Missili russi distrutti dall’esercito di Kiev durante un attacco in Crimea. L’annuncio di Mosca: “Intercettati due bombardieri americani sul Mar Baltico”

La guerra in Ucraina è giunta al 391esimo giorno. “Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina”, dice Putin dopo il faccia a faccia con Xi durato oltre 4 ore che ha definito il presidente russo “un caro amico”, auspicando che i due Paesi “abbiano rapporti stretti”. Xi potrebbe parlare con Zelensky. Gelo da Washington. “Se la Cina lancerà un appello per un cessate il fuoco, Kiev dovrebbe respingerlo”, fa sapere il Consiglio per la sicurezza nazionale.

 

Drone Kiev ha attaccato stazione petrolio Bryansk 

Il governatore della regione russa di Bryansk, Alexander Bogomaz, denuncia che un drone ucraino ha attaccato una stazione di pompaggio di petrolio a Novozybkov e aggiunge che non ci sono feriti. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

“Le forze armate dell’Ucraina, utilizzando Uav, hanno attaccato il territorio della stazione di pompaggio del petrolio di Novozybkov della Transneft JSC. Non ci sono vittime”, ha dichiarato il governatore di Bryansk su Telegram. Ria Novosti aggiunge che servizi operativi sono sul posto e per garantire la sicurezza per la durata delle attività è stata tolta l’elettricità a Mamai, Trostan, Druzhba, Novskoye e Dubrovka.

Nyt: da Cina droni a Mosca per 12 milioni di dollari

Da quando la guerra in Ucraina è iniziata, la Cina ha spedito a Mosca droni per un valore di oltre 12 milioni di dollari. É quanto rivela il New York Times.

Mosca intercetta due bombardieri Usa sul Baltico

L’esercito russo ha reso noto di aver fatto decollare lunedì nella tarda serata un caccia Su-35 per intercettare due bombardieri strategici statunitensi B-52H sul mar Baltico che volavano in direzione del confine di stato della Federazione Russa, Lo riporta Interfax. “Dopo aver allontanato i velivoli stranieri il caccia è tornato al suo aeroporto di base. Il volo è stato effettuato in stretta conformità con le regole internazionali per l’uso dello spazio aereo”, si legge in un comunicato.

Missili russi distrutti durante attacco in Crimea 

Il ministero della Difesa ucraino ha affermato che un’esplosione nella città di Dzhankoi, in Crimea, ha distrutto i missili da crociera russi destinati alla flotta moscovita del Mar Nero. Lo riferisce il Guardian.Il ministero non ha rivendicato la responsabilità, ma, se confermata, l’esplosione potrebbe rappresentare un raro e ardito attacco delle forze ucraine nel cuore di un territorio annesso illegalmente alla Russia nel 2014. Vicino a Dzhankoi, si trova una base aerea militare russa e funzionari ucraini hanno a lungo affermato che la città nei suoi dintorni sono state trasformate nella più grande base militare russa in Crimea.I funzionari russi hanno affermato che la città è stata l’obiettivo di un attacco di droni. Sergei Aksenov, il governatore della Crimea nominato dalla Russia, ha detto che armi antiaeree sono state sparate vicino a Dzhankoi ma non ha detto perché né ha fatto riferimento a missili da crociera. I detriti caduti hanno ferito una persona e danneggiato una casa e un negozio, ha detto Aksenov.Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, ha diffuso un filmato che, secondo quanto riferito, mostrava una stazione ferroviaria della città colpita da un’unica forte esplosione di fuoco. Altri filmati hanno mostrato la stessa esplosione, così come il suono di quello che potrebbe essere un fuoco antiaereo in anticipo. 

Scholz: “Guerra potrebbe durare a lungo” 

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ritiene che la guerra in Ucraina potrebbe durare a lungo. Lo ha detto lui stesso a un evento organizzato dal Rheinische Post che si è tenuto a Duesseldorf lunedì sera. “Dobbiamo essere pronti a pensare che può durare a lungo. Anche quando la guerra sarà finita, non sarà tutto subito normale. Ma non dobbiamo nemmeno smettere di impegnarci per garantire la fine della guerra”, ha dichiarato Scholz, come riferisce lo stesso Rheinische Post. “Dovremmo renderci conto che questa terribile guerra di aggressione e le sue conseguenze ci occuperanno per molto tempo ancora”, ha ribadito Scholz.

Per Scholz, condizione preliminare per una pace giusta è che la Russia inizi a ritirare le truppe. Il cancelliere, prosegue il Rheinisce Post, ha insistito sulla necessità di ripristinare un ordine di pace e sicurezza funzionante, evidenziando come principio centrale che “i confini non si spostano con la forza”.

Germania conferma consegna Leopard a Kiev entro fine marzo 

 La Germania consegnerà i carri armati Leopard e i corazzati Marder all’Ucraina entro la fine di marzo, così come promesso. Lo ha assicurato il generale Christian Freuding, a capo dello staff speciale per l’Ucraina presso il ministero della Difesa tedesco in un’intervista ad Ard. Questi armamenti “faranno la differenza” per le forze armate di Kiev che avranno la possibilità di “riprendere l’iniziativa”, ha spiegato Freuding. Grazie ai carri armati tedeschi e al sostegno militare da parte degli altri Paesi, le truppe ucraine saranno in grado di lanciare un’offensiva, anche se non immediatamente. “Non potrà iniziare alle 8 del mattino del 2 aprile”, ha commentato il generale tedesco, sottolineando che i nuovi sistemi d’arma devono prima diventare funzionali per l’esercito ucraino. “Pertanto, non ci aspettiamo un’iniziativa da parte degli ucraini nei prossimi giorni, ma nei prossimi mesi”, ha aggiunto il generale. 

Freuding ha poi elogiato i soldati ucraini per l’applicazione durante l’addestramento sui carri armati in Germania. “Hanno sete di conoscenza e voglia di imparare, il che è sorprendente, sorprendente e profondamente impressionante per noi”, ha commentato il generale, avvertendo però che la Russia non deve essere sottovalutata perché, sia in termini di personale che di armamenti, Mosca ha un enorme “potenziale di mobilitazione”. Freuding ha risposto “sì” alla domanda se l’Ucraina deve vincere questa guerra. Per poterci riuscire però, avrà bisogno delle armi occidentali. “Stiamo facendo tutto il possibile per addestrarli, equipaggiarli e sostenerli in modo tale da giungere a questa conclusione positiva”, ha spiegato ancora il generale tedesco che, però, esclude al momento la possibile consegna di aerei da combattimento. “Al momento la questione non si pone per noi”, ha affermato Freuding, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin conta di resistere più a lungo di quanto possa durare il sostegno dei Paesi occidentali a Kiev. “Ora è il momento di confutarlo. Ed è quello che tutti siamo chiamati a fare”, ha commentato Freuding.

Usa accelerano consegna carri Abrams

Il Pentagono sta accelerando la consegna dei carri armati Abrams all’Ucraina, optando per l’invio di un vecchio modello rinnovato che può essere pronto più velocemente. Lo hanno reso noto funzionari statunitensi parlando in condizioni di anonimato perché il piano non è stato ancora annunciato pubblicamente. Il progetto originale era quello di inviare 31 dei nuovi M1A2 Abrams, ma i funzionari hanno affermato che è stata presa la decisione di utilizzare la vecchia versione M1A1, che può essere prelevata dalle scorte dell’esercito e sarebbe più facile da utilizzare da parte delle forze ucraine. L’obiettivo è quello di portarli nelle zone di guerra in 8-10 mesi.

Fonti militari Usa: Patriots su campo di battaglia prima del previsto

I sistemi missilistici Patriot potrebbero arrivare in Ucraina prima del previsto. Lo hanno detto fonti militari Usa alla Cnn, riferendo che nei prossimi giorni verrà completato a Fort Sill, in Oklahoma, l’addestramento del primo gruppo di 65 militari di Kiev all’uso del sistema. I militari ucraini, che si trovano a Fort Sill dal 15 gennaio, si sposteranno poi in Europa per un’ulteriore fase di addestramento sui due sistemi Patriot, uno americano e l’altro di fabbricazione tedesca e olandese, che poi veranno dispiegati in Ucraina nelle prossime settimane. Gli addestratori usa, hanno riferito le fonti della Cnn, hanno potuto accelerare l’addestramento dei militari ucraini a Fort Sill, grazie alle competenze di base già in loro possesso.

Kiev: “Un cessate il fuoco non risolve guerra”

“Qualsiasi tentativo di ‘congelare il conflitto’, di protrarlo, di ‘cessare il fuoco’ significherà una sola cosa: una guerra incompiuta che cova nel cuore dell’Europa e una costante erosione delle basi della sicurezza globale”. È quanto scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Michaylo Podolyak. “Traete le giuste conclusioni e non usate la parola ‘pace’ nei vostri interessi”, aggiunge nel tweet.

Mosca terrà incontro all’Onu su bimbi portati in Russia 

Mosca ha in programma di tenere una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite all’inizio di aprile su quella che ha definito la “reale situazione” dei bambini ucraini portati in Russia, una questione che ha guadagnato i riflettori dopo il mandato di arresto della Corte penale internazionale per il presidente russo Vladimir Putin per crimini di guerra legati al loro rapimento.L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha dichiarato che la Russia ha pianificato la riunione del consiglio molto prima dell’annuncio di venerdì da parte della Corte penale internazionale. La Russia detiene la presidenza di turno del consiglio ad aprile.La Corte ha detto che stava chiedendo l’arresto di Putin perché “è presumibilmente responsabile del crimine di guerra della deportazione illegale di bambini e del loro trasferimento illegale dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa”.L’annuncio dei mandati per Putin e Maria Lvova-Belova, commissario per i diritti dei bambini presso l’Ufficio del Presidente della Federazione Russa, è stato accolto dall’Ucraina come un primo passo verso la responsabilità della Russia per i crimini successivi al suo 14 febbraio 2022 , invasione. Un atto di accusa che, però, è stato respinto da Mosca, che non è uno dei 123 Paesi che fanno parte tribunale, definendo l’azione “legalmente nulla” e “oltraggiosa”.

Da Mosca 21 attacchi aerei e 9 missilistici in 24 ore

La Russia ha lanciato 21 attacchi aerei e 9 missilistici nelle ultime 24 ore. Lo riporta il Guardian citando il rapporto operativo quotidiano dello stato maggiore delle forze armate ucraine.Secondo il rapporto, non vi sono state vittime civili. Un attacco è avvenuto nella città di Sloviansk e un altro ha colpito Kramatorsk, che ha danneggiato sette edifici a più piani e tre auto private.I militari affermano che la probabilità di attacchi missilistici in tutta l’Ucraina rimane piuttosto alta.Secondo il report, l’attenzione della Russia rimane sulle offensive nelle regioni di Limansky, Bakhmutsky, Avdiiv, Maryinsky e Shakhtar.

Premier giapponese Khisida verso Kiev per incontrare Zelensky 

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida andrà a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La visita coincide con il viaggio a Mosca del presidente cinese Xi Jinping. Kishida “mostrerà rispetto per il coraggio e la pazienza del popolo ucraino che si sta alzando per difendere la propria patria sotto la guida del presidente Zelenskyy, e mostrerà solidarietà e sostegno incrollabile all’Ucraina come capo del Giappone e presidente del G-7”, durante la sua visita in Ucraina, ha detto il ministero degli Esteri giapponese nell’annunciare il suo viaggio a Kiev. 

 

Cina: “Kishida a Kiev? Promuovere colloqui pace, non il contrario” 

 La comunità internazionale dovrebbe attenersi alla giusta direzione di promuovere colloqui di pace e creare le condizioni per una soluzione politica della crisi in Ucraina, anziché il contrario. Lo ha dichiarato Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese, rispondendo a una domanda sulla visita a sorpresa del premier del Giappone Fumio Kishida a Kiev, secondo quanto riporta il Global Times. La visita di Kishida a Kiev giunge mentre il presidente cinese Xi Jinping si trova in visita in Russia. “Ci auguriamo che il Giappone possa fare di più per una de-escalation della situazione, invece di fare il contrario”, ha detto Wenbin.

Vicepremier Kiev: “Ora Xi Jinping telefoni a Zelensky”

“La Cina persegue tradizionalmente una politica estera da giocatore esperto. Uno Stato che si muove su più livelli con pragmatismo ed equilibrio. Non credo proprio che Xi Jinping intenda imbarcarsi in uno scontro aperto con l’Occidente per facilitare la cooperazione con la Russia. Pechino non vuole rischiare sanzioni economiche e nuove tensioni, specialmente dopo la mossa tanto importante compiuta dal Tribunale dell’Aia contro Putin sulla questione delle deportazioni in Russia dei bambini ucraini”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera la vicepremier e ministra per i Territori occupati dell’Ucraina, Irina Vereshchuk.”Noi abbiamo i 10 punti avanzati dal presidente Zelensky e speriamo che la Cina stia con noi, dalla parte della verità e della giustizia. I cinesi tengano conto che l’idea di imporre il cessate il fuoco è impossibile, se non preceduto dal ritiro russo dal territorio dell’Ucraina”. Una telefonata tra Xi Jinping e il presindente ucraino Volodymyr Zelensky “sarebbe una mossa importante, hanno cose da dirsi. Trovo fondamentale che il leader cinese sottolinei a Putin che i crimini contro l’umanità commessi in Ucraina, compresi la deportazione dei bambini, i massacri di civili, i bombardamenti contro le infrastrutture energetiche, sono inaccettabili”.”Attendiamo conferme” che avvenga la telefonata, ha poi aggiunto. 

 

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