Dal 7 ottobre in avanti "c'è stato un vero e proprio cambio di paradigma nei rapporti con Hamas", ha aggiunto

“Oggi ci siamo svegliati con un bella notizia, la liberazione di due ostaggi nella zona di Rafah. Questo ci ricorda il motivo per cui siamo in guerra“. Lo ha affermato il tenente colonnello riservista Peter Lerner, uno dei portavoce dell’Idf, in un meeting a cui LaPresse ha partecipato a Tel Aviv.

Lerner ha spiegato come dal 7 ottobre per l’esercito israeliano si sia aperta una nuova pagina in quanto “mai in passato ci era stato chiesto di distruggere Hamas, ma solo di ridurne le capacità offensive. C’è stato un vero e proprio cambio di paradigma nei rapporti fra Hamas e Israele”. Quanto al numero di ostaggi ancora nelle mani dei miliziani palestinesi a Gaza, il portavoce militare non ha fornito numeri precisi, ma ha spiegato che la scorsa settimana 32 famiglie di ostaggi israeliani sono state informate del fatto che, “secondo solide informazioni di intelligence”, i loro cari “purtroppo sono morti”.

A proposito delle operazioni militari in corso di svolgimento, Lerner ha invece messo in luce come Hamas abbia “istituzionalizzato” il concetto di “usare gli ospedali come basi militari”, e “non ho sentito parole di condanna da parte dell’Oms” in merito. 

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