In un attacco con droni al confine con la Siria sono stati uccisi tre militari statunitensi

L’Iran ha negato di essere coinvolto nell’attacco di droni che ieri ha ucciso tre tre soldati statunitensi in Giordania. “Queste affermazioni hanno obiettivi politici specifici, rovesciare la realtà della regione”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani, citato dall’agenzia di stampa Irna. 

Il presidente Joe Biden ha dichiarato domenica che gli Stati Uniti “risponderanno” all’attacco notturno di droni nel nord-est della Giordania, vicino al confine con la Siria. Biden ha incolpato le milizie sostenute dall’Iran per le prime vittime statunitensi dopo mesi di attacchi da parte di questi gruppi contro le forze americane in tutto il Medio Oriente dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Biden, che si trovava in South Carolina, ha chiesto un momento di silenzio durante un’apparizione nella sala banchetti di una chiesa battista. “Ieri sera abbiamo avuto una giornata difficile in Medio Oriente. Abbiamo perso tre anime coraggiose in un attacco a una delle nostre basi”, ha detto. Dopo il momento di silenzio, Biden ha aggiunto: “E risponderemo”.

Biden e Usa valutano opzioni

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il suo team di sicurezza nazionale stanno valutando le possibili risposte all’attacco con droni contro una base americana in Giordania nella quale sono morti tre soldati. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, durante un’intervista alla Cnn. Biden sta “esaminando” le opzioni di risposta “proprio ora”. Ieri Biden “ha avuto un buon incontro con la squadra di sicurezza nazionale. Ha ancora spazio decisionale davanti a sé”, ha affermato Kirby. L’amministrazione, continuato, sta lavorando per capire quale “gruppo sia specificamente responsabile” dell’attacco. 

Giustiziati 4 prigionieri accusati di essere legati al Mossad

L’Iran ha eseguito la condanna a morte di quattro prigionieri curdi, accusati di coinvolgimento in un complotto per bombardare una struttura della struttura di difesa iraniana. L’esecuzione è avvenuta nel carcere Ghezel Hesar a Karaj, a ovest di Teheran. I prigionieri, identificati come Pejman Fatehi, Mohsen Mazloum, Mohammad Faramarzi e Wafa Azarbar, sono stati arrestati dal ministero dell’intelligence di Teheran nell’estate 2022. Le autorità iraniane hanno affermato che i quattro sarebbero stati reclutati dal Mossad israeliano attraverso il gruppo curdo Komala e sono entrati illegalmente in Iran dal Kurdistan iracheno con l’intenzione di bombardare una struttura del ministero della Difesa utilizzata per la produzione di attrezzature. 

Raid Israele su sud Damasco: 7 morti

L’esercito siriano ha fatto sapere che ci sono morti e feriti in quello che ha definito un raid di Israele a sud di Damasco. Lo riportano i media di Stato siriani. Precedentemente l’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo dell’opposizione con sede nel Regno Unito, aveva riferito che la fattoria colpita era una roccaforte del gruppo libanese Hezbollah e dei Guardiani della rivoluzione dell’Iran. Al momento non ci sono conferme da parte di Israele. Secondo l’Osservatorio, i morti sono 7; 4 sarebbero siriani, uno dei quali era guardia del corpo di un membro dei Pasdaran, mentre non sono state rese note le nazionalità delle altre vittime. 

Esplosione vicino a base Usa in Siria

In serata un’esplosione è stata avvertita nelle vicinanze della base americana situata nei pressi del giacimento petrolifero di Al-Omar nella campagna di Deir Ezzor in Siria. Lo rende noto il canale informativo ‘Sabereen News’, piattaforma mediatica alla quale fanno riferimento le forze di ‘Resistenza’ sciite irachene.

Pentagono: “Su attacco a militari Usa impronte Iran”

Sull’attacco che in Giordania ha portato all’uccisione di tre militari Usa e al ferimento di molti altri ci sono le “impronte digitali” dell’Iran. Lo ha detto la portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, in un briefing con la stampa.

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