Distrutte due basi russe a Melitopol

Giorno 376 della guerra in Ucraina. Questa mattina le forze armate di Kiev hanno distrutto due basi militari russe a Melitopol, città ucraina attualmente sotto il controllo delle forze di Mosca. Lo riporta Ukrinform citando il sindaco ucraino Ivan Fedorov. “Due potenti esplosioni sono state udite nei quartieri settentrionali della città. Abbiamo informazioni che due basi, dove erano di stanza i russi, sono state distrutte”, ha dichiarato.

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha tenuto una riunione con lo stato maggiore del comandante in capo delle forze armate, nel corso del quale ha posto domande al comandante in capo Valery Zaluzhny e al comandante del gruppo operativo-strategico di Khortytsia, Oleksandr Syrskyi, in merito a ulteriori azioni nella direzione di Bakhmut. Lo riferisce la presidenza ucraina. “Si sono espressi a favore del proseguimento dell’operazione difensiva e dell’ulteriore rafforzamento delle nostre posizioni a Bakhmut“, scrive la presidenza di Kiev, spiegando che nella riunione i comandanti dei gruppi strategico-operativi delle truppe hanno riferito della situazione nelle principali direzioni del fronte.  Alla riunione, riferisce ancora la presidenza ucraina, è stata presa in considerazione la questione della fornitura di armi ed equipaggiamenti e della loro distribuzione in base alle direzioni operative. Hanno partecipato anche: il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak, il capo della Direzione principale dell’Intelligence del ministero della Difesa Kyrylo Budanov, il premier ucraino Denys Shmyhal, il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale e di difesa Oleksiy Danilov, i comandanti di rami militari e aree operative. 

Putin sente presidente iraniano Raisi

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con l’omologo iraniano Ebrahim Raisi. Lo ha reso noto il Cremlino. Lo riportano le agenzie russe. Nel corso della telefonata i due leader hanno “espresso una valutazione positiva del livello e delle dinamiche di sviluppo delle relazioni russo-iraniane“. Sono state discusse “questioni di cooperazione bilaterale in vari campi, compresa l’attuazione di progetti infrastrutturali congiunti. Le parti hanno convenuto di mantenere ulteriori contatti”.

Ucraina, Semyon Kryvonos nuovo capo anticorruzione

Il consiglio dei ministri ucraino ha nominato Semyon Kryvonos, che era a capo dell’Ispettorato statale per l’architettura e l’urbanistica dell’Ucraina, come nuovo direttore del’ufficio nazionale anticorruzione. Lo riporta Ukrainska Pravda. Il premier Denis Shmyhal ha definito “trasparente” il concorso per la nomina e ha ricordato come i candidati siano stati scelti dalla commissione, in particolare, con la partecipazione di partner internazionali. “L’Ucraina ha ora soddisfatto tutte e 7 le raccomandazioni dell’Ue, che sono state stabilite dopo aver ricevuto lo status di candidato. Ciò dimostra la nostra determinazione a passare all’inizio dei negoziati di adesione già quest’anno”, ha spiegato.

Bild: su Bakhmut scontro tra Zelensky e capo forze armate

Sulla tattica da adottare a Bakhmut ci sarebbe stato uno scontro fra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il capo della forze armate il generale Valery Zaluzhny. Lo scrive il giornale tedesco Bild facendo riferimento ad alcune fonti vicine ai vertici ucraini. Zaluznhy avrebbe caldeggiato una sorta di ritirata strategica mentre Zelensky si sarebbe rifiutato di avallare questa opzione.

Cremlino: a Bryansk atto di terrorismo

Quello accaduto la scorsa settimana nella regione russa di Bryansk “non è altro che un atto terroristico“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “Saranno prese misure per prevenire incidenti simili in futuro”, ha aggiunto. A riguardo, ha continuato dicendo: “Abbiamo parlato più volte del crescente coinvolgimento dei paesi della Nato in questo conflitto. In questo caso non è così importante, è importante invece da quali mani sono stati sparati questi proiettili“.

Non sono state ancora prese decisioni sulla possibile unificazione delle nuove regioni della Federazione russa in un unico distretto federale, sono in discussione varie opzioni”, ha aggiunto Peskov parlando delle autoproclamate repubbliche di Luhansk e Donetsk e alle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

Parole anche sul gasdotto Nord Stream, il cui futuro, ha detto Peskov, “dovrebbe essere deciso collettivamente da tutti gli azionisti di questo progetto internazionale” a partire da Gazprom.

Sulle indiscrezioni di una possibile visita a Mosca da parte del presidente siriano Bashar al-Assad, Peskov ha dichiarato che essa “verrà annunciata al momento stabilito“. “Sono in preparazione diverse visite ufficiali di lavoro – ha spiegato -, ci stanno lavorando i nostri ministeri e dipartimenti per gli affari internazionali. Non abbiamo fretta. Informeremo tutti in modo tempestivo“.

Filorussi: a Bakhmut ancora 10mila soldati di Kiev

A Bakhmut rimangono “circa 10mila soldati ucraini“, la città è in fase di “accerchiamento operativo”. Lo riportano le autorità filorusse di Donetsk citate da Ria Novosti. 

Putin ha sentito presidente Kazakistan

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev. Lo ha detto l’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. Sul tavolo “vari aspetti delle relazioni bilaterali, come l’interazione commerciale ed economica“.

Mosca: Kiev bombarda regione russa di Kursk

Le forze armate ucraine stanno bombardando l’area di confine del distretto di Khomutovsky nella regione russa di Kursk. Lo ha detto il governatore della regione Roman Starovoit sul suo canale Telegram. Lo riporta Ria Novosti. “Gli impianti di approvvigionamento energetico sono stati danneggiati“, ha affermato, gli ingegneri energetici “inizieranno le riparazioni non appena la situazione lo consentirà”.

Kiev chiede a leader Spd i caccia da combattimento

Il leader del partito tedesco Spd, Lars Klingbeil, e il capogruppo al Bundestag, Rolf Muetzenich, sono giunti a Kiev per colloqui con i rappresentanti del governo e del parlamento ucraini. Lo riportano i media tedeschi. 

Il viceministro degli Esteri ucraino Andriy Melnyk ha invitato i leader del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) a dare seguito alla loro visita a Kiev con dei fatti concreti. In particolare, Melnyk spera che il leader dell’Spd, Lars Klingbeil, “riconoscerà la necessità di persuadere il governo federale a prendere ulteriori decisioni coraggiose, soprattutto per rilasciare aerei da combattimento”, ha detto il viceministro degli Esteri alla dpa. Melnyk ha affermato che è importante che i leader dell’Spd abbiano finalmente visitato l’Ucraina “per vedere con i propri occhi gli orrori dell’aggressione russa”. Tuttavia, l’ex ambasciatore ucraino a Berlino dubita che il leader del gruppo parlamentare Spd, Rolf Mützenich, cambierà la sua posizione sulle consegne di armi all’Ucraina dopo il suo ritorno in Germania. “Resta da capire se questo significherà che il signor Mützenich non si opporrà più alle consegne di armi tedesche“, ha affermato Melnyk.

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