Sciopero generale in Cisgiordania e a Gerusalemme Est contro "l'aggressione israeliana"

Continua il conflitto tra Israele ed Hamas nella Striscia di Gaza. In attesa della riunione dell’Assemblea generale dell’Onu, che si esprimerà domani sul cessate il fuoco, proseguono gli attacchi via aria e via terra delle Idf. Intanto Tel Aviv nega l’esistenza di piani per spostare i palestinesi fuori dalla Striscia, e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan annuncia che visiterà Israele nel corso della settimana. IN AGGIORNAMENTO

18:15 Israele, 20 ostaggi in mano Hamas uccisi dal 7 ottobre

Hamas ha ancora nelle sue mani 117 ostaggi e i corpi di 20 ostaggi uccisi durante la prigionia o nell’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. Lo ha riferito l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. I militanti di Hamas sperano di scambiare gli ostaggi con un gran numero di prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Il portavoce dell’ala militare di Hamas, Abu Obaida, ha minacciato la vita degli ostaggi, dicendo che “Israele e i suoi sostenitori non potranno riavere i prigionieri vivi senza un accordo di scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell’ala militare di Hamas”. Obaida ha anche accusato Israele di compiere un “olocausto per spezzare la volontà del popolo palestinese”. 

15:10 Hamas, Israele riavrà ostaggi vivi solo a nostre condizioni 

“Israele e i suoi sostenitori non potranno riavere i prigionieri vivi senza un accordo di scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell’ala militare di Hamas”. È quanto ha detto il portavoce dell’ala militare di Hamas, Abu Obaida, secondo quanto riporta il giornale israeliano Haaretz. Obaida ha anche accusato Israele di compiere un “olocausto per spezzare la volontà del popolo palestinese”.

“Le forze di resistenza sono ancora in buone condizioni e migliaia di combattenti sono in attesa di istruzioni e non hanno ancora compiuto il loro dovere”, ha detto il portavoce dell’ala militare di Hamas, aggiungendo che non hanno altra scelta se non quella di “continuare a combattere per affrontare l’olocausto che Israele sta compiendo per spezzare la volontà del popolo palestinese”. Secondo Obeida – riporta Haaretz – lo scopo dichiarato da Israele di combattere per sconfiggere Hamas punta a “servire l’arena interna di Israele e soddisfare la sete di sangue palestinese della destra”. 

13:01 Russia sente Hamas, cessate il fuoco e rilascio ostaggi

Il rappresentante speciale del presidente russo Vladimir Putin per Medioriente e Paesi africani, il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, il 10 e l’11 dicembre ha avuto colloqui telefonici con i leader di diverse organizzazioni palestinesi, fra cui Hamas, e ha “confermato la posizione di principio” della Russia sulla “necessità di cessare le ostilità e risolvere urgentemente tutti i problemi umanitari” legati al conflitto israelo-palestinese e alla situazione della Striscia di Gaza, “compreso il rilascio degli ostaggi”. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo in una nota. 

Il ministero degli Esteri russo spiega che Bogdanov ha parlato, su iniziativa palestinese, con i seguenti esponenti: un membro del comitato esecutivo dell’Olp, il segretario generale del partito Unione democratica palestinese (Fida) Saleh Raafat; il rappresentante della leadership del Fronte popolare per la liberazione della Palestina Maher Taher; e il vice presidente del Politburo di Hamas Musa Abu Marzouk. “Durante i colloqui sono state discusse una serie di questioni relative alla forte escalation del conflitto israelo-palestinese, con particolare attenzione all’emergere della situazione militare e umanitaria nella Striscia di Gaza”, riferisce la nota di Mosca. “Allo stesso tempo – prosegue – la parte russa ha confermato la sua posizione di principio sulla necessità di cessare le ostilità e di risolvere urgentemente tutti i problemi umanitari emersi, compreso il rilascio degli ostaggi. È stata inoltre sottolineata la particolare importanza del ripristino dell’unità nazionale palestinese nel quadro dell’Olp e della sua piattaforma politica, finalizzato alla creazione di uno Stato palestinese sovrano entro i confini del 1967 con capitale a Gerusalemme Est, che coesista in pace e sicurezza con Israele”. 

12:30 Belgio, vietare ingresso coloni violenti in spazio Schengen

“Di fronte alle crescenti tensioni in Cisgiordania, chiedo all’Ue di vietare l’ingresso ai coloni violenti”. Lo afferma la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib. “Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania. Secondo l’ufficio di coordinamento dell’Onu, la situazione lì è estremamente preoccupante. Prima c’erano più o meno 3 atti di violenza al giorno, oggi siamo a 7 atti di violenza al giorno commessi da coloni estremisti e violenti. Il Belgio ha deciso di adottare misure per vietare l’ingresso di coloni violenti sul suo territorio, ma affinché questa misura sia efficace oggi pomeriggio chiederò delle segnalazioni e il divieto per i coloni violenti nell’insieme dell’area Schengen”, ha detto Hadja Lahbib, che partecipa oggi al Consiglio Ue affari esteri a Bruxelles. 

11:20 Raffica di razzi verso Tel Aviv e centro Israele

Sirene d’allarme suonano a Tel Aviv e in altre località del centro di Israele dopo che un raffica di razzi è stata lanciata dalla Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel. Oltre che a Tel Aviv l’allerta è scattata a Holon, Or Yehuda, Bat Yam e nelle comunità circostanti, ma anche a Rishon Lezion, Palmachim e Beit Dagan. Al momento non ci sono notizie di feriti o di danni.

10:20 Presidenza Ue: “Favorevoli a misure che ostacolano Hamas”

“Tutto quello che può rendere difficile il finanziamento” di Hamas “è sempre il benvenuto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue, rispondendo alla domanda se la Spagna, che detiene la presidenza di turno, appoggerà la proposta di creare un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas. Albares ha spiegato di voler vedere come si svilupperà la riunione e di voler prima riferire agli omologhi la posizione di Madrid, ma ha ribadito la condanna “totale” ad Hamas, affermando che tutto quello che può rendere difficile il finanziamento del gruppo è ben accetto. Albares si è detto favorevole anche a misure che ostacolino la politica degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e che aiutino a “frenare la violenza” contro i palestinesi nell’area.

10:10 Presidenza Ue: “A Consiglio esteri chiederemo cessate il fuoco”

Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, l’ultimo sotto presidenza spagnola, ha affermato che Madrid chiederà un “cessate il fuoco sostenibile” in Medioriente, che permetta alla cooperazione europea di raggiungere i civili palestinesi. Sul tavolo verrà posta poi l’idea lanciata dalla Spagna di una conferenza di pace internazionale che “materializzi la soluzione dei due Stati”, ha detto Albares. Il ministro ha parlato di una “situazione umanitaria catastrofica” a Gaza. “Dobbiamo fermare la spirale di violenza il prima possibile e dobbiamo pensare anche a cosa succederà il giorno dopo e a come far sì che non vedremo più questa violenza e questi migliaia di civili palestinesi morti” che è qualcosa di “inaccettabile”, ha aggiunto Albares. Il ministro ha affermato che c’è un gruppo di Paesi europei che è favorevole alla richiesta di un cessate il fuoco così come di una conferenza di pace.

09:30 Israele: “No piani per spostare palestinesi fuori da Gaza”

Israele non ha intenzione di spostare la popolazione palestinese fuori dalla Striscia di Gaza. Lo ha ribadito Eylon Levy, portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyahu, definendo tali speculazioni “accuse false e oltraggiose”. Lo riporta Haaretz. Levy è stato sollecitato dai giornalisti sull’argomento dopo le parole del ministro giordano degli Esteri Ayman Safadi, secondo cui “quello a cui stiamo assistendo a Gaza non è semplicemente l’uccisione di persone innocenti e la distruzione dei loro mezzi di sussistenza, ma uno sforzo sistematico per svuotare Gaza della sua gente”.

09:00 Idf: “Almeno otto razzi lanciati dal Libano”

Una raffica di almeno otto razzi è stata lanciata questa mattina dal Libano verso Ma’alot-Tarshiha, città del nord di Israele. Lo riporta The Times of Israel. Un filmato mostra il sistema di difesa aerea Iron Dome che intercetta diversi missili. Le forze israeliane di difesa (Idf) affermano che sei dei razzi sono stati abbattuti dal sistema. Altri due sarebbero caduti in zone aperte e non ci sarebbero al momento notizie di feriti. L’Idf ha risposto ai lanci bombardando con l’artiglieria le aree da cui provenivano gli attacchi.

08:45 Italia-Germania-Francia a Ue, sì a sanzioni ad Hamas

I ministri degli Esteri di Italia, Germania e Francia hanno inviato una lettera – visionata da LaPresse- rivolta all’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell per sostenere la sua proposta di creare un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo.

08:30 Idf: “Altri 4 soldati uccisi, totale sale a 101”

Altri quattro soldati israeliani sono morti nella guerra contro Hamas. Lo riferiscono le forze israeliane di Difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Il totale dei militari di Tel Aviv caduti sale così a 101. Tre di questi sono morti mentre combattevano nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta del sergente maggiore della riserva Gideon Ilani, 35 anni, proveniente dall’insediamento di Asael in Cisgiordania, del sergente maggiore della riserva Etay Perry, 36 anni, proveniente da Modiin e del magiore della riserva Eviatar Cohen, 42 anni, di Kfar Saba. Il quarto soldato, il maggiore Gal Becher di 34 anni, è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco nel sud di Israele.

08:15 Israele, decine di miliziani Hamas uccisi in un giorno

Decine di uomini di Hamas sono morti nell’ultimo giorno di attacchi aerei israeliani guidati dalle truppe di terra. Lo riporta The Times of Israel, citando le forze israeliane di difesa (Idf). In uno degli attacchi le truppe della brigata Bislamach e dell’unità 636esima Combat intelligence collection del corpo di difesa del confine hanno colpito con droni uomini armati di Hamas a Shejaiya, nella città di Gaza. La settima Brigata corazzata ha, invece, identificato un gruppo di uomini armati che uscivano da una clinica, lanciando poi attacchi contro di loro. Le truppe della 460esima Brigata corazzata hanno scoperto ordigni esplosivi e armi all’interno di una casa a Jabaliya, nel nord di Gaza. L’Idf afferma che alcune delle armi erano nascoste all’interno di borse con il logo dell’Unrwa.

08:00 Consigliere sicurezza nazionale Usa in settimana in Israele

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan visiterà Israele nel corso della settimana. Lo riporta il Times of Israel. In cima all’agenda di Sullivan – viene spiegato – ci sarà la pressione per un aumento degli aiuti umanitari a Gaza. Sullivan inoltre solleverà le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo alle vittime civili a Gaza, ha detto un funzionario americano.

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