Un alto funzionario di Teheran ha definito i fatti un attacco “terroristico”

Continua a salire il bilancio delle vittime per le esplosioni a Kerman, in Iran, nei pressi della tomba di Qassem Soleimani mentre migliaia di persone si stavano recando alla tomba del generale in occasione del quarto anniversario della sua morte. Sono almeno 103, al momento, i morti e oltre 170 i feriti.

Dalle immagini della tv di Stato iraniana sembra che la seconda esplosione sia avvenuta circa 15 minuti dopo la prima. Una seconda esplosione ritardata viene spesso utilizzata dai militanti per prendere di mira il personale medico che interviene sulla scena per causare più vittime. Un alto funzionario di Teheran ha definito le esplosioni un attacco “terroristico”, senza specificare però quale Paese potrebbe esserci dietro, nel mezzo delle tensioni in Medio Oriente per la guerra in corso tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.

Per il bilancio delle vittime la televisione statale iraniana ha citato Babak Yektaparast, portavoce dei servizi di emergenza del Paese. In Iran si celebrava il quarto anniversario dell’uccisione del generale Qassem Soleimani, capo della forza Quds d’élite della Guardia rivoluzionaria, morto in un attacco di droni statunitensi in Iraq nel gennaio 2020. Le esplosioni sono avvenute vicino alla sua tomba a Kerman, a circa 820 chilometri a sud-est della capitale Teheran. Le autorità hanno detto che alcune persone sono rimaste ferite durante la fuga.

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