo semplicemente consigliare qualche consulenza e assistenza mentale, ma non sono sicuro che lo Stato russo con i miliardi che spreca in questa guerra illegale contro l’Ucraina possa effettivamente permettersi di investire qualcosa nell’assistenza sociale e sanitaria per la propria gente”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per gli affari esteri Peter Stano nel briefing quotidiano con la stampa, commentando le dichiarazioni dell’ex presidente della Russia Dmitry Medvedev sul fatto che le truppe russe potrebbero spingersi fino a Kiev. 

“Quanto all’Ucraina, penso che i ministri degli Esteri siano stati molto chiari lunedìn scorso. L’Alto Rappresentante e gli Stati membri stanno facendo tutto il possibile per fornire più velocemente possibile munizioni, equipaggiamento militare, difesa aerea, eccetera, in modo che l’Ucraina possa alla fine vincere questa guerra contro l’aggressore“, ha aggiunto.

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