Il procuratore Hur ha messo in discussione la "memoria" e le capacità cognitive del presidente americano. "Come osa!" attacca il leader democratico

È dedicato alla vicenda dei documenti segreti che Joe Biden ha portato nella sua residenza l’intervento a sorpresa dello stesso presidente americano, dopo che il procuratore speciale Robert Hur ha raccomandato che non vengano presentate accuse contro di lui. Il procuratore, ha sottolineato Biden, “ha chiarito la differenza tra il mio caso e quello di Trump” che, ha aggiunto, non ha collaborato con le autorità e “ha mentito”. Biden ha anche definito “fuorvianti” i titoli dei giornali che, riprendendo un passaggio del rapporto di Hur, hanno riferito che l’allora vice presidente aveva “intenzionalmente” trattenuto una serie di documenti riservati della Casa Bianca, compreso materiale sull’Afghanistan. 

Il presidente ha anche criticato altre ricostruzioni di stampa, che estrapolando passaggi del rapporto Hur hanno messo in discussione la sua “memoria” e le sue capacità cognitive, puntando il dito contro la sua età avanzata. “La mia memoria è a posto”, ha detto stizzito il presidente, in uno scambio con uno dei giornalisti presenti nella Diplomatic Reception Room della Casa Bianca. “So quello che faccio. Sono il presidente di questo Paese”, ha detto. 

In un passaggio particolarmente acceso del suo intervento fuori programma, Biden ha anche attaccato frontalmente il procuratore Hur, che nel suo rapporto ha definito il presidente Usa, per la sua età avanzata, non in grado di ricordare la data della morte del figlio Beau. “Come ha osato dire questa cosa!”, ha tuonato il presidente, visibilmente alterato. Non ho bisogno di nessuno che mi ricordi quando è morto”, ha aggiunto. 

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