Il Festival del cinema di Berlino chiede la libertà di movimento per Moghaddam e Sanaeeha

 “Agli scrittori/registi iraniani Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha è stato vietato di viaggiare, i loro passaporti sono stati confiscati e devono affrontare un processo in tribunale in relazione al loro lavoro di artisti e registi”. Lo comunica la Berlinale, il festival del cinema di Berlino, in una nota. “All’inizio di questo mese, la Berlinale è stata lieta di annunciare la selezione del film iraniano ‘My Favorite Cake’ di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha in Concorso alla 74esima edizione del festival di quest’anno”, si legge nella nota.

“La Berlinale è un festival fondamentalmente impegnato a favore della libertà di parola, di espressione e della libertà delle arti, per tutte le persone in tutto il mondo, e il festival è scioccato e sgomento nell’apprendere che a Moghaddam e Sanaeeha potrebbe essere impedito di recarsi al festival per presentare il loro film e incontrare il pubblico a Berlino”, prosegue il comunicato.

I direttori della Berlinale Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek hanno dichiarato: “Chiediamo alle autorità iraniane di restituire i passaporti e di porre fine a tutte le restrizioni che impediscono a Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha di viaggiare liberamente a Berlino questo febbraio, insieme agli altri registi internazionali e talenti cinematografici provenienti da in tutto il mondo, così potranno presentare il loro nuovo film My Favorite Cake come parte del Concorso 2024 della Berlinale”. 

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