I manifestanti contestano l'elezione di un sindaco della minoranza albanese

Nuova protesta venerdì 2 giugno da parte di manifestanti serbi, davanti al comune di Zvecan, in Kosovo. Le persone in presidio hanno chiesto alle forze speciali, schierate sul posto, di lasciare l’edificio. Il 30 maggio scorso numerosi cittadini serbi, scesi in piazza contro l’elezione di un sindaco albanese in un voto boicottato dalla comunità serba nel Paese, si erano scontrati con le forze di pace guidate dalla NATO, causando il ferimento di 30 soldati stranieri, tra cui italiani, e di oltre 50 manifestanti, e scatenando il timore di un nuovo conflitto nella tormentata regione.

I dimostranti in piazza hanno esposto cartelli con la scritta: “Non siamo criminali, vogliamo solo la libertà”: una risposta al presidente del Kosovo Albin Kurti che li ha definiti “bande criminali”. I leader di Francia e Germania hanno esortato le loro controparti in Kosovo e Serbia a concordare lo svolgimento di nuove elezioni municipali nel Kosovo settentrionale, sperando che un altro scrutinio possa placare il divampare delle tensioni etniche.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata