Gli otto punti sottoscritti al termine del vertice a sei promosso da Italia e Gran Bretagna

Ecco il piano a otto punti sottoscritto al termine del vertice a sei, promosso da Italia e Gran Bretagna, che si è svolto ieri, 5 ottobre, a margine del summit della Comunità politica europea a Granada. “Italia, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Albania e Commissione Europea – si legge nel testo – hanno espresso un impegno condiviso a sostenersi a vicenda per affrontare le sfide della migrazione irregolare e si sono impegnati a:

1. Adottare azioni vigorose, insieme e in cooperazione con i paesi partner, per contrastare il traffico di migranti lungo le rotte e alle frontiere esterne, anche attraverso un’azione congiunta per chiudere le catene di approvvigionamento delle bande organizzate attraverso lo scambio di informazioni, la cooperazione operativa e misure per fermare tutti i migranti. navi coinvolte nel contrabbando e in campagne di sensibilizzazione.

2. Aggiornare il quadro giuridico per rafforzare la nostra lotta contro i trafficanti di esseri umani, garantendo l’armonizzazione dei reati penali e lavorando insieme a livello delle Nazioni Unite con l’Unodc (Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine).

3. Sviluppare partenariati globali con i paesi chiave per affrontare le cause profonde della migrazione e sostenere lo sviluppo sostenibile attraverso azioni di istruzione, creazione di posti di lavoro e adattamento climatico.

4. Sostenere i paesi partner nel rafforzare la protezione delle frontiere per prevenire attraversamenti di frontiera non autorizzati, nonché le capacità di ricerca e salvataggio, attraverso il dispiegamento di personale, attrezzature e altro materiale.

5. Sostenere i paesi partner, anche attraverso l’Unhcr e l’Oim, fornendo adeguati livelli di finanziamento per garantire una risposta adeguata ai movimenti misti garantendo protezione e rafforzando il ritorno volontario assistito e la reintegrazione.

6. Rafforzare la cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione sostenendosi a vicenda attraverso una rete di ufficiali di collegamento nei paesi partner, la condivisione di competenze, la sensibilizzazione diplomatica e le operazioni di rimpatrio.

7. Fornire opportunità di ammissione umanitaria e reinsediamento a coloro che hanno diritto alla protezione e altri percorsi legali in linea con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici.

8. Rafforzare la cooperazione sulla politica dei visti e riconoscere l’importanza di regimi di visti efficaci nel controllare la migrazione irregolare e garantire la cooperazione sulle riammissioni”.

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