Autorità Gaza: "Oltre 23mila palestinesi uccisi da inizio guerra". L'Oms: "Nella Striscia quasi nulla da mangiare, ci supplicano per il cibo"

La guerra in Medioriente giunge al giorno 96. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in visita in Israele. “I Paesi della regione vogliono uno Stato palestinese”, ha detto Blinken ricordando che “ci sono troppi morti di civili e bambini a Gaza, ma che sia infondata l’accusa di genocidio a Israele”. Nuovo durissimo attacco del governo israeliano all’Onu, con l’ambasciatore Gilad Erdan che accusa le Nazioni Unite di “essere complici dei terroristi. L’Oms lancia l’allarme per la crisi umanitaria nella Striscia, affermando che “non c’è quasi più cibo”.

19:19 Hamas: illusorio parlare di esilio della resistenza

Parlare di un esilio “della resistenza e di una sua partenza” da Gaza “è illusorio. La situazione nella Striscia di Gaza è più complessa e migliore di quanto dica l’occupazione”. Lo ha detto Osama Hamdan, funzionario di Hamas in Libano, citato da Al Jazeera. “Commercializzare l’occupazione e il passaggio alla terza fase della guerra è propaganda falsa e palese – ha aggiunto – I prigionieri del nemico non torneranno finché non saranno soddisfatte le condizioni di resistenza, la prima delle quali è fermare l’aggressione. Il nemico non è riuscito a raggiungere nessuno dei suoi obiettivi e i suoi prigionieri non torneranno finché non risponderà alle condizioni di resistenza”. In precedenza l’emittente israeliana Canale 13 aveva parlato di una possibile proposta da parte del Qatar che prevedeva l’esilio dei capi di Hamas in cambio del rilascio degli ostaggi e del ritiro dell’Idf da Gaza.

17:01 Mezzaluna rossa: 4 morti in raid su ambulanza a Gaza

Quattro membri del personale delle ambulanze della Mezzaluna rossa palestinese sono morti in un raid israeliano che ha preso di mira un mezzo sanitario vicino a Deir al-Balah. Lo scrive su X la Mezzaluna rossa. “Quattro membri del personale delle ambulanze della Mezzaluna rossa palestinese sono stati uccisi dall’occupazione (Israele, ndr), che ha colpito un’ambulanza lungo Salah al-Din, all’ingresso di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza”, scrive la Mezzaluna rossa palestinese. 

15:53 Quaranta tra morti e feriti in rais su Deir el-Balah

È di oltre 40, tra morti e feriti, il bilancio di un raid condotto dalle forze israeliane vicino all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, area che l’esercito di Tel Aviv aveva definito come “sicura”. Lo afferma il ministero della Sanità dell’enclave, citato da Al Jazeera. “Questa è una continuazione degli inganni e delle invenzioni da parte dell’esercito di occupazione ‘israeliano’ per fuorviare l’opinione pubblica”, ha accusato il ministero, secondo cui l’attacco dimostra che “non esiste un posto sicuro nella Striscia di Gaza come sostiene l’occupazione israeliana”. Il dicastero ha quindi condannato “con la massima fermezza i massacri e i crimini dell’occupazione contro il nostro popolo palestinese e chiediamo al mondo intero di fermare la guerra genocida condotta contro i civili“.

13:46 Houthi rivendicano attacco a nave militare Usa

I ribelli yemeniti Houthi hanno confermato di aver attaccato una nave militare americana nel Mar Rosso. Lo riporta Al Jazeera, citando un comunicato del portavoce degli Houthi Yahya Saree. “Le forze navali, missilistiche e i droni delle forze armate yemenite hanno effettuato un’operazione militare congiunta con un gran numero di missili balistici e navali e droni, prendendo di mira una nave americana che forniva supporto all’entità sionista“, ha affermato. Ha aggiunto che l’attacco rappresenta una “prima risposta” a quello “dannoso” compiuto domenica scorsa dalle forze americane contro alcune navi Houthi. Le milizie, ha avvertito, “continueranno a impedire alle navi israeliane o a quelle dirette ai porti della Palestina occupata di navigare nel Mar Arabo e nel Mar Rosso finché l’aggressione non cesserà e l’assedio sui nostri fedeli fratelli nella Striscia di Gaza non sarà revocato”.

12:40 Autorità Gaza, 23.357 palestinesi uccisi da inizio guerra 

Sale a 23mila e 357 il numero dei palestinesi rimasti uccisi negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il locale ministero della Sanità, citato da Al Jazeera. Cresce anche il bilancio dei feriti, arrivato a 59.410. Nelle ultime 24 ore, secondo il ministero, sono morti 147 palestinesi e ne sono rimasti feriti altri 243. I dispersi sono circa 7mila, molti dei quali si trovano ancora sotto le macerie e si presume siano morti.

12:30 Proteste a Ramallah contro visita Blinken

Proteste a Ramallah contro la visita del segretario di Stato americano, Antony Blinken. Lo riporta The Times of Israel. Centinaia di palestinesi stanno hanno marciato nelle strade della città esponendo cartelli con messaggi come “Blinken, non sei benvenuto qui” o con i disegni di alcuni triangoli rossi sotto la foto del segretario di Stato, simili a quelli usati da Hamas nei suoi video per indicare dove vengono effettuati gli attacchi contro i soldati israeliani. L’intervento delle forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese ha consentito poi di disperdere manifestanti. 

11:40 Media Israele: lavoratori Unrwa coinvolti in massacro 7 ottobre

Il capo dell’agenzia di intelligence israeliana Shin Bet, Ronen Bar, nell’ambito dei preparativi per l’udienza che si terrà domani al tribunale dell’Aia per le accuse di genocidio mosse a Israele dal Sudafrica, ha raccomandato che nelle udienze a porte chiuse Israele cerchi di “mettere in imbarazzo le Nazioni Unite” e presenti prove del coinvolgimento di lavoratori dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel massacro del 7 ottobre. Lo riferisce la radio israeliana dell’esercito, precisando che la proposta di Bar è stata discussa nei giorni scorsi ma non è ancora chiaro se Israele deciderà di usare questi argomenti all’Aia. Israele avrebbe prove che alcuni dei terroristi di Hamas che hanno partecipato al massacro fossero lavoratori Unrwa e prove dell’uso da parte di Hamas di strutture Unrwa a scopi terroristici. I media israeliani citano inoltre un report della ong Un Watch secondo cui al momento del massacro del 7 ottobre nel sud di Israele diversi insegnanti dell’Unrwa nella Striscia di Gaza avrebbero festeggiato su un gruppo Telegram al quale sono iscritti 3mila insegnanti, definendo i terroristi “eroi”, elogiando l’istruzione che hanno ricevuto e condividendo foto e video dell’attacco.

11:30 Incontro tra Blinken e Abbas a Ramallah 

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha incontrato oggi il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah, in Cisgiordania. Blinken ha dichiarato di aver ottenuto l’impegno di diversi Paesi della regione a fornire assistenza per la ricostruzione e il governo di Gaza dopo la guerra di Israele contro Hamas e ha detto che una più ampia normalizzazione israelo-araba è ancora possibile, ma solo se c’è “un percorso verso uno Stato palestinese”. L’approccio incontra seri ostacoli. Il governo israeliano del premier Benjamin Netanyahu si oppone fermamente alla creazione di uno Stato palestinese accanto a Israele e la leadership palestinese sostenuta dall’Occidente, le cui forze sono state cacciate da Gaza quando Hamas ha preso il potere nel 2007, manca di legittimità secondo molti palestinesi. Più tardi oggi Abbas incontrerà nella città giordana di Aqaba, sul Mar Rosso, i leader di Giordania ed Egitto, due alleati degli Stati Uniti che da tempo fungono da mediatori nel conflitto israelo-palestinese. La guerra a Gaza continua a infuriare senza una fine in vista, alimentando una catastrofe umanitaria nella Striscia. I combattimenti hanno anche alimentato un’escalation di violenza tra Israele e i militanti libanesi di Hezbollah che fa temere un conflitto più ampio.

10:00 Crosetto: “Garantire sicurezza senza aprire fronte guerra in Mar Rosso”

Perché l’Italia non ha aderito all’operazione Prosperity Guardian nel Mar Rosso? “Perché c’è una cosa che si chiama Costituzione, per cui una nuova missione internazionale ha bisogno dell’approvazione del Parlamento, ha bisogno di un finanziamento a parte. La Difesa italiana non è come quella inglese o americana. Se decideremo di farlo sarà una decisione che passa in Cdm e viene votata dalle Camere, non è una scelta personale del ministro”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto intercettato in Transatlantico prima delle comunicazioni sulla proroga dell’invio di armi e materiali in Ucraina. C’è questo intendimento? “Vedremo quale sarà l’evoluzione nel mar Rosso, sono stato il primo a lanciare l’allarme. È un problema enorme, è una conseguenza di altri focolai. Non vorrei aprire un terzo fronte di guerra in questo momento. Dobbiamo raggiungere la sicurezza del passaggio nel Mar Rosso senza un’ulteriore apertura di un fronte che in questo momento non è il caso di aprire“. 

09:45 Libano, Israele teme Hamas sposti ostaggi fuori da Gaza

Israele teme che Hamas possa spostare gli ostaggi ancora nelle sue mani fuori dalla Striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano libanese ‘pro-Hezbollah’ Al-Akhbar. Secondo quanto riportato Israele avrebbe chiesto all’Egitto di di poter operare sul lato egiziano del confine di Gaza per garantire che non vi siano tunnel che possano essere utilizzati da Hamas per far uscire clandestinamente da Gaza ostaggi o leader del gruppo terroristico. 

09:30 Israele rivendica uccisione capo unità droni Hezbollah 

Il portavoce della forze armare israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha rivendicato l’operazione nel sud del Libano in cui è rimasto ucciso Ali Hussein Borghei, il comandante dell’unità di droni di Hezbollah. Lo riporta Haaretz. Secondo l’Idf, Borghei ha condotto numerose attività operative e di intelligence contro Israele, inclusa l’infiltrazione del drone proveniente dal Libano caduto martedì nella base di comando settentrionale delle forze di difesa israeliane.

09:15 Cinque feriti in raid israeliano a Nablus in Cisgiordania

Cinque palestinesi sono rimasti feriti durante un raid israeliano a Nablus in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa secondo cui fra le persone rimaste coinvolte ci sarebbero anche un minore e una donna anziana. Le forze israeliane – viene spiegtato – hanno bloccato l’accesso alla città vecchia e hanno schierato cecchini sui tetti. Le truppe hanno anche fatto irruzione in diverse case e uffici, compreso l’ufficio del partito palestinese Fatah, ha riferito ancora Wafa. 

09:00 15 civili palestinesi uccisi in raid israeliano a Rafah

Quindici civili palestinesi, fra cui donne e bambini, sarebbero rimasti uccisi in un raid israeliano nella parte occidentale di Rafah. Lo riporta Al Jazeera citando un testimone. Le persone – viene spiegato – appartenevano allo stesso nucleo familiare ed erano tutti rifugiati nella stessa casa che è stata colpita. Le donne ucciso sarebbero quattro. Il fatto è avvenuto nell’area di Tall as-Sultan.

08:30 Contatti fra Egitto e Hamas per nuovo accordo su ostaggi 

Il capo dell’intelligence egiziana, il generale Abbas Kamel, avrebbe preso contatti con la leadership di Hamas e della Jihad islamica per discutere con loro la ripresa dei negoziati in merito a un accordo di scambio di prigionieri con Israele. Lo riportano i media libanesi. Secondo quanto scrive ‘Al Akhbar’ nei giorni scorsi una delegazione israeliana in Egitto avrebbe portato una proposta “rivista” rispetto alla precedente con “nuove disposizioni” relative alla tregua agli aiuti umanitari e al meccanismo di scambio fra i prigionieri. L’Egitto avrebbe chiesto ad Hamas di inviare “urgentemente” una delegazione al Cairo.

08:00 Israele, continuano operazioni a Khan Younis e Maghazi 

L’esercito israeliano ha reso noto che le truppe continuano a combattere Hamas nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza, e a Maghazi nel centro della Striscia, con attacchi effettuati contro più di 150 obiettivi. Lo riporta il Times of Israel. A Maghazi – viene spiegato – le truppe della Brigata Golani avrebbero scoperto 15 ingressi ai tunnel sotterranei di Hamas mentre durante un raid sono stati scoperti lanciarazzi, razzi, droni ed esplosivi. 

07:50 Video mostra soldati israeliani sparare a palestinese senza motivo

Un video girato da una telecamera di sicurezza di un villaggio della Cisgiordania ha mostrato un giovane nella piazza centrale del villaggio di Beit Rima venire colpito improvvisamente e cadere a terra. Dopo di lui sono state colpite anche altre due persone che sono corse in suo aiuto. Un diciassettenne è morto. Una revisione del video e alcune interviste effettuate dall’Associated Press con i due sopravvissuti feriti hanno mostrato che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco sui tre quando non sembravano rappresentare una minaccia. Uno dei palestinesi feriti è stato colpito una seconda volta dopo che si era alzato e aveva tentato di scappare. L’esercito israeliano ha detto che le truppe sono entrate a Beit Rima nella notte tra giovedì e venerdì scorso come parte di una “operazione antiterrorismo“. Si dice che le truppe abbiano sparato contro i sospetti che hanno lanciato contro di loro esplosivi e bombe incendiarie. Il video, ottenuto dall’AP in una tabaccheria locale però non mostra nessuno che lancia esplosivi. 

Dopo aver esaminato il filmato, un portavoce militare ha detto che i soldati hanno riferito che uno dei palestinesi – visibile in ginocchio davanti a un oggetto appena fuori dall’inquadratura – stava accendendo una bomba Molotov quando gli hanno sparato. Dal video, però, si vede che il primo colpo non ha colpito l’uomo inginocchiato, bensì un altro palestinese, Nader Rimawi. Nader ha detto all’AP che l’oggetto era una pila di scatole di cartone e pezzi di carta che il diciassettenne Osaid Rimawi aveva raccolto e si stava preparando ad accendere per riscaldarsi. Altri video della sparatoria pubblicati sui social media e recensiti da AP sembrano coerenti con la descrizione di Nader. Nelle interviste con l’AP, i residenti feriti del villaggio hanno negato di aver lanciato esplosivi e hanno affermato che le sparatorie, avvenute intorno alle 2 di venerdì, non erano state provocate. “Abbiamo visto un cecchino che ha iniziato a sparare. Sono andato ad aiutarlo. Poi mi ha sparato”, ha detto Mohammed, che è stato colpito da un proiettile all’anca destra. Il video mostra Osaid che corre in aiuto mentre si infila qualcosa in tasca. Viene rapidamente colpito e in seguito muore per le ferite. Suo fratello, Islam Rimawi, ha poi detto ad AP di aver trovato un accendino, 20 shekel (circa 5 dollari), e un pacchetto di sigarette nella tasca di Osaid. A parte quelle delle truppe israeliane nel video non si vedono armi. Nemmeno il tiratore è visibile. Un portavoce militare israeliano ha detto che ci sono stati altri casi in cui palestinesi avevano lanciato bombe molotov contro le forze di Beit Rima quella notte, ma ha aggiunto di non sapere quando. I militari non hanno risposto alla domanda se i soldati avessero violato la politica militare e non hanno detto se ci sarà un’indagine ufficiale. 

07:30 Israele annuncia morte 186esimo soldato da inizio offensiva

Israele ha annunciato la morte del 186esimo soldato dall’inizio dell’operazione di terra a Gaza contro Hamas. Si tratta del sergente 24enne Elkana Newlander rimasto ucciso dei combattimenti nel centro della Striscia. Lo riporta il Times of Israel. L’esercito ha anche fatto sapere che un altro soldato riservista è rimasto gravemente ferito durante la battaglia in cui è stato ucciso Newlander.

07:00 Usa, abbattuti oltre venti droni e missili Houthi nel Mar Rosso

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha reso noto di aver risposto a un “attacco complesso” con droni progettati dall’Iran, missili da crociera antinave e un missile balistico, lanciati verso il Mar Rosso meridionale da una zona dello Yemen controllata dai ribelli sciiti Houthi. “Diciotto droni, due missili da crociera antinave e un missile balistico sono stati abbattuti” in uno “sforzo congiunto” effettuato dalle forze statunitensi e britanniche. Si tratta – viene segnalato – del 26esimo attacco degli Houthi contro le rotte commerciali del Mar Rosso dallo scorso 19 novembre. Non sono stati segnalati feriti o danni

Il consiglio alle banvi mercantili è quello di transitare nella zona “con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta”. Gli Houthi non hanno ancora rivendicato formalmente gli attacchi ma un funzionari militare del gruppo ha dichiarato alla televisione Al Jazeera che le loro forze “hanno preso di mira una nave collegata a Israele nel Mar Rosso”, senza fornire ulteriori dettagli. 

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