L'ondata azzurra però non c'è stata, non si esclude un ritorno alle urne entro fine anno
L’ondata azzurra pronosticata dai sondaggi non c’è stata. Il Partito popolare di Alberto Núñez Feijóo è arrivato primo con il 33% dei voti, ma senza la possibilità di formare una maggioranza assoluta per governare, neanche con Vox, che ha perso 19 deputati al Congresso registrando un netto calo.
Parlando dal palco montato fuori da Calle Genova, sede del quartier generale del Pp, Feijóo ha rivendicato la vittoria alle elezioni e ha affermato che spetta a lui, in quanto leader del partito più votato, tentare di formare un nuovo governo. Il leader ha chiesto esplicitamente al Psoe di non bloccare l’esecutivo, ovvero di astenersi per facilitare la sua investitura. “Abbiamo vinto le elezioni” e “spetta a noi cercare di formare il governo”, ha detto rivolgendosi a una folla festante.
Intanto a Calle Ferraz festeggiavano anche i socialisti al grido di ‘no pasaran’. Il premier Pedro Sanchez è arrivato alla sede del Psoe poco prima delle 23, e, parlando dal palco ha detto che il blocco formato dal Pp e da Vox, che voleva far tornare indietro la Spagna, “è stato sconfitto”, non riconoscendo dunque una vittoria dei popolari. A festeggiare è stata anche la leader della piattaforma Sumar, Yolanda Diaz. “Oggi la gente dormirà più serenamente, la democrazia ha vinto e ne esce più forte e oggi abbiamo un paese migliore”, ha affermato. A Calle Bambù, sede di Vox, Santiago Abascal ha definito una “pessima notizia che Pedro Sanchez, anche se ha perso le elezioni, possa bloccare l’investitura” di un governo di destra e “persino governare con l’appoggio del comunismo, del terrorismo e dell’indipendentismo”, e ha detto di essere pronto a “fare opposizione o ad andare al voto”.
Lo scenario che si apre ora è incerto e non si esclude che la Spagna possa tornare alle urne a fine anno. Molto dipenderà dai negoziati con le varie forze politiche in campo. Sanchez potrebbe tentare la strada di torvare l’accordo con i partiti baschi e catalani. Junts, il partito di Carles Puigdemont, ha già avvertito però che non permetterà che il socialista diventi premier “in cambio di nulla”. Secondo una simulazione effettuata dalla tv pubblica spagnola Tve, Sanchez sarebbe in grado di raccogliere 172 seggi contro i 170 di Feijóo. Entrambi i gruppi sarebbero però lontani dalla maggioranza assoluta.
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