Le fazioni rivali hanno utilizzato "armi ad alta potenza" come fucili AK47 e M4

Almeno 64 persone sono state uccise nell’ultima ondata di violenza tribale negli altopiani settentrionali della Papua Nuova Guinea. Lo riferiscono i media locali rilanciati da Al-Jazeera. Il quotidiano Post-Courier, citando la polizia locale, ha affermato che gli omicidi sono iniziati all’alba di domenica nel distretto di Wapenamanda, nella provincia di Enga. Hanno coinvolto le tribù Ambulin e Sikin così come i clan loro alleati. La polizia ha detto al Post-Courier di aver recuperato circa 64 corpi dal ciglio della strada, dalle praterie e dalle colline di Wapenamanda lunedì mattina. Nelle battaglie, le fazioni rivali hanno utilizzato “armi ad alta potenza”, come i fucili AK47 e M4, ha riferito il giornale. Si prevede che il bilancio delle vittime sia destinato a salire.

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