Il partito Elettori Liberi di Hubert Aiwanger ha raggiunto il massimo storico del 16% ed è la seconda forza nella regione

Lo scandalo relativo ad un volantino antisemita tenuto nello zaino ai tempi del liceo non sembra aver danneggiato il vice premier e ministro dell’Economia della Baviera, Hubert Aiwanger e il suo partito degli Elettori Liberi. Al contrario: nei primi sondaggi per le prossime elezioni regionali in Baviera (in programma il prossimo 8 ottobre), gli Elettori Liberi hanno guadagnato quattro punti percentuali e sono davanti ai Verdi e all’AfD (il partito di estrema destra tedesco). Nel sondaggio pubblicato martedì dall’istituto Insa per Bild, il partito di Aiwanger si è attestato al 15%. In un altro sondaggio di Sat1, il partito ha raggiunto il massimo storico del 16%. In entrambi i sondaggi gli Elettori Liberi rappresentano la nuova seconda forza più forte in Baviera, dietro alla Csu, il partito del premier Markus Soeder, che si assesta al 38% dei consensi, un punto percentuale in meno rispetto ad agosto. Soeder aveva sottoposto un questionario di 25 domande ad Aiwanger dopo il ‘caso volantino’, un opuscolo a quanto pare scritto dal fratello maggiore del vice-premier contenente, tra le altre cose, ipotetici concorsi con premi come ‘voli per il campo di concentramento di Auschwitz’ o ‘una vacanza a Dachau’. Le risposte di Aiwanger hanno, al momento, soddisfatto Soeder, che non ha ritenuto di chiedere un passo indietro al suo vice-premier. Il caso però, ha suscitato scandalo ed indignazione in Germania.

Le scuse per “errori di gioventù”

Nei confronti di Aiwanger, infatti, ci sono state anche altre accuse da ex compagni di liceo, relative a saluti nazisti e battute sugli ebrei. La comunità ebraica tedesca si è detta indignata. Il respoinsabile, Josef Schuester, ha dichiarato nei giorni scorsi di non vedere “un vero pentimento” da parte di Aiwanger. In una breve conferenza la settimana scorsa, il vice-premier bavarese si era scusato per quelli che aveva definito come “errori di gioventù”, assiscurando di non essere un antisemita. Allo stesso tempo Aiwanger aveva denunciato una campagna politica nei suoi confronti. Le scuse del vice-premier bavarese non sono apparse convincenti, tanto che dalla direzione del memoriale del campo di concentramento di Dachau, come riportato da Tas, è stata rifiutata una possibile visita del presidente degli Elettori Liberi (così come proposto dal commissiario del governo di Berlino contro l’antisemitismo, Felix Klein) e, in assoluto, visite politiche in vista delle elezioni in Baviera. Intanto per il 7 settembre è in programma una seduta straordinaria della commissione del parlamento bavarese proprio per discutere della vicenda Aiwanger. È prevista la partecipazione dello stesso vice-premier e di Soeder.

 

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