Il bilancio parla di 11 vittime. L'azione è stata rivendicata dal gruppo jihadista sunnita Jaish al-Adl

È di 11 morti e diversi feriti in Iran il bilancio di un attacco a una stazione di polizia avvenuto intorno alle 2 di notte nella città di Rask, nel sudest del Paese, circa 1.400 chilometri a sud-ovest di Teheran. Lo riferisce la tv di Stato iraniana, che ha attribuito l’attacco a un gruppo separatista, Jaish al-Adl, che nel 2019 aveva rivendicato la responsabilità di un attentato suicida contro un autobus in cui erano rimasti uccisi 27 membri della Guardia Rivoluzionaria iraniana. Il vice governatore della provincia di Sistan e Baluchistan in cui Rask si trova, Ali Reza Marhemati, ha dichiarato che nell’attacco di stanotte sono rimasti uccisi alti ufficiali di polizia e soldati e ha aggiunto che la polizia ha a sua volta ucciso alcuni degli assalitori in una sparatoria.

Negli ultimi mesi militanti e piccoli gruppi separatisti nella regione a maggioranza sunnita di Sistan e Baluchistan hanno attaccato stazioni di polizia nell’ambito di un’insurrezione di basso intensità contro il governo. La provincia di Sistan e Baluchistan è una delle aree meno sviluppate dell’Iran. È stata teatro di pesanti repressioni di manifestazioni in seguito alle proteste nazionali seguite alla morte di Mahsa Amini, la 22enne morta mentre era in custodia a seguito dell’arresto della polizia morale per non avere indossato bene il velo islamico. 

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