L'Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani cita "informazioni credibili". Le vittime sarebbero state uccise dalle forze paramilitari Rsf e da una milizia alleata fra il 13 e il 21 giugno nella città di El-Geneina

L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani cita “informazioni credibili” secondo cui i corpi di almeno 87 persone (alcune delle quali appartenenti all’etnia Masalit) sono stati sepolti in una fossa comune in Sudan, nel Darfur occidentale, fuori da El-Geneina. Le vittime sarebbero state uccise dalle forze paramilitari Rsf (Rapid Support Forces) e da una milizia alleata fra il 13 e il 21 giugno nei distretti di Al-Madaress e Al-Jamarek. Le morti sarebbero legate, in parte, alle violenze seguite all’uccisione del governatore Khamis Abbaker, avvenuta il 14 giugno, poco dopo essere stato preso in custodia dalle Rsf. 

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